Definizione ed aspetti generali del primo soccorso
Per primo soccorso si intende l'insieme di tutte quelle azioni volte ad aiutare una persona vittima di un evento traumatico (ferita, frattura, ecc) o di un malore, e mantenerlo nelle migliori condizioni possibili in attesa dell'arrivo dei soccorsi sanitari qualificati (medici ed infermieri).
La diffusione delle nozioni e delle manovre di primo soccorso -tra cui soprattutto il supporto delle funzioni vitali, in inglese Basic Life Support (BLS) - al di fuori dell'ambiente sanitario verso il resto della popolazione (tramite corsi ad hoc rivolti ai cittadini, ai lavoratori e ad altre categorie) ha permesso nel corso dei decenni la sopravvivenza di migliaia e migliaia di persone in più ogni anno, che prima invece potevano soccombere nell'attesa dei soccorsi.
Ciononostante, si stima che all'incirca solo in un decimo dei casi di arresto cardiaco venga iniziata prontamente (nei primi secondi o minuti dall'evento) la rianimazione cardio-polmonare, dato che a mala pena il 20-30% della popolazione è in grado di effettuare o quantomeno abbozzare un tentativo di rianimazione.
Per capire l'importanza del diffondere le nozioni basilari di primo soccorso all'interno della popolazione, basti pensare che se anziché il 10% la metà delle vittime di arresto cardiaco, la percentuale di sopravvivenza a lungo termine dei soggetti dopo l'evento raddoppierebbe o triplicherebbe.
Un discorso simile vale anche per la morte cardiaca improvvisa, un tipo di decesso dovuto ad origine cardiaca ma in assenza di patologie conosciute, e pertanto inatteso. Circa 50000 persone in Italia subiscono questa tragica sorte ogni anno, tra cui almeno mille giovani atleti sotto i 35 anni: negli ultimi anni hanno avuto un fortissimo impatto mediatico le morti di alcuni note personalità del mondo dello sport. La diffusione della RCP e soprattutto il varo legislativo dell'obbligo per le società sportive e impianti sportivi di detenere un defibrillatore automatico esterno (DAE), nonché l'installazione di molti di questi in varie aree pubbliche, ha permesso anche in questo caso di salvare migliaia di vite.
Concetti di base
modificaPosto che aiutare una persona ferita o incosciente oltre che essere un atto apprezzabile è anche un obbligo di legge (come analizzeremo meglio nella lezione sugli aspetti legali legati al primo soccorso), ci si aspetta sempre da ogni cittadino che aiuti chi ne ha bisogno nei limiti e al meglio delle sue capacità. Pertanto, chiunque abbia delle nozioni di BLS è caldamente invitato a mettere a disposizione le proprie conoscenze nel caso di bisogno (ad esempio, può iniziare una RCP se necessario); allo stesso tempo, una persona senza adeguata preparazione non ha formalmente l'obbligo di aiutare fisicamente il paziente, fermo restando comunque l'obbligo di allertare le autorità.
Occorre subito premettere un aspetto importante: le manovre di primo soccorso (specie quelle rianimatorie) possono essere alquanto invasive e creare ulteriore danno alla vittima. Pertanto è buona norma fare solo ed esclusivamente quello che ci si sente in grado di fare: se si ha anche il minimo dubbio in quel momento è meglio non fare nulla e limitarsi ad attendere i soccorsi.
A prescindere da come si interagisce col malcapitato, la prima cosa fondamentale da fare è allertare il SUEM tramite il numero 118 o in certe regioni tramite il numero unificato per le emergenze, 112.
Il Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica (S.U.E.M.)
modificaChiamando uno dei suddetti numeri si verrà messi immediatamente in contatto con un operatore della centrale operativa del SUEM competente per il territorio da cui si sta chiamando (generalmente le centrali sono disposte a livello provinciale).
All'operatore è necessario fornire poche informazioni, ma chiare:
- dove ci si trova (possibilmente fornendo l'indirizzo esatto, o perlomeno un punto di riferimento);
- cosa è successo, dando una descrizione il più dettagliata possibile dei fatti e dello stato attuale della vittima;
- numero di soggetti coinvolti.
L'operatore è addestrato in base a queste informazioni (o ad altre richieste al momento) a stabilire sul momento la gravità della situazione e ad organizzare di conseguenza i mezzi necessari alla gestione dell'emergenza, sia essa un'automedica, un'ambulanza o un elicottero. Ove necessario (ad esempio in caso di scontro a fuoco o di incidente automobilistico) può allertare le centrali operative delle forze dell'ordine o dei vigili del fuoco affinché diano il loro contributo alla gestione dell'emergenza.
I codici di priorità
modificaAd ogni emergenza viene assegnato un colore a seconda della gravità, in maniera assolutamente identica a quanto avviene nel triage di ogni Pronto Soccorso:
- Codice BIANCO: assegnato a casi presumibilmente non critici, il cui trasporto in ospedale per un controllo può essere differito e messo in attesa se vi è prima necessità di trasportare pazienti più gravi;
- Codice VERDE: presenza di lesioni (ferite superficiali, ecc) che devono essere trattate, ma che possono attendere in presenza di pazienti più gravi;
- Codice GIALLO: presenza di una compromissione parziale all'apparato respiratorio o cardio-circolatorio, di emorragie, traumi importanti, o in generale in presenza di uno stato assai sofferente del paziente;
- Codice ROSSO: presenza di grave compromissione di almeno una delle funzioni vitali (coscienza, respirazione, battito cardiaco, stato di shock), con grave pericolo per la vita del paziente
Può essere altresì attribuito un codice NERO ad un paziente deceduto.
In alcune regioni viene assegnato il cosiddetto codice BLU ad ogni paziente che al di fuori dell'ospedale durante le operazioni di soccorso subisce un arresto cardio-circolatorio e viene pertanto sottoposto a CPR e DAE.
Il codice assegnato ad un specifico paziente può variare a seconda della situazione e degli eventi: ad esempio un'ambulanza può partire per un codice verde, e una volta giunta sul posto scoprire che il paziente è più grave del previsto, passando quindi ad un codice giallo o rosso.