''La Bambina che Amava Tom Gordon'' di Stephen King (superiori)
La bambina che amava Tom Gordon è un romanzo scritto da Stephen King e pubblicato nel 1999. Tratta di una bambina, Patricia "Trisha" McFarland, persa nel bosco per molti giorni.
La bambina che amava Tom Gordon | |
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Titolo originale | The Girl Who Loved Tom Gordon |
Autore | Stephen King |
1ª ed. originale | 1999 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | horror |
Lingua originale | inglese |
Nel 2004, è stato scritto da Simon and Schuster un adattamento sotto forma di libro per bambini, con disegni di Kees Moerbeek e Alan Dingman.
La bambina che amava Tom Gordon esplora la teologia in tre forme: il Dio dei Perduti, il Sub-udibile ed il Dio di Tom Gordon.
Il Dio dei Perduti segue Trisha sotto forma di un grosso e violento orso con vespe al posto degli occhi. Appare anche con le altre due forme come uomo vestito con un mantello nero ed una faccia formata da vespe.
Il Sub-udibile viene menzionato all'inizio ed appare a Trisha con le sembianze del padre. Viene descritto come una forza che influenza gli eventi con il favore delle persone; ad esempio una bomba nucleare non è più stata usata dopo la seconda guerra mondiale.
Il Dio di Tom Gordon è un riferimento alla sua abitudine di indicare il cielo prima di un lancio. Così come l'immagine di Gordon che appare a Trisha, Dio non appare prima del nono inning.
Le esperienze di Trisha possono anche essere fatte risalire alla "ricerca della visione", una pratica dei nativi americani che rappresentava il passaggio all'età adulta.
L'Autore
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Stephen Edwin King (Portland, 21 settembre 1947) è uno scrittore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, dell'ultimo quarto del XX secolo.
Scrittore prolifico, nel corso della sua carriera, iniziata nel 1974 con Carrie, ha pubblicato oltre ottanta opere, fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei best sellers, vendendo complessivamente più di 500 milioni di copie.
Buona parte dei suoi racconti ha avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, anche per mano di autori importanti quali Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, J. J. Abrams, David Cronenberg, Rob Reiner, Lawrence Kasdan, Frank Darabont, Taylor Hackford e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte William Shakespeare, Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti.
A lungo sottostimato dalla critica letteraria, tanto da essere definito in maniera dispregiativa su Time "maestro della prosa post-alfabetizzata", a partire dagli anni novanta è iniziata una progressiva rivalutazione nei suoi confronti. Grazie al suo enorme successo popolare e per la straordinaria capacità di raccontare l'infanzia nei propri romanzi è stato paragonato a Charles Dickens, paragone che lui stesso, nella prefazione a Il miglio verde, pubblicato a puntate nello stile di Dickens, ha sostenuto essere più adeguato per autori come John Irving o Salman Rushdie. Fa parte del gruppo musicale composto unicamente da scrittori chiamato, Rock Bottom Remainders.
La Trama
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La storia comincia con una gita di famiglia durante la quale il fratello e la mamma di Trisha discutono animatamente del suo divorzio, così come di altri argomenti. Trisha si allontana per non dover sentire la discussione e non riesce a ritrovarli dopo essere entrata nel bosco per bisogni fisici.
Inizia a camminare nella direzione che crede giusta, ma fa una curva sbagliata e si perde, continuando ad addentrarsi nel cuore della foresta. Si ritrova con poca acqua, una merendina confezionata ed il suo walkman per poter sopravvivere. Ascolta di continuo la radio per tenere alto l'umore, per ascoltare notizie sulla sua ricerca o per seguire le partite di baseball del suo giocatore preferito, Tom Gordon, lanciatore di rilievo dei Boston Red Sox.
Mentre inizia la lotta per la sopravvivenza risparmiando il poco cibo che ha, raccogliendo bacche e così via, la madre ed il fratello tornano alla macchina senza di lei e chiamano la polizia per iniziare le ricerche. Naturalmente, cercano vicino al sentiero, ma ormai lei si è allontanata. La ragazza decide di seguire un torrente, immaginando che tutti i fiumi portino a qualche abitazione.
Mentre i poliziotti interrompono la ricerca per la notte, si sdraia sotto un albero per riposare. Alla fine, una combinazione di paura, fame e sete le causano allucinazioni. Si immagina molte delle persone che conosce, incluso il suo eroe Tom Gordon, apparire dal nulla. King non specifica se i segni di un mostro notati sugli alberi siano anch'essi frutto delle allucinazioni. Bisogna notare che si trova nello stesso bosco descritto in Pet Sematary, alcuni addirittura ipotizzano che i segni visti da Trisha siano stati lasciati da Wendigo, uno spirito pellerossa che abita nelle foreste del Maine, lo stesso incontrato dal dottore quando venne a seppellire il figlio nel cimitero Micmac.
Ore e giorni passano, mentre Trisha vaga nel bosco. Finisce per credere di essere braccata dal Dio dei Perduti, un mostro demoniaco con la faccia formata da uno sciame di vespe (le stesse che avevano punto Trisha nei giorni precedenti). Il viaggio diventa una prova sulle capacità di una bambina di mantenere la salute mentale mentre vede avvicinarsi la morte. Raggiunge una strada, ma appena trova segni di civiltà, si trova ad affrontare un orso, che in quel momento riconosce come Dio dei Perduti. Tenta di sconfiggerlo lanciandogli il walkman, e viene salvata da un cacciatore.
Il Brano: "Incipit" da La Bambina che Amava Tom Gordon
modificaDi Seguito l'"Incipit" de "La Bambina che Amava Tom Gordon" di Stephen Edwin King:
«Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare. Questo Trisha McFarland scoprì a nove anni. Alle dieci di una mattina dei primi di giugno era sul sedile posteriore della Dodge Caravan di sua madre con addosso la sua maglietta blu dei Red Sox (quella che ha 36 GORDON sulla schiena) a giocare con Mona, la sua bambola. Alle dieci e mezzo era persa nel bosco. Alle undici cercava di non essere terrorizzata, cercava di non pensare: Questa è una cosa seria, questa è una cosa molto seria. Cercava di non pensare che certe volte a perdersi nel bosco ci si poteva fare anche molto male. Certe volte si moriva.» |