Fonduta al raschera
La Fonduta al Raschera è un ottimo piatto consumato così com'è, ma in realtà si tratta di un semilavorato. Questa fonduta dal sapore piccante e un po' amarognolo è perfetta per accompagnare verdure lessate (poco) e poi leggermente saltate in padella (poco) con un po' d'olio.
Ad esempio un piatto tipico piemontese è la fonduta al raschera con i cardi. I cardi in questo caso vanno sbollentati, fatti a fette e cotti con poco olio in padella a fuoco vivo sino a che si ricoprono di una superficie ambrata. A questo punto sistemare nel piatto un poco di fonduta e sopra due tre fette di cardo. Gustosissimi anche i finocchi, trattati allo stesso modo del cardo.
Informazioni Generali
modificaRaschera
modificaIl Raschera (DOP) è un formaggio italiano a Denominazione di origine protetta e riconosciuto nella sua tipologia d'alpeggio come presidio Slow Food.
Territorio
modificaUna fetta di Raschera confezionata con pellicola alimentare per la grande distribuzione. Il nome Raschera deriva dal nome di un pascolo e di un lago situati ai piedi del monte Mongioie (2.630 m s.l.m.) situata nel comune di Magliano Alpi sulle Alpi Marittime in provincia di Cuneo.
Descrizione
modificaIl disciplinare di produzione distingue due tipi di formaggio Raschera:
- Raschera d'alpeggio: che è prodotto e stagionato esclusivamente nei comuni di Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Roburent, Roccaforte Mondovì, Pamparato, Ormea, Garessio e Magliano Alpi.
- Raschera prodotto e stagionato in tutto il territorio della provincia di Cuneo.
La forma è quadrata o tonda, la stagionatura minima è di un mese ma ne esistono anche a stagionatura più lunga con sapore più accentuato. Il latte utilizzato è quello vaccino, addizionato in alcuni casi con modeste quantità di latte di capra o di pecora.
Sagre
modificaA Frabosa Soprana e ad Ormea si organizza tutti gli anni una sagra del Raschera dove si può acquistare il formaggio.
Ricetta
modificaIngredienti
modificaPer 4 persone:
- 100 grammi raschera (Il raschera è un formaggio d'alpeggio o di malga, a latte crudo, tipico del cuneese).
- 100 grammi di panna (La panna è necessaria per la perfetta soluzione del formaggio. Il latte non è adatto e produce molti grumi. Latte + olio va meglio, ma potrebbe alterare il sapore).
- 1 rosso d'uovo.
Preparazione
modifica- Tagliare a tocchetti piccoli il formaggio, mettere in un piccolo tegame (14 cm.) dai fianchi alti e ricoprire di panna. La panna dovrebbe riempire gli interstizi del formaggio che dovrebbero appena vedersi sopra la panna (per inciso questo è il metodo per capire quando la panna è sufficiente).
- Porre il tegame sul fuoco a bagnomaria (Per cottura a bagnomaria si intende una cottura che avviene con due recipienti uno dentro l'altro. Il recipiente più grosso è riempito con acqua. Questo accorgimento permette alla fiamma di non arrivare in diretto contatto con il recipiente più piccolo dove c'è il prodotto e consente una perfetta distribuzione del calore ( e mescolare fino a che è completamente fuso e la miscela ha incorporato un poco di aria (si sente il rumore caratteristico scuotendo il cucchiaio).
- Quando la miscela è perfettamente omogenea spegnere il fuoco ed aggiungere il rosso d'uovo sbattuto con un goccino d'acqua, continuando a mescolare e rimettere per circa un minuto nel bagnomaria.
- A questo punto la fonduta è pronta per l'utilizzo che deve avvenire nei primi minuti immediatamente successivi, perché raffreddandosi tende rapidamente a raddensare.
Consigli e regolazioni
modificaSe la fonduta appare troppo liquida è possibile aggiungere poca farina (1/2 cucchiaino) o un po' d'olio per raddensare.