Sviluppo psicomotorio del bambino (scuola dell'infanzia)

Lo sviluppo psicomotorio è il percorso di crescita che coinvolge il corpo e i cinque sensi del bambino. Esiste, infatti, una stretta relazione tra le diverse azioni che il bambino impara a svolgere e i progressi della psiche. Il neonato non riesce ancora a controllare il proprio corpo e si muove in modo automatico. È comunque in questa fase che si sviluppa la sua psiche dato che inizia ad apprendere, attraverso le proprie esperienze di vita e l'esempio dei propri genitori. Di seguito è esposto il percorso di crescita tipico che il bambino dovrebbe avere nel corso dei primi mesi. È bene precisare che ogni bambino ha un proprio sviluppo e pertanto è sempre consigliabile il consulto con un esperto per stabilire lo sviluppo del bambino nel caso concreto.

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Sviluppo psicomotorio del bambino (scuola dell'infanzia)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Psicomotricità per la scuola dell'infanzia
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Dalla nascita ai due mesi

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Un bambino appena nato.

Il primo senso che un neonato sviluppa è la vista. Infatti, è attraverso la vista che le cellule cerebrali (circa 100 miliardi all'inizio) cresceranno e si adegueranno ai segnali che ricevono dalle altre cellule. La vista periferica dei bambini (cioè quella eseguita con la "coda dell'occhio") è molto sviluppata in questa fase e anche la percezione dei movimenti e dei contrasti di colore e di luce è più forte. Pian piano sviluppano la visione centrale e dai tre mesi riescono a guardarsi le mani e a seguire un oggetto in movimento circolare.

Anche l'udito, che ha la medesima funzione della vista di recettore di informazione, in questa fase è molto sviluppato nella ricezione di suoni e particolarmente sensibile alla voce umana soprattutto materna.

I movimenti volontari, invece, non sono ancora ben sviluppati. Le aree motorie cerebrali si sviluppano in sequenza cranio-caudale (dall'alto in basso) sviluppandosi quindi prima le aree che controllano i muscoli della parte superiore del corpo (cranio, arti superiori) per poi quella degli arti inferiori.

Dai due ai sei mesi

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È questa la fase di maggior sviluppo del bambino. Lo sviluppo in aree diverse, però, può avvenire in tempi differenti e quindi si possono avere picchi di sviluppo in certe aree e sostanziale non sviluppo o basso sviluppo in altre (esempio controllo del fisico rispetto alla comunicazione) e questo anche rapportato a quanto avviene con gli altri coetanei che possono avere sviluppi più rapidi in certe aree o in generale rispetto a quelli del bambino in esame.

Ancora una volta, l'area che si sviluppa maggiormente è quella visiva con una acquisizione, da parte del bambino, di una maggiore capacità di visualizzazione di un oggetto o di un volto nel dettaglio, di seguire un oggetto con lo sguardo e di messa a fuoco. Dai quattro mesi la visione del bambino è simile a quella dell'adulto.

Si attiva anche il processo di integrazione sensoriale, nel senso che il bambino inizia ad associare ciò che vede agli altri sensi.

È da precisare che lo sviluppo, in questa fase, avviene in modo diverso a seconda del bambino; per questo si suole verificare l'eventuale disgiunzione psicomotoria non in relazione a un preciso momento ma a un arco di tempo.

Dai tre mesi il bambino riesce a distinguere diverse centinaia di parole del linguaggio che è parlato dai genitori ma anche dalle persone con cui entra in contatto o che può sentire. Infatti questa capacità può permettere ai bambini di imparare due lingue ad esempio se una famiglia italiana è emigrata in Inghilterra e al bambino sono parlati sia l'italiano sia l'inglese (esempio la madre parla italiano e il padre inglese) il bambino cresce conoscendo entrambe le lingue ma ciò può portare a una confusione tra le due lingue cioè potrebbe confondere il bambino che a domanda in inglese potrebbe rispondere in italiano (o viceversa).Ovviamente il bambino riesce a memorizzare più facilmente parole che appartengono alla sua lingua madre . Il cervello si organizza, poi, intorno alle parole che più volte sente e inizia ad organizzare una mappa uditiva per il linguaggio.

Dai sei ai nove mesi

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Sorelle gemelle di otto mesi.

Si ha, in questa fase, uno sviluppo rapido delle funzioni sia cognitive che motorie. Si nota un notevole cambiamento in tutte le funzioni da quelle motorie, a quelle cognitive, a quelle relazionali; questo grazie all'eccezionale numero di connessioni tra cellule cerebrali che il bambino ha in questi mesi di vita. Il cervello cresce più velocemente del resto del corpo e sviluppa le facoltà neurologiche per poterlo poi controllare. Lo sviluppo motorio è influenzato dallo sviluppo cerebrale e, quindi, dalle varie esperienze a cui il bambino è esposto nell'organizzazione di tali connessioni. La corteccia cerebrale crescendo riesce a raggiungere i recettori più lontani dal cervello sviluppando, nei mesi dal sesto al dodicesimo, il controllo dei muscoli di tronco e gambe. Il controllo dei movimenti si sostituisce gradualmente ai riflessi incontrollati. I movimenti, però, non si sviluppano tutti insieme, ma a stadi (dalla posizione seduta alla marcia autonoma). A mano a mano si rifiniscono i vari circuiti deputati ad un particolare movimento (per esempio la presa di un oggetto o la corsa). Alla fine di quest'arco temporale il bambino è in grado di stare in piedi per qualche istante da solo o con sostegno e di spostarsi con appoggio laterale.

La coordinazione motoria è anch'essa graduale: si parte da semplici azioni motorie (tenere il biberon e afferrare goffamente un oggetto con cui giocare) all'uso della cosiddetta pinza pollice-uno/due dita con cui afferrare piccoli oggetti.

Quanto alla cognizione delle parole familiari, invece, prima dei sei mesi il bambino sa riconoscerle ma non ne comprende il significato se non per poche parole. Il collegamento tra suono e significato inizia dal sesto mese. Tra i sei e dodici mesi riesce a cogliere le differenze di suono di una lingua straniera ma sviluppa anche la capacità di distinguere i vari suoni della propria lingua madre.

Dai nove ai dodici mesi

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Tra i nove e i dodici mesi nel bambino si hanno vari segnali di crescita e del suo essere parte del mondo intorno a lui (l bambino infatti acquista una maggior capacità di relazione con le persone e gli oggetti del mondo che lo circondano). Ancora una volta sono i sensi lo strumento che usa per comprendere. Inizia a imparare il significato delle parole e a riconoscere i gesti e le espressioni del volto di chi si occupa di lui. Sviluppa una nuova abilità che è quella del ricordo delle esperienze passate.

Aumenta anche il controllo degli oggetti e delle persone del suo ambiente. Si incrementa la corteccia frontale associata alla regolazione e espressione di emozioni, pensieri e progetti. Proprio grazie a questo sviluppo il bambino riesce a regolare i livelli del suo benessere e a calmarsi con la presenza di figure di riferimento o di un oggetto. Il pianto come reazione alle situazioni spiacevoli si sostituisce con il voltare il capo e imbronciarsi per mostrare disapprovazione, o frustrazione e stress.

Anche lo sviluppo del controllo del movimento e dei vari muscoli arriva a livelli di sufficienza prima nei muscoli superiori e poi in quelli degli arti inferiori. Lo sviluppo fisico è essenzialmente collegato anche al desiderio di muoversi per conoscere e allontanarsi e poi riavvicinarsi a chi gli è caro. Ormai riesce a star seduto senza appoggio, a gattonare e impara anche a mettersi in piedi e a stare in piedi da solo e senza aiuto. Alla fine di questo stadio riesce a iniziare a spostarsi appoggiandosi ai mobili e agli oggetti (soprattutto salire le scale che sembra essere l'attività preferita). Anche i gruppi muscolari piccoli si sviluppano e riesce ad afferrare piccoli oggetti con la "pinza" pollice-indice. Migliora anche la capacità di prendere un oggetto con l'intera mano e di lasciarlo.

Per quanto riguarda la lingua, più i bambini ascoltano gli altri, più questo contribuisce a formare l'area deputata al linguaggio. Iniziano focalizzare l'attenzione sui suoni della loro lingua e a ignorare gli altri suoni. Dagli 8-10 mesi mostrano di comprendere le parole, rispondendo a semplici inviti (fare "ciao" con la mano o "mandare" un bacio).

Dai dodici e diciassette mesi

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Un tipico bambino di un anno.

In questa fase ancora di più si sviluppano le capacità motore infatti il bambino riesce a compiere passi laterali e cammina appoggiandosi a mobili o in modo autonomo. Afferra oggetti in modo più coordinato e affina anche l'uso di oggetti (come per il cucchiaino). Gioca con i vestiti sfilandosi ad esempio le calze. Mette e toglie gli oggetti da un contenitore.

Per quanto riguarda le capacità cognitive ed emotive presenta timidezza e nervoso in presenza di estranei. Mostra paura in alcune circostanze e piange in assenza dei genitori. Se vuole ascoltare una storia allunga un libro ai genitori a chi lo accudisce. Inizia ad usare in modo corretto gli oggetti. Indica. Mostra preferenze verso giochi e persone. Allunga le gambe mentre lo si veste.

Per l'udito e il linguaggio comprende il "no" e inizia a dire "mamma" e "papà" accennando anche qualche altra parola.

Dai diciotto ai ventinove mesi

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Un tipico bambino di due anni.

In questa fase, il bambino cammina in modo autonomo, corre e supera piccoli ostacoli, può anche ballare. Riesce a trascinare oggetti mentre cammina. Può bere dal bicchiere e mangiare con il cucchiaio. Sale e scende dai mobili senza aiuto e sale e scende dalle scale con un supporto. Riesce ad infilare piccoli oggetti e a copiare segni molto semplici. Aiuta a svestirsi.

Per quanto riguarda l'aspetto cognitivo e relazionale si interessa ai coetanei, eccitandosi della loro presenza, e agli adulti. Tenta di eseguire da solo le operazioni basilari della vita ad esempio mangiare e vestirsi. Gioca anche da solo per un po e gioca "a far finta di...". Mostra affetto nei confronti dei familiari. Si "avventura" anche ad esplorare l'ambiente sempre con i genitori vicino. Indica per mostrare e richiedere.

Sviluppa molto il linguaggio infatti si fa capire con alcune parole e usa frasi semplici di poche parole. Risponde, anche a gesti, a domande che lo riguardano infatti capisce ciò che dicono gli altri ed esegue anche piccoli "comandi" (per esempio la richiesta di sedersi).

Dai trenta e i trentasei mesi

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Una tipica bambina di tre anni.

In questa fase riesce a salire e scende alternando i piedi, salta e inizia a pedalare. Disegna tenendo la matita nella posizione corretta, incolla e usa le forbici, riesce a copiare i cerchi con la matita. Controlla gli sfinteri di giorno. Riesce a completare piccoli puzzle e a costruire torri.

Per quanto riguarda l'aspetto emotivo e cognitivo mostra nuove emozioni come vergogna, orgoglio, aggressività, possessività. Socializza con adulti e coetanei, svolge attività in cooperazione con altri bambini, riconoscendo le regole. Anche il disegno è sviluppato infatti combina forme, conosce i colori e le parti del corpo. Sa vestirsi e svestirsi da solo. Inizia ad avere un'idea della differenza di genere, infatti, comincia a conoscere il proprio sesso, la sua personalità, le sue competenze e come si sente nel mondo. Capisce il concetto di numero "2".

Il linguaggio si affina infatti parla in modo comprensibile anche agli estranei possedendo qualche regola grammaticale, rispondendo a domande e raccontando piccole storie o parti di una storia.

Dai tre ai quattro anni

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Una tipica bambina di quattro anni.

Lo sviluppo motorio è quasi completo infatti riesce a saltare e riesce a stare su un piede solo per qualche secondo. Riesce ad afferrare una palla al volo. Riesce a manipolare il proprio cibo (mescolare, tagliare, versare) in modo abbastanza corretto. Usa bene le forbici.

Per quanto riguarda lo sviluppo emotivo-relazionale-cognitivo comincia a piacergli fare cose nuove. Ha sempre maggiore inventiva nei giochi di immaginazione arrivando però, alcune volte, a non saper distinguere fantasia da realtà. Gli piace giocare in compagnia di altri bambini (soprattutto a "mamma e papà"). Comprende l'idea di "contare" e inizia a comprendere l'idea di tempo infatti riesce ad anticipare gli eventi di una storia che conosce.

Per quanto riguarda il linguaggio e la comunicazione riesce a racconta storie e ricorda canzoni o poesie a memoria.

Dai quattro ai sei anni

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Un tipico bambino di cinque anni.


Lo sviluppo motorio è completo infatti il bambino riesce da solo a gestire il mangiare e l'igiene personale.

Sviluppate sono anche le capacità cognitiva infatti comincia a comprendere, spiegare e, quando possibile, controllare il mondo circostante aumentando anche la curiosità per le differenze. Inizia a distinguere fantasia e realtà. Migliora la capacità di collaborare e seguire regole. Anche le capacità di disegno sono progredite infatti disegna la figura umana con sempre maggiori dettagli e comprende anche la combinazione di forme, colori e sequenze.

Il linguaggio e la comunicazione è molto sviluppato infatti inizia a contare e a riconoscere lettere e parole, sa raccontare storie ed esperienze e sa usare il futuro.

Bibliografia

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