La seconda declinazione dei sostantivi greci (superiori)

La seconda declinazione greca comprende nomi maschili, femminili e neutri col tema in o. Essa corrisponde in tutto e per tutto alla II declinazione latina. I maschili e i femminili hanno le stesse uscite mentre i neutri differiscono dal maschile e dal femminile soltanto nei tre casi diretti del singolare e del plurale.

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La seconda declinazione dei sostantivi greci (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Grammatica greca per le superiori 1
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Il prospetto delle uscite per il maschile e il femminile è il seguente:

Singolare Duale Plurale
Nominativo -ος -οι
Genitivo -ου -οιν -ων
Dativo -ῳ -οιν -οις
Accusativo -ον -ους
Vocativo -οι

Per il neutro:

Singolare Duale Plurale
Nominativo -ον
Genitivo -ου -οιν -ων
Dativo -ῳ -οιν -οις
Accusativo -ον
Vocativo -ον

Seconda declinazione

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Nomi maschili e femminili

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I nomi maschili e femminili della seconda declinazione seguono le uscite sopra elencate. Qui di séguito la declinazione del sostantivo maschile ἄνθρωπος, -ου, "uomo" e del femminile ὁδός, -οῦ, "strada":

Singolare Duale Plurale
Nominativo ὁ ἄνθρωπος τὼ ἀνθρώπω οἱ ἄνθρωποι
Genitivo τοῦ ἀνθρώπου τοῖν ἀνθρώποιν τῶν ἀνθρώπων
Dativo τῷ ἀνθρώπῳ τοῖν ἀνθρώποιν τοῖς ἀνθρώποις
Accusativo τὸν ἄνθρωπον ὼ ἀνθρώπω τoὺς ἀνθρώπους
Vocativo ὦ ἄνθρωπε ὦ ἀνθρώπω ὦ ἄνθρωποι
Singolare Duale Plurale
Nominativo ἡ ὁδός τὰ ὁδώ αἱ ὁδοί
Genitivo τῆς ὁδοῦ ταῖν ὁδοῖν τῶν ὁδῶν
Dativo τῇ ὁδῷ ταῖν ὁδοῖν ταῖς ὁδοῖς
Accusativo τὴν ὁδόν τὰ ὁδώ τὰς ὁδούς
Vocativo ὦ ὁδέ ὦ ὁδώ ὦ ὁδοί

Nomi neutri

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I nomi neutri, ai casi retti (nominativo, accusativo, vocativo), sono identici, mentre ai casi obliqui presentano le medesime uscite dei nomi maschili e femminili. Sotto, la declinazione del sostantivo φάρμακον, -ου, "veleno/medicina":

Singolare Duale Plurale
Nominativo τὸ φάρμακον τὼ φαρμάκω τὰ φάρμακα
Genitivo τοῦ φαρμάκου τοῖν φαρμάκοιν τῶν φαρμάκων
Dativo τῷ φαρμάκῳ τοῖν φαρμάκοιν τοῖς φαρμάκοις
Accusativo τὸ φάρμακον τὼ φαρμάκω τὰ φάρμακα
Vocativo ὦ φάρμακον ὦ φαρμάκω ὦ φάρμακα

Accentazione e osservazioni sulla seconda declinazione

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  • l'accento tende a rimanere nella posizione in cui si trova al caso nominativo.
  • il dittongo οι del nominativo e del vocativo plurale viene considerato breve.
  • i nomi ossitoni diventano perispomeni al genitivo e al dativo di tutti i numeri.
  • se l'ultima sillaba è lunga i nomi properispomeni e proparossitoni si trasformano in parossitoni.
  • per l'accento si osservi che:
    1. i nomi ossitoni al nominativo singolare diventano perispomeni nei casi obliqui dei tre numeri;
    2. i nomi perispomeni sono i nomi contratti;
    3. i nomi parossitoni restano parossitoni in tutta la declinazione;
    4. i nomi proparossitoni o properispomeni al nominativo singolare diventano parossitoni quando l'ultima sillaba è lunga;
  • fra i maschili di I declinazione si notano alcune particolarità:
    1. il sostantivo maschile θεός, -οῦ, "dio", che presenta il vocativo singolare identico al nominativo.
    2. il nome ὁ ἀδελφός, "fratello" al vocativo ritrae l'accento: ἄδελφε.

Seconda declinazione contratta

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In alcuni temi maschili e neutri uscenti in οο e in εο può avvenire la contrazione delle due vocalie e quindi:

  • ο + (ο / ου / ε) = ου.
  • ο + ω = ω.
  • ο + ῳ = ῳ.
  • ο + οι = οι.
  • ε + (ο / ου) = ου.
  • ε + ω = ω.
  • ε + ῳ = ῳ.
  • ε + οι = οι.
  • ε + α = ᾱ (anzi che η).

La seconda declinazione contratta è caratteristica di pochi sostantivi maschili e neutri; alcuni esempi sono il maschile νοῦς, νοῦ, "ingegno, spirito" e il neutro ὀστοῦν, -οῦ, "osso".

È sottoelencata la declinazione di entrambi i sostantivi:

Singolare Duale Plurale
Nominativo ὁ νοῦς (< νόος) τὼ νώ (< νόω) οἱ νοῖ (< νόοι)
Genitivo τοῦ νοῦ (< νόου) τοῖν νοῖν (< νόοιν) τῶν νῶν (< νόων)
Dativo τῷ νῷ (< νόῳ) τοῖν νοῖν (< νόοιν) τοῖς νοῖς (< νόοις)
Accusativo τὸν νοῦν (< νόον) τὼ νώ (< νόω) τoὺς νοῦς (< νόους)
Vocativo ὦ νοῦ (< νόε) ὦ νώ (< νόω) ὦ νοῖ (< νόοι)
Singolare Duale Plurale
Nominativo τὸ ὀστοῦν (< ὀστέον) τὼ ὀστώ (< ὀστέω) τὰ ὀστᾶ (< ὀστέα)
Genitivo τοῦ ὀστοῦ (< ὀστέου) τοῖν ὀστοῖν (< ὀστέοιν) τῶν ὀστῶν (< ὀστέων)
Dativo τῷ ὀστῷ (< ὀστέῳ) τοῖν ὀστοῖν (< ὀστέοιν) τοῖς ὀστοῖς (< ὀστέοις)
Accusativo τὸ ὀστοῦν (< ὀστέον) τὼ ὀστώ (< ὀστέω) τὰς ὀστᾶ (< ὀστέα)
Vocativo ὦ ὀστοῦν (< ὀστέον) ὦ ὀστώ (< ὀστέω) ὦ ὀστᾶ (< ὀστέα)

Alcune osservazioni ed eccezioni sono:

  • la contrazione in -α del nominativo, accusativo e vocativo plurale neutro è dovuta ad analogia con la terminazione regolare (α del neutro plurale).
  • i casi diretti del duale hanno l'accento acuto in contrasto con le regole dell'accento sulle sillabe contratte.
  • i sostantivi contratti sono per lo più perispomeni perché prima delle contrazione erano parossitoni. Sono parossitoni, invece, quei pochi che prima erano proparossitoni eccetto τὸ κάνεον (il canestro), che è perispomeno: τὸ κανοῦν.

Declinazione attica

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La declinazione attica è chiamata così perché tipica della regione dell'Attica, ma ce ne sono tracce anche in Omero. Quando si diffonde la koinè questa declinazione scompare. Il tema di questi sostantivi era in ηο (in origine ᾱο), dove si è verificata la metatesi quantitativa, diventando εω. Appartengono a questa declinazione circa venti sostantivi maschili e femminili e solo un neutro (τὸ ἀνώγεων, la sala superiore; è rarissimo e non sicuramente attestato). L'uscita del tema compare in ω invece che in ο. L'omega resta invariata per tutta la declinazione e si fonde con l'uscita dei diversi casi prevalendo sulle altre vocali (gli elementi consonantici restano mentre scompaiono le vocali eccetto ι che si sottoscrive). L'accento è acuto in tutti i casi.

I nomi attici hanno nominativo e vocativo uguale in tutti i numeri, e si declinano come segue:

1. Maschili:

Singolare Duale Plurale
Nominativo ὁ λεώς τὼ λεώ οἱ λεῴ
Genitivo τοῦ λεώ τοῖν λεῴν τῶν λεών
Dativo τῷ λεῴ τοῖν λεῴν τοῖς λεῴς
Accusativo τὸν λεών τὼ λεώ τοὺς λεώς

2. Neutri:

Singolare Duale Plurale
Nominativo τὸ ἀνώγεων τὼ ἀνώγεω τὰ ἀνώγεω
Genitivo τοῦ ἀνώγεω τοῖν ἀνώγεῳν τῶν ἀνώγεων
Dativo τῷ ἀνώγεῳ τοῖν ἀνώγεῳν τοῖς ἀνώγεῳς
Accusativo τὸ ἀνώγεων τὼ ἀνώγεω τὰ ἀνώγεω

Alcune osservazioni ed eccezioni sono:

  • nella declinazione di ἀνώγεων, come in altri non ossitoni, si può notare la sinizesi della sillaba εω; se così non fosse, infatti, l'accento dovrebbe stare sulla ε in tutti i casi della declinazione. Vale invece per due se è seguito da enclitica.
  • l'accusativo singolare a volte esce in -ω invece che in -ων.
  • il vocativo singolare maschile è uguale al nominativo.