Valutazione della scena e dell'infortunato

Quando ci troviamo di fronte ad un incidente o ad un malore e intendiamo prestare soccorso, dobbiamo essenzialmente provvedere a tre cose:

  • valutare la scena dove è avvenuto il fatto, individuando e possibilmente isolando eventuali pericoli;
  • proteggere la salute dell'infortunato;
  • proteggere la NOSTRA salute.

Attenzione: le informazioni riportate non sono state necessariamente scritte da professionisti, potrebbero essere quindi incomplete, inaccurate o errate. Usa queste informazioni a tuo rischio e ricorda che i contenuti hanno solo fine illustrativo, non sostituiscono il parere medico e non garantiscono una corretta formazione professionale. Leggi le avvertenze.

lezione
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Valutazione della scena e dell'infortunato
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Manovre di primo soccorso
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 50%

Tutto ciò permetterà a noi e ai soccorritori professionisti che arriveranno dopo di noi di ottimizzare l'aiuto che daremo al ferito, aumentandone le possibilità di sopravvivenza.

Analisi della scena

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Occorre innanzitutto capire il tipo di ambiente e contesto in cui ci troviamo: se ad esempio ci troviamo in spiaggia sotto il sole durante una giornata afosa ed improvvisamente una persona davanti a noi si accascia a terra, è lecito pensare che essa possa essere stata vittima di un colpo di sole, piuttosto che pensare immediatamente a chissà quale patologia. Se invece durante un freddo inverno entriamo in casa di un nostro amico che non risponde alle chiamate, lo troviamo incosciente in una stanza e allo stesso tempo iniziamo noi stessi a respirare a fatica e ad avvertire un certo malessere, è probabile che si tratti di un'intossicazione da monossido di carbonio -causata presumibilmente da un malfunzionamento del riscaldamento-.

La valutazione dell'ambiente circostante è fondamentale soprattutto dal punto di vista della sicurezza, sia per sé che per l'infortunato: se la cosa può sembrare abbastanza marginale in un contesto casalingo, o camminando lungo un marciapiede, ciò diventa invece di assoluto rilievo nel caso in cui avvenga un infortunio in un luogo di lavoro, dove nella medesima area possono essere presenti sostanze (acidi, liquidi infiammabili, ecc.) o oggetti (ad esempio fili elettrici scoperti) pericolosi.

Trovandoci sul posto dobbiamo chiederci: è pericoloso avvicinarsi alla vittima? Se ad esempio un operaio trovandosi avvolto nei cavi ad alta tensione è rimasto folgorato, è bene che prima di raggiungere e toccare la vittima e trovarci anche noi nella medesima situazione (con il risultato di ritardare il soccorso per l'infortunato iniziale e aggiungere alla scena una seconda vittima) venga chiuso il relativo interruttore elettrico.

In generale è bene provvedere all'allontanamento di eventuali fonti di pericolo (rimuovere contenitori con sostanze tossiche o infiammabili, spegnere quadri elettrici in caso di folgorazione e così via).

Nel caso di un incidente stradale, è opportuno cercare di fermare il traffico per evitare che la vittima (ma anche i soccorritori presenti) possa essere investita o subire ulteriori danni.

In linea generale è caldamente sconsigliato spostare la vittima, a meno che non ci sia un immediato pericolo di vita (ad esempio, se ci si trova vicini a cisterne di liquidi infiammabili durante un incendio): questo perché il ferito potrebbe aver riportato gravi traumi (specie alla colonna vertebrale) che facilmente ad una prima osservazione possono passare inosservati, e spostando l'infortunato potremmo peggiorare la situazione. Tuttavia se come accennato la scena è assai pericolosa (incendio, presenza di gas tossici, crolli, ecc.) oppure nel caso si sia assolutamente certi che la vittima non abbia subito traumi, nulla vieta di allontanare dal posto la vittima.

Valutazione dell'infortunato

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Una volta resa sicura la zona, possiamo iniziare a prenderci cura dell'infortunato. Immaginiamo di trovarci di fronte ad una persona distesa per terra, supina.

Per prima cosa, è necessario capire lo stato di coscienza. Per comprendere se la vittima abbia perso conoscenza o se sia cosciente, ci avviciniamo ad essa e chiediamo a voce alta: «Signore, mi sente?». Nel caso in cui non risponda, ci poniamo al suo fianco in ginocchio ed iniziamo a scuotergli in maniera decisa la spalla (decisa ma non violenta per la possibile presenza di traumi non visibili), sempre chiedendo ad alta voce: «Signore, mi sente?». Se la vittima risponde e/o apre gli occhi significa che è cosciente: nel caso in cui continui a non dare risposta rimanendo inerte, possiamo invece essere pressoché certi che abbia perso conoscenza.

Occorre quindi raccogliere quante più informazioni possibili sulla dinamica dell'infortunio e sullo stato di salute della persona.

Se la persona è cosciente, chiediamo cosa è successo, se ha dolore e dove, se fa fatica a respirare, se riesce a muoversi e così via. Può essere che una persona non sia in grado di parlare, ma ad esempio potrebbe lamentarsi mentre si tocca una parte specifica del corpo.

Se la persona è incosciente, invece, è fondamentale capire se respiri e se vi sia battito cardiaco. Per capire se respira valutiamo se il torace si muove in corrispondenza degli atti respiratori: per una valutazione più efficace, possiamo posizionarci con la testa a pochi centimetri da quella dell'infortunato, ascoltando con l'orecchio se esca aria dalla sua bocca e nel frattempo guardando se il torace si muove. Per valutare il battito cardiaco andiamo a valutare i polso radiale, alla base del pollice, premendo con due dita.

In merito a ciò teniamo presenti un paio di concetti:

  • chi parla, respira
  • chi respira ha battito cardiaco e quindi non è in arresto cardiaco

Indipendentemente dallo stato di coscienza sarà utile valutare ad una prima occhiata eventuali alterazioni evidenti, ad esempio un'ustione o una frattura esposta.

Più informazioni ricaviamo dalla scena e dall'infortunato, più informazioni potremo fornire quando allerteremo il 118 e meglio potremo gestire l'infortunato in attesa dei soccorsi.

 
Posizione laterale di sicurezza

Posizione laterale di sicurezza

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Se il soggetto respira autonomamente e presenta battito cardiaco ma risulta ancora incosciente, è possibile metterlo nella cosiddetta posizione laterale di sicurezza (PLS).

Immaginando che l'infortunato sia in posizione perfettamente supina (con braccia e gambe parallele al resto del corpo), per eseguire correttamente la manovra occorre:

  1. posizionarsi a lato (sinistra o destra) della vittima;
  2. piegare il braccio del lato dove ci si trova lungo il terreno, formando un angolo di circa 90° (un po' come quando si saluta);
  3. flettere il ginocchio del lato opposto a dove si trova il soccorritore formando un angolo di circa 90° e mantenerlo in posizione;
  4. piegare il braccio del medesimo lato portandolo lungo il lato opposto e ponendo la mano sotto la relativa guancia;
  5. afferrare la spalla e il fianco del lato opposto al soccorritore e ruotare delicatamente l'infortunato verso il proprio lato, ponendolo accovacciato (in maniera stabile), e ricordandosi di estendere il capo.

La posizione laterale di sicurezza permette la fuoriuscita autonoma di eventuali liquidi dalla bocca (saliva, vomito, sangue) evitando che l'infortunato soffochi a causa di essi.

Dopo aver messo l'infortunato in PLS è possibile allontanarsi a breve distanza per poco tempo, ad esempio per cercare altre persone o per recarci all'esterno di una struttura per telefonare al 118 se all'interno non c'è campo, evitando comunque di lasciare da solo l'infortunato per troppo tempo e tornando quanto prima ad assisterlo.

Allertamento dei soccorsi

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Dopo aver valutato la scena e lo stato dell'infortunato, sarà necessario avvisare i soccorsi qualificati telefonando al 118.

Al telefono risponderà un operatore a cui dovremo fornire alcune essenziali informazioni:

  • dinamica dell'incidente o del malore
  • numero di infortunati (se più di uno) e stato di ognuno (se è cosciente, se respira, se ha polso, eventuali ferite visibili, eccetera)
  • luogo in cui si trova l'infortunato, dando l'indirizzo o cercando comunque di essere il più precisi possibile;
  • eventualmente, avvertire se vi sono impedimenti fisici che non rendono possibile il soccorso immediato all'infortunato (ad esempio se esso è rimasto schiacciato da un oggetto pesante) o l'accesso alla scena ai mezzi di soccorso (ad esempio in un incidente che ha coinvolto più auto bloccando la strada), rendendo quindi necessaria la presenza anche dei vigili del fuoco.

Nell'attesa dell'arrivo dell'ambulanza è necessario assistere l'infortunato nel modo più opportuno, anche attuando la rianimazione cardiopolmonare in presenza di arresto cardiaco.

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