Psicologia sociale

La psicologia sociale è lo studio delle modalità attraverso le quali avviene l'articolazione tra il mondo psichico e quello sociale. McDougall, pur ipotizzando l'esistenza di una mente di gruppo, teorizza l'importanza dello studio dei processi intraindividuali, sostenendo che tutto il comportamento è riconducibile a tendenze e capacità innate della mente umana. Il sociologo Ross, invece pone come centrale nello studio della materia, l'influenza sociale sull'interazione tra individui: la psicologia sociale collettiva. Le due visioni appena descritte finirono per rappresentare le due anime distinte della psicologia sociale, per cui è possibile parlare di "psicologia sociale psicologica" e "psicologia sociale sociologica".

Icona
Icona
Attenzione, questa pagina è stata importata da uno degli altri progetti di Wikimedia, pertanto non risponde in modo esatto alle esigenze e alla formattazione di questo progetto. Il testo necessita, quindi, di essere adeguato e formattato secondo le linee guida di Wikiversità.
lezione
lezione
Psicologia sociale
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materie:

Malgrado a cavallo tra l'ottocento e il novecento sia possibile rintracciare un'origine comune, col tempo, la psicologia sociale si differenzia in psicologica e sociologica. La prima è quella che finisce con il prevalere ai giorni nostri ed essa pone grande enfasi sulla sperimentazione. La seconda invece si avvicina sempre di più alla sociologia vera e propria. George Herbert Mead ipotizza un continuo confronto tra il proprio punto di vista e quello degli altri (l'altro non solo specifico, ma anche generalizzato). Ciò permetterebbe all'individuo di realizzare una sorta di oggettività sociale, la quale consente di individuare con chiarezza la propria posizione personale. Se la psicologia sociale nacque in Europa, essa si sviluppò poi soprattutto negli Stati Uniti, dove ricevette una forte attenzione all'individuo e alle conseguenze pragmatiche del lavoro di ricerca. La particolare cultura americana, basata sull'idea di progresso affidato alle capacità e all'intraprendenza dei singoli o dei gruppi, fece affermare il paradigma teorico del Comportamentismo, il quale si oppone al modello, dominante fino ad allora, del introspezionismo.