La Gioconda di Leonardo da Vinci (scuola media)
È il ritratto, forse, più famoso del mondo. È un quadro dipinto da Leonardo da Vinci negli anni che vanno dal 1503 al 1506. Leonardo da Vinci era solito fare ritratti alle gentildonne del suo tempo senza però ricercare un ideale di bellezza come ad esempio faceva Sandro Botticelli. Per Leonardo lo sguardo doveva riflettere le qualità morali della persona: era questo il tipo di bellezza che cercava in un viso.
Storia
modificaÈ il ritratto, forse, più famoso del mondo. Leonardo era solito fare ritratti alle gentildonne del suo tempo senza però ricercare un ideale di bellezza come ad esempio faceva Sandro Botticelli. Per lui lo sguardo doveva riflettere le qualità morali della persona, era questo il tipo di bellezza che cercava in un viso.
Soggetto
modificaNon è certa l’attribuzione del soggetto che Leonardo ha raffigurato. Gli studiosi affermano che si tratti di Monna Lisa Gherardini, moglie del banchiere Francesco del Giocondo (da cui il nome del quadro, “La Gioconda”). L’espressione del soggetto è enigmatica: Leonardo nasconde gli angoli di occhi e bocca per accentuare la particolarità del viso. Il paesaggio raffigurato sullo sfondo ha un preciso riferimento alla realtà: la campagna tra Arezzo e la Val di Chiana Perfino il ponte raffigurato sullo sfondo è stato identificato con certezza., si tratta del Ponte a Buriano che ancora oggi attraversa l'Arno e che venne costruito a metà del XIII secolo.
Tecnica
modificaIl contorno della figura di Monna Lisa non è nettamente distinto dallo sfondo. Leonardo usa la tecnica di pittura dello “sfumato” per rendere lo sfondo evanescente ed accordare tra loro i diversi tratti del dipinto. Leonardo utilizza anche uno stratagemma per rendere maggiore profondità nel dipinto: la “prospettiva aerea” che attraverso i diversi valori tonali dei colori usati per lo sfondo, da profondità alla scena.
Curiosità
modificaLa Gioconda fu rubata nel 1913 per opera di una italiano, Vincenzo Peruggia. Ne consegue che il prestito dell'opera ad altri musei è divenuto un evento alquanto improbabile. Nel 2011, ad esempio, ne è stato negato il prestito agli Uffizi, che volevano esporla nel 2013, in occasione del centenario del ritrovamento dopo il famigerato furto.