Prima guerra mondiale (scuola media)
La Prima Guerra Mondiale è un lungo susseguirsi di scontri tra le grandi potenze europee. Inizia il 28 giugno 1914 con l'assassinio all'arciduca Francesco Ferdinando e finisce l'11 novembre 1918 con l'armistizio di Compiègne.
Le cause
modificaCause economiche
modificaLa cause economiche che fecero scoppiare la prima guerra mondiale erano:
- La necessità di materie prime che si prendevano dalle colonieVK. La GermaniaVK, ad esempio era molto sviluppata industrialmente ma aveva poche colonie. Ogni stato voleva espandere i suoi possedimenti;
- Gli stati volevano migliorare i loro commerci;
- Gli stati erano coinvolte in una corsa agli armamenti, ognuno potenziava eserciti e flotte e inverstiva capitali nella produzione di armiVK
Cause politiche e militari
modifica- Le potenze erano in forte tensione: La Francia rivoleva Alsazia e Lorena, perse nel 1870 nella guerra franco-prussiana; La Russia voleva estendersi sui Balcani e avere uno sbocco sul Mediterraneo; L'Italia voleva Trento ,Trieste, Istria e Dalmazia per completare l'unificazione del popolo italiano.
Alleanze
modificaDurante la prima guerra mondiale si creano due alleanze militari:
- La Triplice alleanza, tra Germania, Austria e Italia. Era un patto difensivo, ovvero gli stati coinvolti sarebbero dovuti intervenire solo se un altro stato fosse stato attaccato, e non se avesse attaccato egli stesso;
- L’Intesa, tra Russia, Francia e Gran Bretagna.
Cause culturali
modificaL'opinione pubblica riteneva positiva la guerra perché era vista come unica soluzione ai problemi economico-sociale.
C'era un Nazionalismo estremo, cioè odio verso lo straniero e affermazione della propria potenza attraverso la forza.
La scintilla che fa scoppiare la guerra
modificaLa scintilla che fece scoppiare il conflitto fu l’attentato dell’arciduca Francesco Ferdinando erede al trono di Vienna il 28 giugno 1914 a Sarajevo, da parte di uno studente irredentista serbo-bosniaco che sparò a lui e alla moglie. Ovviamente questo fu solo un pretesto perché, come abbiamo già visto, le cause erano molte. L’Austria considera questo avvenimento come un attacco da parte della Serbia e il 28 luglio 1914 dichiara guerra alla Serbia.
Dichiarazioni di guerra
modificaLa Russia, alleata della Serbia, dichiara guerra all’Austria. La Germania, alleata dell’Austria dichiara guerra alla Russia e alla Francia, rispettivamente il 1 e 3 agosto. Il 4 agosto, entrando in Belgio (paese neutrale), la Germania fa scatenare l’ingresso in guerra della Gran Bretagna. Più tardi entrarono in guerra anche il Giappone contro la Germania, la Turchia contro la Russia, l’Italia nel 1915 e gli Stati Uniti nel 1917.
L'Italia neutrale
modificaL’Italia si dichiarò neutrale perché l’Alleanza era un patto difensivo ed era stata l’Austria ad attaccare la Serbia.
Dibattito tra forze politiche
modificaIl governo italiano, guidato da Salandra, aveva idee differenti sulla guerra. Alcuni credevano di dover partecipare, altri no. In particolare volevano l’entrata in guerra:
- I nazionalistiVK che credevano la guerra come un’esaltazione del potere e avevano rafforzato il loro odio verso lo straniero;
- I democratici interventisti, che volevano completare l’unità d’Italia;
- I socialisti rivoluzionari di Mussolini perché avrebbe significato la liberazione dai capitali tedeschi e un’opportunità di fare affari
Non volevano la guerra:
- I cattolici e i cristiani in generale, per principi morali
- I socialisti, perché credevano che la guerra avrebbe arricchito la borghesia capitalistica
- I liberali di Giolitti, che preferivano i trattati diplomatici
I contratti di Salandra e Sonnino
modificaSegretamente, Salandra e il ministro Sonnino, parlarono con i rappresentanti delle alleanze, che volevano l’Italia dalla loro parte. Entrambi offrivano vantaggi territoriali:
- L’Alleanza avrebbe dato, in caso di vittoria, il Trentino e il Friuli esclusa Trieste e il protettorato sull’Albania
- L’Intesa offriva il Tirolo meridionale, Trieste, la Dalmazia, l’Adalia (provincia turca) e alcuni territori africani.
Patto di Londra
modificaÈ l’aprile del 1915 quando Sonnino firma il Patto di Londra, nel quale l’Italia si impegna ad entrare in guerra a fianco dell’Intesa entro un mese. Infatti il 24 maggio 1915 l’Italia dichiara guerra all’Austria.
Da una guerra lampo a una guerra di posizione
modificaIl pensiero di tutti era che la guerra potesse durate al massimo qualche mese: gli armamenti, sempre più tecnologicamente avanzati, erano in grado di distruggere il nemico prima che esso potesse organizzare la difesa. Ma l'idea era sbagliata. Ne giro di qualche mese si crearono i cosiddetti fronti "occidentale", sul fiume Marna, da una parte i tedeschi e dall'altra i francesi dove avvennero nel corso del conflitto sanguinose battaglie, come quella di Verdun e della Somme. E il fronte orientale dove si svolsero le battaglie di Tannenberg e dei laghi Masuri, tra tedeschi e russi.
Guerra totale
modificaLa guerra coinvolge tutta la popolazione nello sforzo bellico. Le donne iniziano a lavorare nelle fabbriche perché gli uomini sono a combattere.
Svolta del 1917
modificaNel 1917 si vede l'ingresso degli Stati Uniti e l'uscita della Russia dalla guerra.
Rivoluzione russa
modificaNel marzo del '17 in Russia avviene una rivolta operaia e lo Zar Nicola è costretto ad abdicare, verso la fine del 1917 la Russia capeggiata da Lenin esce dalla guerra.
Pace di Brest Litovsk
modificaLa Russia e la Germania firmano la pace, nella quale la Russia perde: Polonia, Lettonia, Lituania, Estonia, Ucraina e Finlandia.
Gli Stati Uniti in guerra
modificaNell'aprile del 1917 gli Stati Uniti entrano in guerra a fianco dell'Intesa. La Germania affonda una nave americana con civili e provviste per l'Intesa.
Reazione degli eserciti
modificaTra gli eserciti c'é un clima di stanchezza, insubordinazioni e diserzioni punite con fucilazioni. Tanti soldati si autoferiscono o si arrendono diventando prigionieri. I civili non trovano i beni di consumo e iniziano a procurarseli tramite il mercato nero.
Disfatta di Caporetto e ripresa dell'Italia
modificaIl 24 ottobre 1917 gli austriaci riescono ad avanzare fino al Piave. Il generale Cadorna viene allontanato, subentra Armando Diaz che promette nuove terre ai contadini per invogliarli a combattere. Entrano nell'esercito anche truppe di diciottenni.
Fine del conflitto
modificaNel 1918 ci fu la Battaglia della Marma sul fronte occidentale, questa fu l'ultima offensiva tedesca alla quale però l'Intesa resiste e grazie alle truppe americane contrattacca.
Sul fronte italo-austriaco il generale Diaz prepara un'offensiva a Vittorio Veneto che portò alla vittoria l'Italia.
Il 3 novembre 1918 l'Austria chiede l'armistizio; 11 novembre si arrende anche la Germania.
Trattati di Versailles
modificaNel 1919 ci fu una conferenza di pace a Versailles, alla quale parteciparono solo i Paesi vincitori (Italia,Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti). I paesi europei vogliono annessioni territoriali e gli Stati Uniti guidati dal presidente Wilson, trattative di pace che rispettino il principio dell'autodeterminazione dei popoli, cioè ogni popolo ha il diritto di scegliere la sua posizione e il tipo di governo.
La pace diceva:
- Francia ottiene Alsazia e Lorena e l'utilizzo per 15 anni delle miniere tedesche della Saar.
- L'Italia ottiene Trentino Alto-Adige e Trieste. Ma non ottiene Dalmazia, colonie in Turchia e Alsazia (a causa della auto determinazione), quindi non viene rispettato il patto di Londra del 1915 e i nazionalisti e i reduci di guerra definiscono questa come una Vittoria Mutilata.
- Germania perde tutte le sue colonie e viene ritenuta la principale responsabile della guerra ed è costretta a pagare grosse somme di denaro alle potenze vincitrici.
- L'impero austrungarico si disgrega in: Austria, Jugoslavia, Ungheria e Cecoslovacchia.
- In Austria viene esiliato l'imperatore e in Germania il Kaiser. Si formano due repubbliche.
- Turchia si disgrega: i territori europei passano alla Grecia, la Siria passa alla Francia, la Palestina e l'Iran alla Gran Bretagna.
Società delle nazioni
modificaIl presidente Wilson in un documento noto come i 14 punti presenta i principi che dovrebbero regolare le relazioni diplomatiche tra gli stati. Tra questi punti c'è anche la creazione di un organo internazionale che faccia da giudice imparziale delle controversie tra stati e sia garante della pace (la Società delle Nazioni) nasce debole. La Società delle Nazioni esclude Germania, Russia e Stati Uniti.