Discussioni Wikiversità:Riorganizzazione 2015/Nomenclatura materie e lezioni
- Questa discussione è archiviata. Le discussioni piú recenti sono in Discussioni aiuto:Convenzioni di nomenclatura.
Divisione materie
modificaSo che era stato deciso agli albori di 'versity di non dividere le materie (tipo Analisi Matematica 1, Analisi Matematica 2, ecc.). Beh, mi sembra un po' limitativa come scelta in particolare per materie come Analisi Matematica, che sono veramente enormi. Io stesso ho (non essendo venuto a conoscenza ancora questa "regola") creato Materia:Basi di dati 2 affiancandola a Materia:Basi di dati 1. Non so, o si cambiano completamente nomi (diventando però più difficili da trovare), oppure la divisione la lascerei --Rico2write me! 22:49, 10 ago 2015 (CEST)
- Umh beh la divisione in due di una materia la vedo un po' non so inutile. Nel senso che all'Università si divide la materia perchè il carico d'esame sarebbe troppo eccedente. Qui siamo su un sito d'apprendimento, non ci sono esami, a cosa serve dividere la materia ? Al più si può sciogliere in altri corsi (esempio le lezioni sul fallimento e sui servizi bancari invece di scriverle nella Materia Diritto Commerciale, che sarebbe il suo campo, si scrivono direttamente nelle Materie Autonome Diritto Fallimentare e Diritto Bancario segnalando eventualmente le due materie) così si snellisce la corposità della materia ma allo stesso tempo si evita la divisione di una materia che può essere un pò confusionaria (tra l'altro attualmente nelle università sta accadendo l'inverso, cioè si stanno accorpando i corsi per evitare proprio la divisione delle materie). --Gius195 (discussioni) 09:58, 11 ago 2015 (CEST)
- (Uh, che fermento! Scusate l'assenza, non mi funzionava la connessione). A me piacerebbe recuperare la vecchia discussione su questo, per capire se ci fosse una ratio, magari da ridiscutere. Non vedo perché istituire un divieto ferreo: anch'io preferisco evitare il numero dove possibile (fa tanto «piano di studî») ma non a costo di dover cercare titoli contorti o forzati. Basterà, un domani, scrivere nei criterî di nomenclatura che la materia col numero è «generalmente sconsigliata, ma ammessa in certi casi». Penso che ci siano cose piú urgenti, visto che al momento siamo in pochi.--pegasovagante (la mi dica) 10:30, 11 ago 2015 (CEST)
- (non riesco più a trovare la discussione vecchia e stasera sono un po' a corto di tempo, ci riprovo domani :D) però il problema lo vedo proprio su per esempio Analisi (scusate se cito sempre le stesse materie, ma sono quelle dove sono più esperto), il corso di Ingegneria Matematica/Fisica deve avere gli argomenti di Analisi 1-2-3, mentre le altre ingegnerie solo 1 e 2, avendo al massimo il 3 come approfondimento. Idem per Basi di Dati, il 2 ha senso solo per Corso:Informatica e Corso:Ingegneria informatica, mentre per gli altri corsi non ha senso nemmeno come approfondimento --Rico2write me! 20:02, 11 ago 2015 (CEST)
- Beh a questo punto perchè non usare la dicitura ad esempio Analisi e Analisi (Avanzata) è più sobria dei meri numeri e poi si utilizza anche nelle vere università. Ad esempio da me c'è Commerciale e Commerciale (Avanzato). --Gius195 (discussioni) 21:25, 11 ago 2015 (CEST)
- Per Basi di Dati e molte altre materie potrebbe andare, per Analisi un po' meno, credo che la stragrande maggioranza delle università usi la numerazione 1-2-3 1 2 3 e qualcuno anche la 4 e la 5 --Rico2write me! 21:58, 11 ago 2015 (CEST)
- Beh allora eventualmente si prevede una eccezione per alcune materie. Non credo che sia un problema. --Gius195 (discussioni) 22:12, 11 ago 2015 (CEST)
- Per Basi di Dati e molte altre materie potrebbe andare, per Analisi un po' meno, credo che la stragrande maggioranza delle università usi la numerazione 1-2-3 1 2 3 e qualcuno anche la 4 e la 5 --Rico2write me! 21:58, 11 ago 2015 (CEST)
- Beh a questo punto perchè non usare la dicitura ad esempio Analisi e Analisi (Avanzata) è più sobria dei meri numeri e poi si utilizza anche nelle vere università. Ad esempio da me c'è Commerciale e Commerciale (Avanzato). --Gius195 (discussioni) 21:25, 11 ago 2015 (CEST)
- (non riesco più a trovare la discussione vecchia e stasera sono un po' a corto di tempo, ci riprovo domani :D) però il problema lo vedo proprio su per esempio Analisi (scusate se cito sempre le stesse materie, ma sono quelle dove sono più esperto), il corso di Ingegneria Matematica/Fisica deve avere gli argomenti di Analisi 1-2-3, mentre le altre ingegnerie solo 1 e 2, avendo al massimo il 3 come approfondimento. Idem per Basi di Dati, il 2 ha senso solo per Corso:Informatica e Corso:Ingegneria informatica, mentre per gli altri corsi non ha senso nemmeno come approfondimento --Rico2write me! 20:02, 11 ago 2015 (CEST)
- (Uh, che fermento! Scusate l'assenza, non mi funzionava la connessione). A me piacerebbe recuperare la vecchia discussione su questo, per capire se ci fosse una ratio, magari da ridiscutere. Non vedo perché istituire un divieto ferreo: anch'io preferisco evitare il numero dove possibile (fa tanto «piano di studî») ma non a costo di dover cercare titoli contorti o forzati. Basterà, un domani, scrivere nei criterî di nomenclatura che la materia col numero è «generalmente sconsigliata, ma ammessa in certi casi». Penso che ci siano cose piú urgenti, visto che al momento siamo in pochi.--pegasovagante (la mi dica) 10:30, 11 ago 2015 (CEST)
Suddivisione delle materie
modificaC'è un bel pasticcio fatto con lezione/materie dei linguaggi di programmazione. Esiste Materia:Linguaggi di programmazione, ma è troppo ampia, come si può spiegare tutti i linguaggi esistenti in una materia? Inizialmente mi sembrava più logico una materia per linguaggio, ma non so se avrebbe propriamente senso (poi come si decide se mettere C++ o Java o Python in Corso:Informatica?). In ogni caso, il pasticcio attuale è questo:
- Materia:Linguaggi di programmazione
- Linguaggio C - Materia:Fondamenti di programmazione in C
- Materia:Java
- Python
- C++
- Materia:Fondamenti di informatica - Fondamenti di programmazione
--Rico2write me! 18:33, 18 ago 2015 (CEST)
- Questo è un problema che si ravvisa anche in altre materie molto lunghe e va a riguarda in generale un po' tutte le Aree. Ad esempio mi stavo ponendo la stessa problematica per Materie come Letteratura Italiana alle Superiori. Li anche verrà davvero un programma molto lungo. Ma senza andare lontani basti pensare nella mia Area (Giurisprudenza) a materie come Diritto Privato e Diritto Commericiale che saranno molte lezioni. La soluzione è o si spezzettano in varei materie (come dicevi tu) oppure bisogna ripensare alla questione dei numeri (e ci si riallaccia ad un altra discussione in questa pagina). Secondo me la soluzione sta nel mezzo. Nel senso che dove si può spezzettare (anche basandoci sulla realtà) in diverse materie lo si fa (ad esempio Diritto Commerciale lo si puo' dividere in Diritto Commericiale, Bancario, Fallimentare e così via). Dove la divisione è palesemente impossibile si usa la numerazione (ad esempio questo potrebbe andare alla perferzione nelle scuole dove si potrebbe basare il programma della materia anche in base agli anni scolastici). --Gius195 (discussioni) 19:07, 18 ago 2015 (CEST)
- PS: comunque la prima cosa che puoi fare e togliere le descrizioni delle singole lezioni. Caso mai le metti nelle singole lezioni come Presentazione. Così almeno accorci la grafica della pagina della Materia che ora è davvero lunga. --Gius195 (discussioni) 19:09, 18 ago 2015 (CEST)
- Di sicuro non è una buona idea dare dei numeri solo per dividere le materie in più parti, ma se le si divide per difficoltà è meglio... O per micro argomento, nel caso esista, ma penso che ci sono grandi variazioni e problematiche non comuni a tutte le materie, penso si debba discuterne singolarmente nelle pagine di discussione apposite. --Martinligabue (discussioni) 20:08, 18 ago 2015 (CEST)
- In generale concordo con Gius195, ma ho qualche perplessità su alcuni dettagli. Io non andrei per «livelli istituzionali», quasi leggere (o consultare) wikiversità fosse una carriera (o un supporto, autorizzato da chi?, a una carriera in RL), a parte il fatto che troverei un po' grottesco applicare queste logiche alle discipline non formali o a quelle facoltà/aree che si occupano di didattica in generale. Io preferirei andare per argomento, dall'istituzionale al monografico. Esempio:
- Di sicuro non è una buona idea dare dei numeri solo per dividere le materie in più parti, ma se le si divide per difficoltà è meglio... O per micro argomento, nel caso esista, ma penso che ci sono grandi variazioni e problematiche non comuni a tutte le materie, penso si debba discuterne singolarmente nelle pagine di discussione apposite. --Martinligabue (discussioni) 20:08, 18 ago 2015 (CEST)
- Generalità sulla letteratura
- Approfondimento: letterature comparate
- ...
- Generalità sulle letterature dell'ambito culturale europeo
- Approfondimento: Realismo e Naturalismo in letteratura
- Generalità sulla letteratura italiana
- Il Verismo (in musica, nelle arti visive, ecc.).
- Il Verismo in letteratura
- Opere di Giovanni Verga
- Mastro-don Gesualdo
- Contributi critici sul Mastro-don Gesualdo
- Appunti sul Mastro-don Gesualdo nel cinema
- Quegli argomenti che presentino difficoltà, prevedano non piú di tre compendî progressivamente semplificati, fermo restando che non tutti a 14 anni (ma anche a 37) hanno la stessa dimestichezza, curiosità, eccetera, a seconda ovviamente dell'argomento. Questo appiattirsi sulla scuola (per cui addirittura dovrebbe esserci una storia per i futuri cuochi e un'altra per i futuri geometri!) non mi pare di nessuna utilità. Se a uno interessa una cosa, viene qui e se la studia. O forse dovrei sapere (e ricordarmi) tutta l'algebra per i licei artistici in base al programma dell'epoca, solo perché ho quel diploma? --pegasovagante (la mi dica) 13:50, 21 ago 2015 (CEST)
- Provo a chiarire, anche per ritornare un po' al caso dei linguaggi di programmazione: io vedo come unità fondamentale, come «mattoncino», la lezione, generica o monografica che sia (cogli appunti come possibile approfondimento, integrazione, ecc.). La materia la vedo come una sorta di «categoria ragionata», che mette insieme un certo numero di lezioni, esponendo il criterio (ossia la finalità didattica) con cui questo avviene. Il corso sarebbe allora una «categoria ragionata di secondo livello», che raggruppa tipicamente materie, e solo eccezionalmente o provvisoriamente lezioni a sé stanti. Nulla vieterebbe a una stessa lezione d'essere inserita in piú materie, o a una stessa materia in piú corsi; quando però si verifica un conflitto, la lezione o la materia si sdoppiano, perché possano specializzarsi in base alle esigenze nel frattempo emerse. --pegasovagante (la mi dica) 14:36, 21 ago 2015 (CEST)
- No ma infatti non dicevo questo Pegasovagante. La mia preoccupazione era principalmente tra gradi di istruzione non tanto a parità di grado. Detto in altre parole la Storia che si fa all'elementari è diversa da quella delle medie che è diversa da quella delle superiori che è diversa da un esame di storia dell'università pur trattando paradossalmente degli stessi argomenti. E' chiaro che la storia studiata al liceo classico è uguale sostanzialmente a quella studiata al geometra, al conservatorio e così via. Idem le altre materie formanti. Vedi il tuo raggionamento è giusto se restiamo nello stesso grado scolastico. Una lezione di diritto pubblico dell'università può essere usata sia nel Corso di Giurisprudenza che in quello ad esempio di Economia (sostanzialmente non ci sono differenze). Cambia però se voglia usare una stessa lezione di diritto pubblico alle superiori. Tra livelli differenti il linguaggio e la modulazione dello studio è diversa. Cerco di spiegare ancora più in modo esemplificativo. Operazioni matematica. Alle scuole elementari per un pubblico piccolo l'operazione matematica va non solo studiata per singola operazione "Addizione" / "Sottrazioni" e così via ma anche spiegata con il classico cucchiaino dato che si presume che siano bambini che vanno a leggere quelle lezioni. Scuole Medie già studiare le operazioni è diverso nel senso che si potrebbe anche raggrupparle tutte in un unica lezione più organica. Scuole Superiori, dove si presume che tutti già conoscono le operazioni si fa addirittura solo rapido accenno e si passa già alle espressioni. Università beh qui non so come avvenga in realtà ma credo addirittura che non esista una vera e propria lezione sulle operazioni o al più è addirittura formulata in un modo che non riesco neppure ad immaginare. :p Insomma non so se mi hai capito. In sostanza uno stesso argomento può avere una diversa spiegazione. Lo vedo io stesso all'Università. Alle superiori si dedica un anno per lo studio della Storia Romana all'Università è solo il background per una lezione di Istituzioni del Diritto Romano. Non so se mi spiego. Comunque secondo me stiamo uscendo fuori tema (c'è una discussione sotto aperta da me che riguarda maggiormente questa situazione). Qui mi sembra che la modulazione della materia non dipende dalle lezioni in esse contenute ma più propriamente si vuole dividere la materia perchè ci sono troppe lezioni. Secondo me all'università è quasi inutile farlo dato che l'esame è solitamente unico e quando viene diviso lo si fa solo per ridurre il carico d'esame in base ai CFU. --Gius195 (discussioni) 15:30, 21 ago 2015 (CEST)
- E piuttosto che 1,2,3,4, ecc. utilizzare delle sottopagine? Tipo Materia:Storia per le superiori/Medioevo, ecc. --Rico2write me! 23:55, 21 ago 2015 (CEST)
- Quindi avremmo una Materia:Storia per le superiori, a cui fanno capo le varie sottopagine? A me non dispiace come idea, in questo modo sarebbe più chiaro l'argomento. --Hippias 16:37, 22 ago 2015 (CEST)
- Sinceramente è un sistema che anche a me non dispiace ma lo attuerei soprattutto per risolvere il problema delle università con i corsi lunghissimi non al liceo e spiego anche perchè. Secondo me le materie del liceo vanno per loro stessa natura frantumate e questo perchè ad esempio in un liceo classico si fa solo la Statica e un po di Dinamica di Fisica mentre ad uno scientifico tutto. Come fai ? Se tu invece spezzetti la Fisica riesci a mettere nel programma del classico quello che ti serve nello scientifico tutto. So che qualcuno potrebbe dire mettiamo direttamente tutte le materie complete ovunque e chissene ma a sto punto perde anche importanza dividere per corsi le superiori a seconda degli indirizzi. Mettiamo tutte le materie nella pagina dell'area scuole superiori e abbiamo fatto. Se c'è la divisione in corsi per indirizzi vuol dire che chi entra deve avere davanti il programma che fa per se senza dover "faticare" a cercarlo come avviene oggi. Di qui lo spezzatino della materia che io dire dobbiamo tollerare alle superiori mentre all'università dobbiamo scoraggiarlo perchè l'esame li è completo. Anche a me non piacciono i numeri vicino le materie ma credo che per le superiori non ci sia altra alternativa o meglio ci sarebbe e sarebbe quella di usare l'indicazione dell'argomento trattato (come d'altronde si vuole fare per le sottopagine). L'unico problema è che si aumenta lo spezzatino creando un caos generale (prendiamo la storia bisogna fare come minimo storia antica, classica, medievale, moderna, contemporanea "stiamo a cinque". Italiano ? grammatica, narrativa, epica, poesia, letteratura duecento, trecento, quattrocento, cinquecento, seicento, settecento, ottocento, novecento, contemporanea idem se vogliamo andare per movimenti) e a sto punto per due numeri (che nulla vanno a ledere) dobbiamo davvero complicarci la vita ? Per le università invece ribadisco che i numeri vanno evitati in ogni modo anche perchè le divisioni che si fanno nelle università sono puramente a scopo di adattamento ai CFU di studio. --Gius195 (discussioni) 22:03, 22 ago 2015 (CEST)
- Quindi avremmo una Materia:Storia per le superiori, a cui fanno capo le varie sottopagine? A me non dispiace come idea, in questo modo sarebbe più chiaro l'argomento. --Hippias 16:37, 22 ago 2015 (CEST)
- E piuttosto che 1,2,3,4, ecc. utilizzare delle sottopagine? Tipo Materia:Storia per le superiori/Medioevo, ecc. --Rico2write me! 23:55, 21 ago 2015 (CEST)
- No ma infatti non dicevo questo Pegasovagante. La mia preoccupazione era principalmente tra gradi di istruzione non tanto a parità di grado. Detto in altre parole la Storia che si fa all'elementari è diversa da quella delle medie che è diversa da quella delle superiori che è diversa da un esame di storia dell'università pur trattando paradossalmente degli stessi argomenti. E' chiaro che la storia studiata al liceo classico è uguale sostanzialmente a quella studiata al geometra, al conservatorio e così via. Idem le altre materie formanti. Vedi il tuo raggionamento è giusto se restiamo nello stesso grado scolastico. Una lezione di diritto pubblico dell'università può essere usata sia nel Corso di Giurisprudenza che in quello ad esempio di Economia (sostanzialmente non ci sono differenze). Cambia però se voglia usare una stessa lezione di diritto pubblico alle superiori. Tra livelli differenti il linguaggio e la modulazione dello studio è diversa. Cerco di spiegare ancora più in modo esemplificativo. Operazioni matematica. Alle scuole elementari per un pubblico piccolo l'operazione matematica va non solo studiata per singola operazione "Addizione" / "Sottrazioni" e così via ma anche spiegata con il classico cucchiaino dato che si presume che siano bambini che vanno a leggere quelle lezioni. Scuole Medie già studiare le operazioni è diverso nel senso che si potrebbe anche raggrupparle tutte in un unica lezione più organica. Scuole Superiori, dove si presume che tutti già conoscono le operazioni si fa addirittura solo rapido accenno e si passa già alle espressioni. Università beh qui non so come avvenga in realtà ma credo addirittura che non esista una vera e propria lezione sulle operazioni o al più è addirittura formulata in un modo che non riesco neppure ad immaginare. :p Insomma non so se mi hai capito. In sostanza uno stesso argomento può avere una diversa spiegazione. Lo vedo io stesso all'Università. Alle superiori si dedica un anno per lo studio della Storia Romana all'Università è solo il background per una lezione di Istituzioni del Diritto Romano. Non so se mi spiego. Comunque secondo me stiamo uscendo fuori tema (c'è una discussione sotto aperta da me che riguarda maggiormente questa situazione). Qui mi sembra che la modulazione della materia non dipende dalle lezioni in esse contenute ma più propriamente si vuole dividere la materia perchè ci sono troppe lezioni. Secondo me all'università è quasi inutile farlo dato che l'esame è solitamente unico e quando viene diviso lo si fa solo per ridurre il carico d'esame in base ai CFU. --Gius195 (discussioni) 15:30, 21 ago 2015 (CEST)
- Provo a chiarire, anche per ritornare un po' al caso dei linguaggi di programmazione: io vedo come unità fondamentale, come «mattoncino», la lezione, generica o monografica che sia (cogli appunti come possibile approfondimento, integrazione, ecc.). La materia la vedo come una sorta di «categoria ragionata», che mette insieme un certo numero di lezioni, esponendo il criterio (ossia la finalità didattica) con cui questo avviene. Il corso sarebbe allora una «categoria ragionata di secondo livello», che raggruppa tipicamente materie, e solo eccezionalmente o provvisoriamente lezioni a sé stanti. Nulla vieterebbe a una stessa lezione d'essere inserita in piú materie, o a una stessa materia in piú corsi; quando però si verifica un conflitto, la lezione o la materia si sdoppiano, perché possano specializzarsi in base alle esigenze nel frattempo emerse. --pegasovagante (la mi dica) 14:36, 21 ago 2015 (CEST)
- Quegli argomenti che presentino difficoltà, prevedano non piú di tre compendî progressivamente semplificati, fermo restando che non tutti a 14 anni (ma anche a 37) hanno la stessa dimestichezza, curiosità, eccetera, a seconda ovviamente dell'argomento. Questo appiattirsi sulla scuola (per cui addirittura dovrebbe esserci una storia per i futuri cuochi e un'altra per i futuri geometri!) non mi pare di nessuna utilità. Se a uno interessa una cosa, viene qui e se la studia. O forse dovrei sapere (e ricordarmi) tutta l'algebra per i licei artistici in base al programma dell'epoca, solo perché ho quel diploma? --pegasovagante (la mi dica) 13:50, 21 ago 2015 (CEST)
Nomenclatura materie (superiori)
modifica[← Rientro] [↓↑ fuori crono] Io la vedo un po' diversamente. La mia idea di organizzazione parte dal basso: quando ho due o piú lezioni le riunisco in una materia, quando ho due o piú materie le riunisco in un corso; `mi sembra piú difficile partire dall'alto (creo un corso dal nulla e lo riempio di link rossi che qualcuno dovrà "compilare"). Insomma preferisco organizzare contenuti esistenti e non velleità astratte. Applicato alla scuola, questo vuol dire: prima si scrive una Fisica, buona per tutte le scuole; se diventa troppo lunga, si scorporano via via la Statica, la Dinamica, l'Ottica eccetera; se poi diventa troppo lunga la Dinamica, posso cominciare a pensare alle differenze fra classico e scientifico e altre scuole, procedendo sempre per argomento e non per anno (criterio, quest'ultimo, del tutto estraneo, che esiste solo nel mondo della burocrazia). Ben venga lo spezzatino (detto anche ipertesto): vorrà dire che avremo una trattazione esaustiva, ognuno leggerà quello che gli serve. Non siamo qui per dare ripetizioni, per preparare a esami integrativi o per recuperare anni persi. Siamo qui per far conoscere, a chiunque sia interessato, la fisica o la storia o gli scacchi. --pegasovagante (la mi dica) 21:15, 7 feb 2016 (CET)
[← Rientro]Chiudo questa discussione? Continua in altre disucussioni più generali--Martin (scrivimi) 15:26, 15 nov 2015 (CET)
- Aspetta Martin, mi sembra che ci siano cose da chiarire. --pegasovagante (la mi dica) 21:15, 7 feb 2016 (CET)
Materie superiori e università
modifica- [↓↑ fuori crono] Discussione spostata da Discussioni Wikiversità:Riorganizzazione 2015#Materie Superiori e Università. --pegasovagante (la mi dica) 12:06, 12 feb 2016 (CET)
Ho notato che a differenza di quanto accade per le materie delle scuole medie dove è prevista una distinzione netta con gli altri gradi (ad esempio "Lingua italiana per la scuola media") non avviene lo stesso per le scuole superiori. In pratica ad esempio la Materie "Letteratura Italiana" è la stessa sia per il liceo classico che per l'università di lettere. E' voluta questa unità oppure è sbagliato il link ? A mio avviso questa comunanza potrebbe creare problemi. Nel senso che il linguaggio universitario è sicuramente più elaborato di quello delle superiori. Al massimo si potrebbe unificare le materie per tutti i licei (ad esempio invece di fare "Letteratura Italiana per il liceo classico / liceo scentifico" e così via si fa direttamente "Letteratura Italiana per le superiori" intanto bene o male i programmi cambiano poco da liceo a liceo) ma unificare le materie delle superiori a quelle dell'università potrebbe complicare il tutto anche perchè in una università si studiano anche gli autori minori mentri al liceo solitamente si sorvolano o si fa solo mensione. --Gius195 (discussioni) 15:37, 19 ago 2015 (CEST)
- Anche secondo me dovrebbero essere divise, non mi ero accorto della differenza, ma penso sia un errore... --Martinligabue (discussioni) 19:18, 19 ago 2015 (CEST)
- Mi sembra di ricordare che avevamo iniziato l'anno scorso io e R5b43 (correggimi se sbaglio) a specificare "per le medie": prima era tutto un gran miscuglio. Comunque anch'io sono d'accordo nel differeziare le lezioni per le superiori da quelle per l'università. Favorevole quindi a un "Letteratura italiana per le superiori", senza distinguere tra licei e altri istituti (se proprio lo si potrà fare in futuro). --Hippias 19:31, 19 ago 2015 (CEST)
cbLa discussione prosegue nella pagina Discussioni Wikiversità:Riorganizzazione 2015/Organizzazione e gerarchia delle risorse#Superiori: ogni indirizzo corrisponde a un corso– Il cambusiere pegasovagante (la mi dica)
cbLa discussione prosegue nella pagina Discussioni Wikiversità:Riorganizzazione 2015/Organizzazione e gerarchia delle risorse#Deroga scuole: materie linkate dall'area– Il cambusiere pegasovagante (la mi dica)