Illuminazione artificiale
Illuminazione artificiale
modificaNella documentazione dell'architettura l'illuminazione artificiale andrebbe comunque esclusa, poiché altera l'aspetto ambientale del monumento. Tuttavia, dovendola prendere in considerazione, dobbiamo distinguere quella esistente, che di solito ha come obiettivo l'evidenziazione di alcuni particolari dl monumento, da quella usata per fotografie istantanee in presenza di scarsa illuminazione.
Le immagini, riportate a destra, ci mostrano:
- la fotografia della Moschea di Omar, a Gerusalemme, ripresa dal Monte degli Ulivi, con un tempo di esposizione di 10 minuti. Indubbiamente l'uso di un filtro avrebbe potuto rendere più fedeli i colori, ma la foto è accettabile;
- quattro foto di ambienti interni, scattate a Betlemme, con l'uso del flash (quelle superiori) e con lungo tempo di esposizione (quelle inferiori).
Appare evidente che ciascuna presenta pregi e difetti. Quelle scattate a posa, che comunque avrebbero richiesto l'uso di un filtro di correzione, offrono un quadro abbastanza fedele dello stato dei luoghi. Le altre, scattate con il flash, alterano la realtà, ma evidenziano particolari non visibili direttamente.