Fotopiano
Fotopiano
modificaIl fotopiano si ha, come nel caso riportato in figura, quando l'elemento architettonico risulta sufficientemente piano, l'immagine fotografata può risultare in scala, a condizione che:
- ci sia parallelismo tra la superficie fotografata e la superficie sensibile della camera fotografica;
- si abbia a disposizione, un'ottica di qualità, che cioè non provochi distorsioni;
- qualsiasi sporgenza, che immancabilmente in architettura esiste sulla superficie ripresa, risulti trascurabile rispetto alla distanza di ripresa, cioè la distanza tra la camera fotografica e la superficie stessa.
Nel caso considerato, si è dato per certo che la facciata della Cattedrale fosse verticale, mentre la verticalità della superficie sensibile era assicurata dalla livella di cui è dotata la camera. Inoltre nell'esempio riportato è stato possibile effettuare la ripresa da una finestra prospiciente la facciata, posta ad un'altezza tale da evitare l'inclinazione della camera. Purtroppo, nella maggioranza dei casi, questo non è possibile e si fa ricorso:
- alle camere metriche con ottica decentrata, cosa riscontrabile nella camera stereometrica WilD C120;
- a macchine fotografiche con obiettivo decentrabile;
- al banco ottico.
Fotomosaico
modificaNon sempre, come nel caso del prospetto della Cattedrale di Bari, la superficie da rilevare può essere ripresa in un solo fotogramma. Quasi sempre,. per motivi ambientali, occorre fare più riprese ed i fotogrammi, stampati nella stessa scala, vengo uniti tramite sovrapposizione di zone comuni. Il fotopiano, visibile nella foto a destra, risale agli anni '70 ed è una stampa in scala 1:20 di un particolare del castello di Barletta. La ripresa è stata effettuata con una camera Linhof, con ottica decentrabile.
Foto aerea
modificaDi particolare utilità risulta il fotopiano in urbanistica, chiaramente quando si tratta su terreni pianeggianti.
Nel 1980, in occasione del progetto della Regione Puglia, per il censimento e la catalogazione dei trulli della Valle d'Itria, il fotopiano è stato utilizzato per individuare i trulli, che sulla cartografia erano indicati come semplici edifici rurali.
Unico accorgimento da non trascurare, per la stampa in scala, è il rilevamento topografico di almeno quattro punti, facilmente riconoscibili sulla fotografia. Questi punti rappresentati graficamente nella scala prescelta, dovranno coincidere con i corrispondenti della fotografia.