Aoristo
Caratteristiche generali dell'aoristo greco
modificaL'aoristo (dal greco ἀόριστος χρόνος "tempo indefinito" (da "ὁρίζω" "delimitare") è uno dei quattro temi temporali fondamentali del verbo greco. Esso, come suggerisce il nome, non ha connotazione temporale, ed esprime solo l'aspetto dell'azione, cioè un'azione "puntuale", compiuta, colta nel momento in cui si svolge, circoscritta sulla linea temporale; non è necessario che sia istantanea, "puntuale" significa che è vista nella sua totalità, quindi delimitata da un inizio e una fine, quindi può anche essere considerata come un segmento di retta sulla linea temporale.
L'aoristo ha tutti e sei i modi del verbo greco. Assume l'aumento, e il significato di passato remoto[1], solo nell'indicativo. Gli altri modi, imperativo compreso, indicano solo l'azione puntuale, senza alcun riferimento al passato. Il participio aoristo greco di tutte le forme e tipologie si traduce in genere come un gerundio passato o con dopo + infinito passato[2]; unito al verbo ἔχω "avere", in posizione predicativa, forma una perifrasi in tutto e per tutto equivalente al passato prossimo italiano: es. ἔχω λύσας "ho sciolto", ἔχω περάνας "ho tentato". Tale perifrasi è già prefigurata nel dialetto omerico, ed è presente nei classici del V secolo, come Sofocle.
L'aoristo, come anche il futuro, possiede una forma per ciascuna delle tre diatesi, ossia il medio e il passivo hanno due forme distinte.
Aumento
modificaPer l'aumento vale quanto detto nella relativa sezione nella pagina dell'imperfetto.
Aoristo attivo e medio
modificaL'aoristo greco eredita in tutto e per tutto dall'indoeuropeo le tre forme di aoristo originarie, perfettamente corrispondenti alle forme dell'aoristo vedico e sanscrito:
- L'aoristo I o debole o sigmatico, così chiamato per il suo suffisso -σα-. Nei verbi col tema in consonante nasale e liquida il sigma cade lasciando solo il suffisso -α- e provocando aumento di compenso della vocale radicale; questa forma senza sigma è detta asigmatica.
- L'aoristo II o forte o tematico, che si forma sulla radice verbale al grado debole dell'apofonia, inserendo fra radice e desinenza le vocali tematiche -ο-, -ε-.
- L'aoristo III o fortissimo o atematico, formazione propria di alcuni verbi anomali, coniugata aggiungendo alla radice verbale le desinenze senza intermediazione di suffisso o vocale tematica.
La distinzione fra aoristo debole, forte e fortissimo si deve agli studiosi tedeschi che hanno sistematizzato la grammatica greca nell'800: in tedesco i verbi regolari sono detti deboli, mentre quelli irregolari sono detti forti, e così, per analogia, l'aoristo formato sul tema del presente (cioè "regolare") è stato detto debole, mentre quelli formati su un tema diverso (e quindi "irregolari") sono stati detti forte e fortissimo.
Struttura dell'aoristo debole
modificaL'aoristo debole greco è caratterizzato dal suffisso -σα-, che deriva da σm̥ con la sonante m̥ dell'indoeuropeo vocalizzatasi in α. La forma sigmatica è propria dei temi in consonante muta, in vocale e dittongo. Il suffisso -σα- dà luogo a mutamenti fonetici:
- allunga la vocale finale di radice dei verbi in vocale semplice, tranne quelle di alcuni verbi, come καλέω, che fanno eccezione;
- si fonde graficamente con le labiali finali di radice in ψ, con le gutturali in ξ e fa cadere le dentali[3];
- davanti a consonante liquida o nasale il sigma cade, provocando allungamento di compenso della vocale radicale.
All'ottativo attivo, nella 2a e 3a persona singolare e nella 3a plurale, le forme alternative sono dette eoliche.
Struttura morfemica dell'aoristo sigmatico
Aumento sillabico | Radice verbale | suffisso temporale | Terminazione (III pers. plur.) |
---|---|---|---|
ἔ- | -λυ- | -σα- | -ν |
- La forma asigmatica è propria dei temi in consonante liquida e nasale, tranne κέλλω e κύρω; essa, come abbiamo detto, è caratterizzata dal suffisso ridotto a semplice -α- in seguito alla caduta del sigma.
struttura morfemica dell'aoristo asigmatico
Aumento sillabico | Radice verbale al grado allungato | suffisso temporale | Terminazione (III pers. plur.) |
---|---|---|---|
ἔ- | -φην- | -α- | -ν |
Esempi di paradigmi di aoristi deboli
modifica1. Aoristo debole sigmatico attivo e medio di λύω, "sciogliere"
Indicativo attivo | Congiuntivo attivo | Ottativo attivo | Imperativo attivo | Indicativo medio | Congiuntivo medio | Ottativo medio | Imperativo medio | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1º sing. | ἔλυσα | λύσω | λύσαιμι | - |
ἐλυσάμην | λύσωμαι | λυσαίμην | -
|
2º sing. | ἔλυσας | λύσῃς | λύσαις/ λύσειας | λῦσον | ἐλύσω (< *ἐλύσασο) | λύσῃ | λύσαιο (< *λύσαισο) | λῦσαι |
3º sing. | ἔλυσε | λύσῃ | λύσαι/ λύσειεν | λυσάτω | ἐλύσατο | λύσῃται | λύσαιτο | λυσάσθω |
2º duale | ἐλύσατον | λύσητον | λύσαιτον | λύσατον | ἐλύσασθον | λύσησθον | λύσαισθον | λύσασθον |
3º duale | ἐλυσάτην | λύσητον | λυσαίτην | λυσάτων | ἐλυσάσθην | λύσησθον | λυσαίσθην | λυσάσθων |
1º plur. | ἐλύσαμεν | λύσωμεν | λύσαιμεν | - |
ἐλυσάμεθα | λυσώμεθα | λυσαίμεθα | -
|
2º plur. | ἐλύσατε | λύσητε | λύσαιτε | λύσατε | ἐλύσασθε | λύσησθε | λύσαισθε | λύσασθε |
3º plur. | ἔλυσαν | λύσωσι | λύσαιεν/ λύσειαν | λυσάντων/ λυσάτωσαν | ἐλύσαντο | λύσωνται | λύσαιντο | λυσάσθων/ λυσάσθωσαν |
Il participio e l'infinito hanno le seguenti forme:
Infinito attivo | Participio attivo | Infinito medio | Participio medio |
---|---|---|---|
λῦσαι | masch. λύσας femm.λύσασα neu. λῦσαν | λύσασθαι | masch. λυσάμενος femm. λυσαμένη neu. λυσάμενον |
Il participio aoristo debole attivo sigmatico maschile e neutro ha il tema -σαντ- (il maschile singolare, sigmatico, fa cadere -ντ- davanti a sigma allungando per compenso -α-, mentre il neutro mostra il puro tema con caduta di -τ-; in entrambi il genitivo è -σαντος) mentre il femminile segue la I declinazione in alfa impuro breve (come μοῦσα).
2. Aoristo debole asigmatico di φαίνω, "mostrare"
Indicativo attivo | Congiuntivo attivo | Ottativo attivo | Imperativo attivo | Indicativo medio | Congiuntivo medio | Ottativo medio | Imperativo medio | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1º sing. | ἔφηνα | φήνω | φήναιμι | - |
ἐφηνάμην | φήνωμαι | φηναίμην | -
|
2º sing. | ἔφηνας | φήνῃς | φήναις/ φήνειας | φῆνον | ἐφήνω | φήνῃ | φήναιο (< *φήναισο) | φῆναι |
3º sing. | ἔφηνε | φήνῃ | φήναι/ φήνειεν | φηνάτω | ἐφήνατο | φήνῃται | φήναιτο | φηνάσθω |
2º duale | ἐφήνατον | φήνητον | φήναιτον | φήνατον | ἐφήνασθον | φήνησθον | φήναισθον | φήνασθον |
3º duale | ἐφηνάτην | φήνητον | φηναίτην | φηνάτων | ἐφηνάσθην | φήνησθον | φηναίσθην | φηνάσθων |
1º plur. | ἐφήναμεν | φήνωμεν | φήναιμεν | - |
ἐφηνάμεθα | φηνώμεθα | φηναίμεθα | -
|
2º plur. | ἐφήνατε | φήνητε | φήναιτε | φήνατε | ἐφήνασθε | φήνησθε | φήναισθε | φήνασθε |
3º plur. | ἔφηναν | φήνωσι | φήναιεν/ φήνειαν | φηνάντων/ φηνάτωσαν | ἐφήναντο | φήνωνται | φήναιντο | φηνάσθων/ φηνάσθωσαν |
Il participio e l'infinito hanno le seguenti forme:
Infinito attivo | Participio attivo | Infinito medio | Participio medio |
---|---|---|---|
φῆναι | masch. φήνας femm.φήνασα neu. φῆναν | φήνασθαι | masch. φηνάμενος femm. φηναμένη neu. φηνάμενον |
Il participio aoristo debole attivo asigmatico maschile e neutro ha il tema -αντ- (il maschile singolare, sigmatico, fa cadere -ντ- davanti a sigma allungando per compenso -α-, mentre il neutro mostra il puro tema con caduta di -τ-; in entrambi il genitivo è -αντος) mentre il femminile segue la I declinazione in alfa impuro breve (come μοῦσα).
Aoristo passivo
modificaGiacché come si è già detto l'aoristo distingue la diatesi media da quella passiva, per quest'ultima esiste una forma a parte di aoristo. Esso si divide in:
- aoristo passivo debole o primo, proprio dei temi in vocale, dittongo, la maggior parte dei temi in consonante muta e pochi temi in liquida e nasale, soprattutto apofonici; si distingue per il suffisso -θη- a cui si aggiungono le desinenze dell'aoristo atematico. I temi in vocale allungano la vocale finale (α puro > α lungo; α impuro > η).
Aumento | Radice | Interfisso caratteristico | Terminazione |
---|---|---|---|
ἐ- | -λύ- | -θη- | -ν |
- aoristo passivo forte o secondo, proprio dei temi in consonante, prevalentemente liquida e nasale ma anche alcuni in consonante muta. La sua caratteristica è il suffisso -η-, meno riconoscibile, cui si aggiungono, ancora una volta, le terminazioni dell'aoristo atematico.
Aumento | Radice | Interfisso caratteristico | Terminazione |
---|---|---|---|
ἐ- | -φάν- | -η- | -ν |
Circa una trentina di verbi in liquida, nasale e consonante muta presentano regolarmente sia forme di aoristo debole che di aoristo forte; ciò vale anche per una quindicina di verbi apofonici, che formano i rispettivi aoristi passivi dal grado richiesto da ciascuno (debole = grado medio; forte = grado ridotto).
Aoristo passivo debole
Nell'aoristo passivo debole, a causa dell'aspirata -θ- del suffisso, i temi in labiale e velare si cambiano nell'aspirata corrispondente:
- ὁράω > ὤφθην (da *ὤπ-θην); τάσσω > ἐτάχθην (da *ἐ-τάγ-θην)
Le dentali mutano in σ davanti a θ: κομίζω > ἐκομίσθην (da κομιδ-). Attenzione a non confondere queste forme con quelle di alcuni temi in vocale che ripristinano un σ che è nel tema verbale ma è caduto al presente: σπάω > ἐσπάσθην.
Per quanto riguarda i temi apofonici, l'aoristo debole utilizza solitamente il grado medio (es. ἐλείφθην < λιπ-/λειπ-/λοιπ- da λείπω). Invece, i temi con apofonia del genere ᾰ/η si trovano al grado allungato (η).
Coniugazione dell'aoristo passivo primo o debole: νικάω, "vincere".
Indicativo | Congiuntivo | Ottativo | Imperativo | |
---|---|---|---|---|
1º singolare | ἐνικήθην | νικηθῶ | νικηθείην | -
|
2º singolare | ἐνικήθης | νικηθῇς | νικηθείης | νικήθητι |
3º singolare | ἐνικήθη | νικηθῇ | νικηθείη | νικηθήτω |
2º duale | ἐνικήθητον | νικηθῆτον | νικηθεῖτον | νικήθετον |
3º duale | ἐνικηθήτην | νικηθῆτον | νικηθείτην | νικηθήτων |
1º plurale | ἐνικήθημεν | νικηθῶμεν | νικηθεῖμεν | -
|
2º plurale | ἐνικήθητε | νικηθῆτε | νικηθεῖτε | νικήθητε |
3º plurale | ἐνικήθησαν | νικηθῶσι | νικηθεῖεν | νικηθέντον / νικηθήτωσαν |
Infinito | Participio | |||
νικηθῆναι | νικηθείς, νικηθεῖσα, νικηθέν |
Aoristo passivo forte
Sulla formazione dell'aoristo passivo forte c'è solo da precisare che i temi apofonici usano il grado zero.
Coniugazione dell'aoristo passivo secondo o forte: φαίνω, "mostrare, sembrare, apparire".
Indicativo | Congiuntivo | Ottativo | Imperativo | |
---|---|---|---|---|
1º singolare | ἐφάνην | φανῶ | φανείην | -
|
2º singolare | ἐφάνης | φανῇς | φανείης | φάνηθι |
3º singolare | ἐφάνη | φανῇ | φανείη | φανήτω |
2º duale | ἐφάνητον | φανῆτον | φανεῖτον | φάνητον |
3º duale | ἐφανήτην | φανῆτον | φανείτην | φανήτων |
1º plurale | ἐφάνημεν | φανῶμεν | φανεῖμεν | -
|
2º plurale | ἐφάνητε | φανῆτε | φανεῖτε | φάνητε |
3º plurale | ἐφάνησαν | φανῶσι | φανεῖεν | φανέντων / φανήτωσαν |
Infinito | Participio | |||
φανῆναι | φανείς, φανεῖσα, φανέν |
Note
modifica- ↑ La prassi scolastica richiede di tradurlo sempre con il passato remoto, ma questo risponde solo a necessità pratiche; in realtà, l'aoristo indicativo esprime un'azione puntuale nel passato, e lo stesso concetto viene espresso, oltre che dal passato remoto, anche dal passato prossimo, dal trapassato prossimo e dal trapassato remoto italiani. Questo dipende dal fatto che il sistema verbale italiano, figlio di quello latino, privilegia una successione logica sulla scala temporale, individuando ogni azione in sequenza; il greco, invece, esprime il tempo in modo assoluto, cioè non mette in evidenza la precisa individuazione in sequenza delle azioni preferendo invece esprimerne l'aspetto e per questo il suo sistema verbale offre un solo passato compiuto.
- ↑ Propriamente non indica anteriorità, dal momento che il greco propone il tempo verbale in modo assoluto, cioè senza relazionare temporalmente le azioni le une con le altre, ma è la logica dell'enunciato che suggerisce di porre l'azione espressa dal participio aoristo prima di quella espressa dal verbo di modo finito della principale.
- ↑ In realtà si verifica un'assimilazione della dentale seguita dalla semplificazione della doppia sibilante (δ, θ, τ + σ = σσ > σ), dando però l'impressione che la dentale cada senza lasciare traccia.