Diagonalizzazione degli Endomorfismi e autovettori

lezione
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Diagonalizzazione degli Endomorfismi e autovettori
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Algebra lineare
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 25%

Similitudine di matrici modifica

Diamo la definizione di similitudine tra due matrici.

Siano   due matrici quadrate di ordine  .

  si dice simile a   se esiste una matrice   invertibile di ordine anch'essa   tale che

 .


La similitudine è una relazione di equivalenza su   (provate a dimostrarlo per esercizio).


Proposizione modifica

Sia   uno spazio vettoriale su   di dimensione   e siano  . Allora   e   sono simili se e solo se

  basi di   tali che

  e  


Dimostrazione modifica

 

Diagonalizzabilità modifica

L'equazione   dell'endomorfismo   assumerebbe una forme particolarmente semplice se   fosse diagonale. Dunque ci si pone il problema di stabilire se una data matrice   è o meno simile ad una qualche matrice diagonale.

Una matrice   è detta diagonalizzabile se è simile ad una matrice diagonale, cioè se esiste una matrice   tale che

 

La matrice   è detta matrice diagonalizzante.


Un endomorfismo  ,   si dice diagonizzabile se esiste una base   di  tale che

 

o equivalentemente

 

La base   è detta diagonalizzante.


In definitiva,   è diagonalizzabile se e solo se la matrice   relativa ad una qualsiasi base   di   lo è anch'essa.

Dall'ultima definizione possiamo ora dare la definizione di autovalore e autovettore.

Autovalori e Autovettori modifica

Sia   un vettore non nullo di  .   si dice autovettore di   se esiste uno scalare   tale che

 .

Lo scalare   con questa proprietà viene detto autovalore di   relativo all'autovettore  .


La definizione è estensibile anche alle matrici. Infatti definiamo autovettore della matrice   un vettore non nullo   della matrice   se esiste   autovalore di   tale che

 .

Prima di procedere con alcune proposizioni, vediamo alcuni esempi.

Esempi modifica

  • Sia   l'endomorfismo definito da  . Cerchiamo degli autovalori e autovettori. Applicando la definizione, dobbiamo trovare un vettore   tale che  , per un qualche   autovalore di  .Innanzitutto notiamo che trovare gli autovalori equivale a risolvere  , cioè
 . Questa equazione si annulla per   se  , oppure per   se  . Non ci sono altre soluzioni, dunque non ci sono altri autovalori.
Quali sono gli autovettori associati agli autovalori   e  ? Come detto prima, tutti i vettori che soddisfano l'equazione sopra. Dunque gli autovettori sono coppie del tipo  .
  • Consideriamo ora il caso di  . Cerchiamo ora gli autovalori.
 .

Il sistema lineare omogeneo ha soluzione per  , dunque   sono gli autovalori. Per trovare gli autovettori, risolviamo il sistema precedente sostituendo a   -1 e poi 1.

 
 

Gli autovettori sono dunque i vettori di tipo   per l'autovalore   e   per l'autovalore  .

Proposizione modifica

  è diagonalizzabile se e solo se possiede una base costituita da autovettori.


Dimostrazione modifica

Prendiamo come base di   la base canonica  . Comunque sia definita  , abbiamo che  , dunque la base canonica è una base costituita da autovettori.

  •  

La matrice   associata all'endomormismo   è

 

che è una matrice diagonale. Dunque, per la definizione,   è diagonalizzabile.

  •  

 

Proposizione modifica

Sia   una base di  . Allora   è un autovettore di   relativo all'autovalore   se e solo se   è un autovettore della matrice   relativo allo stesso autovalore  .


Dimostrazione modifica