Marca mobile
Marca mobile
modificaL'attuale diffusione del metodo fotogrammetrico non è certamente dovuto alla scoperta del metodo stesso, che già da alcuni decenni ha superato il secolo di vita, ma piuttosto all'arrivo, sul mercato, di sofisticate apparecchiature, che lo rendono
Per ottenere i grafici in scala da una coppia di fotogrammi, dobbiamo limitarci a guidare gli spostamenti, sul modello ottico, della nostra attenzione che sarà attratta da un elemento di riferimento, chiamato marca mobile.
Per rendere possibile ciò, è sufficiente far muovere, mediante comandi, su ciascun fotogramma, un riferimento.
Quando entrambi i riferimenti coincidono con punti corrispondenti, nella osservazione stereoscopica, il cervello riceve di essi una sola immagine, detta appunto "marca mobile", che potrà spostarsi:
- nella direzione parallela alla base di ripresa, tramite un comando che fa muovere, in sincronia, i riferimenti lungo l'asse delle ascisse del sistema cartesiano fissato sul fotogramma (schema in alto a destra della figura);
- nella direzione degli assi ottici delle camere, mediante un comando che varia la distanza reciproca degli stessi riferimenti (schema in basso a sinistra della figura);
- nella direzione ortogonale alle precedenti, spostando, in sincronia, i riferimenti nella direzione dell'asse delle ordinate del sistema cartesiano dei fotogrammi (schema in basso a destra della figura).
Nello schema posto in alto a sinistra della figura è rappresentato lo spostamento risultante dei tre descritti sopra.
È evidente che, quando i riferimenti si troveranno su punti corrispondenti, la marca mobile apparirà poggiata sul corrispondente punto del modello ottico e potrà essere spostata su questo stesso con un opportuno coordinamento dei tre comandi.
E questa, una seconda via per ricavare le misure della coppia di fotogrammi, registrando le successive posizioni della marca mobile, per mezzo delle coppie di coordinate dei due riferimenti sui fotogrammi.