Camera stereometrica

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Camera stereometrica
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Fotogrammetria architettonica
La camera stereometrica Wild C120 impiegata nel rilievo della statua di Eraclio a Barletta (BA)

Camera stereometrica

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La camera stereometrica, chiamata comunemente bicamera, è costituita da una coppia di camere metriche fissate agli estremi di una barra indeformabile.

  • La distanza tra i centri di proiezione dell'immagine prende il nome di base.
  • Le due camere sono orientate con gli assi ottici paralleli ed ortogonali alla base.
 
La camera stereometrica ottenuta montando, su di una base di 30cm, due camere metriche Wild P32

Le camere stereometriche con base m. 1,20 sono state ampiamente utilizzate nel rilievo di incidenti stradali e nel rilievo architettonico. Nell'intervento dell'Unità Fotogrammetrica dei Vigili Urbani di Bari per il rilievo di numerosi monumenti della Basilicata, danneggiati dal terremoto del 1980 è stata utilizza la camera stereometrica Wild C120. Per il rilievo di oggetti relativamente piccoli esistono camere con base 40 cm. Tenuto conto che il rapporto base/distanza deve essere compreso tra 1/5 ed 1/20, possiamo facilmente dedurre che una camera con base 1,20 m. può effettuare riprese tra 6 e 24 m., mentre quella con base 40 cm. può fotografare oggetti posti ad una distanza compresa tra 2 e 8 m. Per riprese di oggetti vicini, sono state montate due camere metriche Wild P32 su di una base, come nella sperimentazione sull' insegnamento della fotogrammetria nella scuola elementare, svoltasi a Bari, nel 1985, presso la scuola elementare "Balilla"

Formato immagine

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La camera stereometrica Wild C120 in una ripresa con base verticale (anni '80)

Il formato immagine indica le dimensioni dell'immagine proiettata sulla superficie sensibile. Queste dimensioni dovranno, ovviamente, essere inferiori a quelle della lastra o pellicola-piana utilizzata, quindi non è detto che due camere, che utilizzano lo stesso tipo di lastra, abbiano lo stesso formato immagine. Per esempio la Wild C120 ha un formato lastra 6x9cm. con un formato immagine 6x8cm., mentre la Zeiss SMK120 ha un formato lastra 9x12cm, con un formato immagine di 8x8cm.

Per definizione, la focale di una camera è la distanza tra il centro di proiezione e la superficie sensibile, quando la messa a fuoco è su infinito. Dunque già per definizione la distanza principale risulta essere diversa dalla focale, non solo ma, mentre la prima, misurata in centesimi di millimetro, è il risultato di una verifica e varia da camera a camera, la seconda, misurata in millimetri, può essere uguale per più camere. Per esempio, le due camere della Wild C120, utilizzata dai Vigili Urbani in Basilicata, hanno entrambe una focale di 60mm, ma distanza principale di 63,47 e 63,43 mm, rispettivamente per la camera di sinistra e di destra.

Angolo di ripresa

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Per angolo di ripresa si intende l'angolo entro cui una camera riesce a fotografare ed è, in pratica, l'angolo al vertice di un triangolo che ha per base la diagonale del fotogramma e per altezza la focale. Nel caso delle camere metriche siamo costretti a parlare di angolo di ripresa orizzontale e angolo di ripresa verticale, secondo che la base del triangolo sia il lato orizzontale o quello verticale del fotogramma. In caso di decentramento verticale dovremo parlare di angolo di ripresa verso l'alto ed angolo di ripresa verso il basso, che, per esempio, nel caso della Wild C120 è rispettivamente di 32° e 17°. Infine, nel caso della camera stereometrica, occorre tener conto del campo comune alle due camere.

Bibliografia

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