Partite da liquidare

In questa lezione ci occuperemo di due situazioni che sovente ricorrono nella vita di un'azienda: gli interessi di conto corrente e le fatture da emettere, ovvero situazioni in cui le partite devono essere liquidate.

lezione
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Partite da liquidare
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Bilancio

Interessi di conto corrente

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Accade, a volte, che aziende legate da reciproci rapporti di affari decidano di non regolare i crediti e i debiti fra di esse intercorrenti di volta in volta, ma solo di provvedere a regolare il saldo di un apposito conto corrente di corrispondenza con una certa periodicità. Sui saldi si pattuisce la corresponsione di una certa cifra di interessi, per cui, a fine esercizio, sarà d'uopo rilevare tali interessi maturati. Al termine del periodo amministrativo si provvederà a calcolare il saldo rispetto all'ultima rilevazione e calcolare gli interessi decorrenti da tale data.

Interessi attivi

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Gli interessi attivi vengono liquidati dalla nostra banca direttamente sul nostro conto corrente, di cui la banca ci informa con un'apposita documentazione, provvedendo a trattenere un acconto sugli stessi relative alle imposte che dovranno essere pagate in futuro. Trattandosi di interessi attivi, essi dovranno finire nel conto economico, in avere/-, al lordo di tutte le ritenute. La scrittura prevede, in contropartita, di inserire in dare/+ il risultato al netto delle imposte, il credito verso l'erario e le spese bancarie, ovvero:

31.12.200X
dare
a
avere
+
-
Diversi Interessi attivi su c/c X+Y+Z
Banca c/c X
Erario c/ritenute su interessi attivi Y
Spese bancarie Z

Interessi passivi

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Del tutto simile è la scrittura da inserire per quanto riguarda gli interessi passivi. Com'è intuibile, la disposizione varierà in parte e non bisognerà iscrivere crediti verso l'Erario (in quanto non vi sono tasse da pagare sugli interessi passivi. La scrittura sarà simile alla seguente:

31.12.200X
dare
a
avere
+
-
Diversi Banca c/c X+Y
Interessi passivi su c/c X
Spese bancarie Y

Fatture da emettere

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Per quanto riguarda le partite da liquidare, occorrerà tenere conto del fatto che deve essere effettuata comunque una liquidazione della posizione creditoria, nel momento in cui dobbiamo chiudere il nostro bilancio. Infatti, senza fattura, non possiamo iscrivere alcunché nei nostri bilanci, anche se la transazione si è conclusa. La mancata emissione della fattura può avere ragioni diverse, ad esempio perché tali operazioni si verificano a ridosso della chiusura dell'esercizio e non vi è quindi stata la possibilità di emettere tale fattura entro i confini fittizi del periodo amministrativo. La fattura, dunque, verrà emessa nel successivo, benché l'operazione si sia effettivamente svolta nell'esercizio che abbiamo chiuso, ed è per quest'ultima ragione che dobbiamo provvedere comunque a inserire alcuni valori nei nostri bilanci. Possono esservi diversi casi, che provvederemo a esaminare.

Fatture da emettere su merci vendute e prestazioni rese

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In questo caso avviene che:

  • il processo produttivo può dirsi concluso;
  • il bene è stato consegnato;
  • non riusciamo però a emettere la fattura entro il presente periodo amministrativo.

Se ne deduce immediatamente che tali beni sono di competenza dell'esercizio in cui sono stati prodotti e consegnati e come tali da iscrivere nel bilancio di quell'esercizio, anche se non vi è ancora stata fatturazione, magari perché queste operazioni sono avvenute a ridosso della fine del periodo amministrativo. Il credito maturato dovrà essere iscritto in un apposito conto "Crediti vs. cliente per fatture da emettere" e si tratta di un valore numerario presunto.

31.12.200X
dare
a
avere
+
-
Crediti vs cliente per fatture da emettere Merci c/vendite X X

Il 3 gennaio viene emessa la fattura e tutto torna "normale". Si noti che l'IVA viene considerata solo alla fatturazione!

03.01.200X+1
dare
a
avere
+
-
Crediti vs. cliente Diversi X+20%
Crediti vs cliente per fatture da emettere X
IVA 20% 20%

Nel caso in cui alla fatturazione si notino discrepanze fra il valore considerato in sede di chiusura e quello effettivamente emesso, si avranno delle sopravvenienze passive o attive.

Note di credito per resi, abbuoni, premi

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Per motivi simili al caso in cui la nostra azienda non è riuscita ad emettere fattura, può capitare che non vi sia la possibilità di scrivere le note di credito per resi, abbuoni e premi. Il procedimento risulta abbastanza simile al caso delle fatture da emettere:

31.12.200X
dare
a
avere
+
-
Resi su vendite Debiti vs cliente per note di credito da emettere X X

Il 3 gennaio viene emessa la nota di credito e tutto torna "normale". Si noti che anche in questo caso l'IVA viene considerata solo alla fatturazione!

31.12.200X
dare
a
avere
+
-
Diversi Debiti vs Cliente X+20%
Debiti vs cliente per note di credito da emettere X
IVA 20% 20%

Fatture da ricevere

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Per quanto riguarda le fatture da ricevere, si utilizza un comportamento speculare rispetto alle fatture da emettere. Avremo:

31.12.200X
dare
a
avere
+
-
Merci c/acquisti Fornitori per fatture da ricevere X X

Il 3 gennaio riceviamo la fattura e tutto torna, come al solito, "normale". Si noti che l'IVA viene considerata solo alla fatturazione!

31.12.200X
dare
a
avere
+
-
Diversi Debiti vs fornitore X+20%
Fornitore per fatture da ricevere X
IVA 20% 20%

Non ci occuperemo delle note di credito da ricevere, in quanto il procedimento utilizzato per quelle da emettere è praticamente speculare.