è una variabile casuale.
Un amplificatore con saturazione è un oggetto che implementa la funzione
Calcolare la e la nel caso di generica lungo tutto l'asse di .
Soluzione:
In generale, la può avere supporto in e potrà essere discontinua.
File:TFA esercizio amplificatore con saturazione F X.png
Si ha
File:TFA esercizio amplificatore con saturazione f X.png
In questo caso, la funzione di densità di probabilità non è né continua né discontinua, ma è mista.
Esempio: Il limitatore ideale
File:TFA esercizio sul limitatore ideale.png
La funzione di densità di probabilità discreta è:
-
Calcolo della densità di probabilità
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Vediamo un metodo che permette di calcolare la densità di probabilità di una variabile casuale ottenuta dalla trasformazione
con variabile casuale e funzione misurabile.
Sia una variabile casuale discreta, con
Allora, dato che , si ha
Può darsi che due vadano nella stessa , quindi si possono anche ottenere meno valori possibili, nella .
Sia una variabile casuale continua con continua. Sia continua e derivabile. Consideriamo tutta la probabilità nell'intervallo :
Identifichiamo vari sottocasi:
monotona crescente
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Se è monotona crescente, allora ci interessano i valori di probabilità in .
Si definisce la funzione
inversa di . Allora,
- .
Sappiamo che
dove
che è la derivata inversa, che coincide con l'inversa della derivata, calcolata in . Quindi, abbiamo ottenuto
monotona decrescente
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Nel caso in cui è decrescente, ci interessa il supporto . Si ha
monotona
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In generale, se è monotona, si ha
Questa è l'espressione generale per le funzioni di tipo monotono. Si ha che se
non monotona
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Ipotizziamo che sia possibile partizionare in un numero finito di sottointervalli in cui è monotona (crescente o decrescente che sia). Allora,
dove
Derivando in , si ha
da cui si ottiene
da cui si ha la formula fondamentale (da ricordare)
Questa è la formula più generale, dove
cioè il numero di risultati restituiti da .
Esempio: La trasformazione lineare
Si ha
-
Esempio: La trasformazione quadratica
Nel caso
si ottiene
Questo caso si differenzia da quello lineare, perché la
compare anche al denominatore di
, non essendo eliminato dalla derivata.
Esempio: La trasformazione coseno
Trasformazioni di tipo
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Abbiamo un vettore di variabili casuali in partenza e vogliamo avere un vettore anche per la destinazione,
Definizione: Funzione di densità di probabilità congiunta
Si dice funzione di densità probabilità congiunta la funzione
-
Siano le continue e derivabili, per cui esistono le derivate parziali
Consideriamo l'intervallo
che contiene tutta la probabilità
Se , allora
Supponiamo che esista una partizione di all'interno della quale le siano monotone nei sottointervalli individuati. Siano le tali che
Con tutte queste premesse, si ha la funzione di densità di probabilità congiunta
dove è lo jacobiano
Nota:
Se
è invertibile, allora si ha
Allora si ha
da cui si ha
-
Esercizio:
Provare a calcolare la
con
e con la funzione di densità di probabilità uniforme su
Non si sfrutti il fatto che le due variabili casuali sono indipendenti.
Esercizio:
Come il precedente, ma con supporto triangolare
dove
.
Trasformazioni di tipo
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Siano due variabili casuali con densità di probabilità congiunta
continua e definita su . Sia
una funzione misurabile continua e derivabile. Data la variabile casuale
qual è la sua distribuzione ?
Primo metodo, somma di variabili casuali
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Si ha
dove
Si ha
Partendo da qui, si può derivare per ottenere la funzione di densità di probabilità .
Esempio: Somma di variabili casuali
Sia
con nota e continua. Si ha
Fissato , si ha
Si ha
da cui si ha
-
Si aggiunge una variabile casuale ausiliaria in modo da portare la trasformazione in una :
Si applica a questo punto la tecnica risolutiva per le trasformazioni ed otteniamo
In alternativa, si determina integrando la rispetto a ,
Esempio: Somma di variabili casuali
Si ha
Si ha
quindi posso trovare l'inversa
Si ha quindi
da cui
-
Osservazione: il secondo metodo è più semplice da utilizzare rispetto al primo, a patto che si scelga la variabile ausiliaria migliore possibile.
Esercizio:
Sia
qual è la migliore?
La soluzione è
-
Determinazione di
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Sia data una variabile casuale con distribuzione . Determinare la funzione
tale che la
abbia la distribuzione assegnata .
La soluzione di questo problema si articola in due passi:
- passaggio dalla monotona alla variabile casuale uniforme in
- passaggio da alla variabile casuale con monotona.
Con uno schema a blocchi:
Si verifica che:
- è uniforme.
- Infatti, si ha
- Infatti, si ha
Indipendenza tra variabili casuali
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Definizione: Variabili statisticamente indipendenti
Date due variabili casuali
e
definite su
, queste si dicono statisticamente indipendenti se:
-
Teorema:
Se due variabili casuali
e
sono indipendenti, allora
Dimostrazione:
-
Teorema:
Se
ammette densità di probabilità, questa è
-
Teorema:
Se
e
sono indipendenti e
sono funzioni di Borel, allora
sono indipendenti.
Osservazione: abbiamo fatto trasformazioni , in cui si mantiene l'indipendenza.
Teorema:
Dati
con e funzioni misurabili, allora
Dimostrazione:
Si ha
-
Teorema:
Dati
e
variabili casuali indipendenti, allora la variabile casuale
ha una funzione di densità di probabilità
Dimostrazione:
Questa è la definizione di convoluzione. La separabilità delle due funzioni di densità di probabilità è data dal fatto che le variabili casuali sono indipendenti.