Stereoisomeria ottica e alogenuri organici - Quiz
Informazioni sul questionario
modificaArgomenti del test
modificaStereoisomeria: isomeria geometrica (diastereoisomeria) e stereoisomeria ottica (enantiomeria) - Piano di simmetria (o piano speculare), chiralità e achiralità, strutture stereogeniche, chiralità centrale e centri stereogenici: carbonio chirale (carbonio asimmetrico, centro chirale, stereocentro o centro stereogenico) - Polarizzazione della luce (luce piano-polarizzata), attività ottica, polarimetro, rotazione osservata e rotazione specifica (potere rotatorio specifico) - Sostanze otticamente attive: isomeri ottici enantiomeri (antipodi ottici): destrorotatori (destrogiri o destrorsi) (+) e levorotatorio (levogiri o sinistrorsi) (-) - Racemo (±) (miscela racemica) - Risoluzione di una miscela racemica - Proiezioni di Fischer - Configurazione relativa e stereodescrittori D/L - Configurazione assoluta e stereodescrittori R/S - Molecole con più di un atomo di carbonio asimmetrico - I diastereomeri - Formule per il calcolo del numero di coppie di enantiomeri e di diastereomeri di una molecola con più centri stereogenici - I composti meso - I derivati degli idrocarburi: alogenati, ossigenati e azotati - Gruppi funzionali, scheletro molecolare e classi di composti - Alogeni e composti organici alogenati (alogenuri organici o alogenoderivati): alogenuri acilici, alchilici (primari, secondari e terziari), allilici, arilici, benzilici e vinilici - Struttura, nomenclatura tradizionale e IUPAC degli alogenuri organici - Reazioni e meccanismo di sostituzione nucleofila SN1 (monomolecolare) e SN2 (bimolecolare): nucleofilo, substrato e gruppo uscente - Classificazione dei nucleofili - Effetto del solvente ed efficacia dei nucleofili - Reazione e meccanismo di eliminazione E1 e E2 - Deidroalogenazione.
Avvertenze sull'uso della nomenclatura IUPAC
modificaLe regole applicate nel questionario, per l'assegnazione dei nomi sistematici corretti, sono quelle proposte dalla IUPAC nell’ultima versione di: Nomenclature of Organic Chemistry: IUPAC Recommendations and Preferred Names 2013 - The Royal Society of Chemistry (Cambridge, UK). Tra le moltissime novità di questa nuova versione, una delle più importanti è senz’altro l’introduzione del concetto di Preferred IUPAC Name (PIN): un nome sistematico univoco che si costruisce applicando un dettagliato ordine gerarchico di criteri. Ora, anche se è ancora permesso assegnare un nome sistematico differente dal PIN (detto allora General IUPAC Name) a condizione che non si presti ad ambiguità e che rispetti i principi generali dettati dalla IUPAC nelle precedenti Recommendations (1979 e 1993), è opportuno chiarire che, nel questionario, tutti i nomi sistematici diversi dal PIN sono da considerarsi non corretti.
Avvertenze per la compilazione
modifica- Prima di ogni domanda è riportato, tra parentesi quadre, l'argomento specifico della domanda.
- Ogni domanda ammette una sola risposta esatta.
Misurazione dei risultati
modifica- Punti per ogni risposta esatta: 1.
- Punti per ogni risposta errata o non data: 0.
Valutazione
modificaNei questionari a risposta chiusa si può azzeccare un certo numero di risposte esatte anche tirando a caso. Per cui, se non si vuole utilizzare il metodo della sottrazione di punti in presenza di risposte errate, occorre adottare una scala di valutazione che tenga conto della possibilità che la risposta esatta sia stata data fortuitamente.
Se il test offre quattro possibilità di scelta, dovremo considerare che c'è una probabilità su quattro di cogliere la risposta giusta anche per caso. Pertanto una prova basata su venti domande e alla quale sono state date cinque risposte esatte, non è indice di alcuna abilità, perché lo stesso risultato potrebbe essere ottenuto, a caso, da chiunque.
Quindi, su di una scala da uno a dieci, cinque risposte esatte (Pmin. = 5) danno diritto al voto minimo (Vmin. = 1), al contrario venti risposte esatte (Pmax. = 20) danno diritto al voto massimo (Vmax. = 10). Per valutare i casi intermedi si può applicare il metodo grafico o quello analitico. Nel metodo grafico si costruisce un diagramma cartesiano che ha sull'asse delle ordinate il numero di risposte esatte (5 ≤ P ≤ 20) e su quello delle ascisse i voti (1 ≤ V ≤ 10). Si individuano quindi due punti, il primo di coordinate (Vmin., Pmin.) ed il secondo di coordinate (Vmax., Pmax.) e si traccia il segmento di retta che li unisce. A questo punto basta entrare da sinistra in corrispondenza del numero di risposte esatte (P) e leggere il voto (V) corrispondente sulle ascisse. Analiticamente basta applicare la formula dell'equazione della retta di estremi (Vmin., Pmin.) e (Vmax., Pmax.) e calcolare il voto (V) corrispondente ad un certo numero di risposte esatte (P).
Punteggio minimo
modificaIl punteggio minimo consigliato per poter affrontare l'argomento successivo (corrispondente al voto di sufficienza di 6 su 10, o 18 su 30) è: 13 punti su 20.
Quiz n. 1
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Quiz n. 2
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Quiz n. 3
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Quiz n. 4
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Risorse
modificaQuiz di chimica organica
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Bibliografia
modifica- Harold Hart, Christopher M. Hadad, Leslie E. Craine & David J. Hart, Chimica organica, Bologna, Zanichelli, 2019, ISBN 978-88-0862-051-4.
- Henri A Favre, Warren H Powell, Nomenclature of Organic Chemistry: IUPAC Recommendations and Preferred Names 2013, Cambridge, UK, The Royal Society of Chemistry, 2013, ISBN 978-0-85404-182-4.
Collegamenti esterni
modifica- Rodomontano, Chimica organica, rodomontano.altervista.org. URL consultato il 3 gennaio 2020.
Feedback
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