Teognide (superiori)
Teognide (in greco antico: Θέογνις, Théognis) è stato un poeta elegiaco greco antico.
Vita
modificaTeognide nacque probabilmente a Megara Nisea da una famiglia aristocratica. Durante la sua epoca si stava affermando un ceto democratico a scapito dei nobili: infatti la sua famiglia insieme a lui fuggì a Sparta o a Megara Iblea, una colonia di Nisea che si trovava in Sicilia. Possiamo collocare la sua vita fra la fine del VI secolo a.C e la prima metà del V a.C.
Opere
modificaL'opera denominata Silloge è una raccolta di 1389 versi elegiaci in due libri giunta sotto il nome di Teognide. In verità comprendeva pure poesie elegiache di Solone, Tirteo, Mimnermo.
Le tematiche principali trattati nell'opera sono l'ascesa del nuovo ceto mercantile che va a sostituire quello aristocratico e lo scontro tra ἀγαθοί (buoni, nobili) e κακοί (cattivi, plebei). Infatti durante la vita del poeta assistette alla salita al potere della classe mercantile, che non era nobile, ma si era arricchita mescolandosi con la nobiltà tramite matrimoni. In un passo il poeta incoraggia il giovane Cirno di restare fedele ai valori nobiliari e non stringere false amicizie. Inoltre gli dice di comportarsi come un polipo che adatta il proprio colore alla roccia a cui si aggrappa, quindi ad adattare il proprio comportamento in base al contesto.
Nella Silloge ci sono componimenti pederotici omoerotici.
Lingua e stile
modificaLa lingua del poeta era il dialetto dorico, ma adopera il dialetto ionico nella Silloge, poiché tipico della poesia elegiaca. Dal punto di vista lessicale Teognide riprende il modello omerico, da cui avvolte estrae espressioni letteralmente o modificandole.