Introduzione al Barocco (superiori)
Barocco
modificaCon l'espressione Barocco si fa riferimento alle manifestazione culturali (letterarie, artistiche, teatrali) sorte fra la fine del XVI e il XVIII secolo, fra il Rinascimento e l'Illuminismo. Nella storia dell'arte, in particolare, indica lo stile nato a inizio Seicento nella Roma di papa Urbano VIII[1], e poi diffusosi in tutta Europa.
Il termine, inizialmente usato in senso dispregiativo, potrebbe derivare dal portoghese barrôco (perla di forma irregolare) o dal termine baroco, che indica in filosofia un ragionamento corretto dal punto di vista formale ma ingannevole nel contenuto logico. Entrambe le etimologie, quindi, si riferirebbero alla bizzarria e irregolarità dello stile, contrapposto ai canoni di proporzione e armonia vigenti nel periodo rinascimentale.
Contesto storico-culturale
modificaL'Italia di fine Cinquecento è controllata da diverse monarchie europee, in particolare quella spagnola. La Chiesa, dopo il sacco di Roma del 1527, è impegnata nell'affermazione della Controriforma. L'arte, in questo contesto, diviene uno strumento pedagogico e comunicativo per la diffusione del messaggio religioso. Per questo, essa deve avere determinate caratteristiche:
- chiarezza;
- interpretazione realistica;
- stimolo emozionale alla pietà[2].
Essa deve cioè comunicare chiaramente i precetti della Chiesa ed offrire, anche degli eventi più cruenti come la crocifissione, un'immagine realistica e capace di coinvolgere il fedele sul piano emotivo.
Nel primo Seicento si assiste a una rinascita culturale della Roma papale sotto il pontificato di Urbano VIII Barberini e al rafforzamento dei nuovi ordini religiosi, in particolare i gesuiti. Mentre l'Europa è dilaniata dalla Guerra dei Trent'anni (1618-48), a Roma il nuovo papa si impegna a far rifiorire la cultura umanistica e artistica e a rafforzare i risultati della Controriforma. Nell'arte egli ricerca non solo la chiarezza e la trasmissione del messaggio religioso ma anche una notevole qualità estetica, e trova questo connubio nella figura di Gian Lorenzo Bernini.
Caratteristiche stilistiche
modificaA livello stilistico il Barocco non è un periodo artistico compatto, ma comprende diverse tendenze. Al suo interno convivono sia novità stilistiche, propriamente barocche, che tendenze classiciste e naturaliste, improntate cioè alla resa realistica dei soggetti. Si possono individuare però alcuni tratti stilistici comuni, soprattutto nel barocco romano, che vengono poi reiterati nelle altre aree geografiche di diffusione e messi al servizio non solo del messaggio religioso ma anche del potere assoluto dei monarchi europei. Innanzitutto il coinvolgimento dello spettatore sul piano emotivo non avviene più attraverso rappresentazioni crude e realistiche, ma utilizzando effetti artificiosi ed espedienti teatrali. Si mira quindi alla persuasione dell'osservatore attraverso l'illusione, lo stupore, la meraviglia.
In pittura e scultura ciò è tradotto in una maggiore enfasi sul dinamismo e i gesti dei personaggi e nell'utilizzo scenografico della luce (l'Estasi di Santa Teresa d'Avila del Bernini ne è un chiaro esempio). Si diffonde inoltre il quadraturismo, genere di decorazione pittorica particolarmente utilizzata per i soffitti, che consiste nella realizzazione di architetture illusorie "sfondate" verso il cielo.
In architettura permane l'uso degli ordini architettonici classici, mutuato dal Rinascimento, ma il repertorio si arricchisce di forme planimetriche nuove e più complesse, come l'ellisse. Alla linea retta si sostituisce la linea curva, costruendo le forme architettoniche sull'alternanza di concavo e convesso. Rispetto al Manierismo, i cui artisti avevano ripreso le regole codificate dai maestri del Rinascimento, salvo poi concedersi delle "licenze" contravvenendo a quelle stesse regole, nel Barocco il tentativo è quello di ampliare i confini della tradizione classica e rimetterla in discussione. Il classicismo è quindi uno degli elementi che costituiscono la cultura barocca, ma non è più il solo riferimento possibile per gli artisti.
Note
modifica- ↑ Rudolf Wittkover, Roma: da papa Sisto V a papa Paolo V 1585-1621, in Arte e architettura in Italia: 1600-1750, 22ª ed., Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-06-17708-9.
- ↑ Rudolf Wittkover, Roma: da papa Sisto V a papa Paolo V 1585-1621, in Arte e architettura in Italia: 1600-1750, 22ª ed., Torino, Einaudi, 2013, pp. 6-7, ISBN 978-88-06-17708-9.
Bibliografia
modifica- Rudolf Wittkover, Arte e architettura in Italia: 1600-1750, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-06-17708-9.