Il requisito dell'organizzazione deve essere inteso, con riferimento all'art.2083 cc relativo al piccolo imprenditore, nel senso di "organizzazione prevalentemente del proprio lavoro", ció significa che non bisogna organizzare soltanto il proprio lavoro ma anche altri fattori produttivi per rientrare nella categoria degli imprenditori definita all'art.2082 cc

lezione
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Imprenditore
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Diritto commerciale

Articolo 2082. C.c.

È imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi .

Economicità dell'attività.

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L'impresa è “attività economica”. L'attività produttiva può dirsi condotta con metodo economico quando è tesa al procacciamento di entrate dovute alla combinazione dei fattori produttivi. Deve essere esercitata con modalità che consentano almeno la copertura dei costi sostenuti con i ricavi conseguiti.

Elementi qualificanti

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Distinguiamo lo scopo di lucro in:

  • Soggettivo. Movente psicologico dell'imprenditore.
  • Oggettivo. Dati esteriori ed oggettivi.

L'attività d'impresa però, di fatto, è solo quella condotta con metodo economico.

Il REQUISITO MINIMO ESSENZIALE dell'attività di impresa è l'economicità della gestione e non lo scopo di lucro.

Impresa per conto proprio.

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E' impresa anche chi produce beni o servizi destinati ad uso e consumo personale (impresa per conto proprio), ma è impresa in mero senso giuridico, ma non rientra nella qualifica dell'attività imprenditoriale di cui all'art.2082cc (dott.Francesco Galgano). La destinazione del mercato non è esplicitamente richiesta da alcun dato legislativo ma è desumibile indirettamente dallo stesso art. 2082cc, allorquando enuncia (...al fine della produzione o dello scambio.).

Impresa illecita.

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Ovvero quando l'attività svolta è illecita. Ci può essere un'attività di impresa illecita che da luogo al compimento di una serie di atti leciti e validi. L'illiceità dell'impresa è determinata dalla violazione di norme imperative che ne subordinano l'esercizio a concessione o autorizzazione amministrativa. Tale tipo di illecito non impedisce l'acquisto della qualità di imprenditore (commerciale) e con pienezza di effetti. Il titolare di un'impresa illegale è quindi esposto al fallimento.

Professioni intellettuali.

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Esistono delle attività produttive per le quali la qualifica imprenditoriale è esclusa in via di principio dal legislatore (vedi professionisti intellettuali: liberi professionisti come medici, ingegneri, avvocati, commercialisti, notai.

Essi diventano imprenditori solo se ed in quanto la professione intellettuale è esplicata nell'ambito di altra attività di per sé qualificabile come impresa.

imprenditore Agricolo e imprenditore Commerciale

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Distinzione:

  1. imprenditore commerciale (categoria generale). Ampia ed articolata disciplina fondata sull'obbligo di iscrizione nel registro delle imprese (pubblicità legale), sull'obbligo della tenuta delle scritture contabili, sull'assoggettamento al fallimento e alle altre procedure concorsuali.
  2. imprenditore agricolo (cat. Speciale). Ha valore essenzialmente negativo. E' sottoposto alla disciplina prevista per l'imprenditore in generale ma è esonerato dalla tenuta delle scritture contabili e dell'assoggettamento alle procedure concorsuali.

Articolo 2135 C.c.

imprenditore Agricolo

“E' imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, sevicoltura, allevamento di animali e attività connesse”

[…]

L'imprenditore Agricolo è sottoposto ad una disciplina più leggera perché normalmente è più debole. Le attività agricole possono essere distinte in due grandi categorie:

  1. . Attività agricole essenziali – o principali - (quelle elencate dall'articolo 2135, dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico)
  2. . Attività agricole per connessione (dirette alla trasformazione o all'alienazione di prodotti agricoli che rientrano nell'esercizio normale dell'agricoltura)

Condizioni necessarie.

  • Connessione soggettiva: il soggetto che la esercita sia già qualificabile imprenditore agricolo in quanto svolge in forma di impresa una delle tre attività agricole tipiche e inoltre attività coerente con quella connessa.
  • Connessione oggettiva: rapporto oggettivo tra attività connessa ed essenziale. Necessario e sufficiente è infatti solo che si tratti di attività aventi ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dall'esercizio dell'attività agricola essenziale. Le attività connesse non devono prevalere, per rilievo economico, su quelle dell'attività agricola essenziale.

L'imprenditore Commerciale.

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È imprenditore commerciale chi esercita una o più delle categorie di attività elencate all'articolo 2195 C.c.

Articolo 2195 C.c.

Imprenditori soggetti a registrazione.

Sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione nel registro delle imprese gli imprenditori che esercitano:

1) Un' attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi; Le imprese che producono beni industriali.

2) Un'attività intermediaria nella circolazione di beni; Distribuzione beni sul mercato

3) Un'attività di trasporto per terra, per acqua o per aria; Di cose o persone

4) Un'attività bancaria o assicurativa;

5) Altre attività ausiliarie delle precedenti

[…]

Lo Statuto dell'imprenditore commerciale.

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L'insieme delle regole che si applicano SOLO agli imprenditori commerciali. Le regole impongono a carico dell'imprenditore prescrizioni da osservare, oneri da sostenere e responsabilità da affrontare. Questo implica:

  • Iscrizione nel registro delle imprese. Ovvero il mezzo di pubblicità previsto per rendere generalmente conoscibili i fatti più rilevanti dell'organizzazione della vita delle imprese. Grava su imprenditori commerciali non piccoli e tutte le società diverse dalla società semplice. Nella domanda d'iscrizione, da porre all'ufficio del registro delle imprese devono essere indicati gli elementi di identificazione dell'impresa.
  • Tenuta delle scritture contabili. Ovvero lo strumento di controllo sulle attività dell'imprenditore che documentano lo svolgimento e lo stato degli affari. La legge le impone soprattutto nell'interesse dei creditori. Si possono distinguere scritture obbligatorie (Che l'imprenditore deve tenere per legge, e conservare 10 anni) e scritture facoltative (che l'imprenditore può tenere, se crede, senza averne l'obbligo legale). Devono obbedire a determinate formalità di tenuta (per art. 2220)
  • Tenuta della corrispondenza commerciale.
  • Possibilità di essere sottoposto a procedure concorsuali. esempio a causa di fallimento

Piccolo Imprenditore

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Vedi: Piccolo Imprenditore

Imprenditore Pubblico

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Le forme tecnico giuridiche in cui si realizza la diretta partecipazione dell'organizzazione pubblica allo svolgimento di attività economiche possono essere diverse, e si riducono essenzialmente in 2 modelli: • Il modello dell'ente pubblico imprenditore. Quando lo Stato (o un altro ente pubblico) esercita in prima persona un'attività economica organizzata rivolta alla produzione o allo scambio di beni e servizi. L'ente pubblico può essere imprenditore commerciale attraverso 2 requisiti: Svolgere attività commerciale ai sensi dell'articolo 2195, e in maniera esclusiva (o principale). L'ente pubblico è obbligato all'iscrizione nel registro delle imprese e alla tenuta delle scritture contabili. È invece sottratto alla disciplina del fallimento. • Il modello dell'ente pubblico azionista. Quando l'ente pubblico non esercita direttamente un'attività economica ma acquista e gestisce azioni di società che esercitano l'attività per cui lo stato ha interesse, in modo tale da avere la maggioranza o almeno il controllo della società in questione.