Tavole sinottiche dei processi di correlazione per il sonar
Compendio di sei tavole sinottiche dei processi di correlazione per le applicazioni delle funzioni di correlazione [1] nel sonar passivo, tavole di rapida consultazione, strutturate sia in modo analitico che applicativo[2]
L'esposizione analitica mostra il percorso teorico che genera le funzioni matematiche utilizzabili per il calcolo e il tracciamento delle curve di correlazione[N 2]
Tavole sinottiche
modificaFunzioni di correlazione tra segnali
modificaTavola nº1: Segnali sinusoidali
modificaLa tavola mostra l'algoritmo di correlazione di base[3]
dal quale derivano tutte le procedere di calcolo della presente e di tutte le altre tavole:
1)
posta nella 1) l'espressione del segnale sinusoidale si ha:
2) [N 3]
Pertanto l'algoritmo di calcolo della 2), normalizzato, [N 4] è indicato come funzione di correlazione tra segnali sinusoidali:
3)
nella 3).
è la pulsazione angolare calcolabile per qualsiasi valore di frequenza in Hz
è il ritardo temporale in secondi.
Dalla curva si evince che i segnali sinusoidali sono correlati per , dove la curva presenta il suo massimo; i segnali sono completamente dissociati [N 5] per dove la curva taglia l'asse delle ascisse presentando uno zero.
Tavola nº2: Segnali casuali in banda rettangolare 0-F
modificaLa funzione di correlazione normalizzata di un segnale ad andamento casuale [N 6] [4], contenuto entro la banda rettangolare di frequenze compresa tra è data dall'integrale, nel campo della frequenza, della funzione di correlazione del segnale sinusoidale[5]:
sviluppando si ha:
4).
L'andamento della 4), indicata come funzione di correlazione tra segnali di rumore in banda [N 7], è tracciata in figura per , ha la forma della classica funzione
che al limite, per che tende a zero, tende ad uno.
Tavola nº3: Segnali casuali in banda rettangolare F1-F2
modificaLa funzione di correlazione normalizzata di un segnale ad andamento casuale, contenuto entro la banda di frequenze rettangolare compresa tra è data dall'integrale, nel campo della frequenza, della funzione di correlazione del segnale sinusoidale[6]:
sviluppando si ha:
5)
per
La 5) è indicata come funzione di correlazione tra segnali di rumore in banda F1-F2
L'andamento della nell'ipotesi di con
è riportato nel grafico di figura.
La curva mostra che la è formata da un'onda a periodo relativamente elevato modulata da un'onda a periodo più basso; la prima dovuta al termine
la seconda dovuta al termine
Osservazioni
Dal tracciato si possono misurare i valori di in cui si azzera la che definiscono i passaggi per l'asse delle ascisse della funzione del tempo che mostra l'oscillazione a frequenza maggiore; il primo zero si evidenzia per , il secondo a , e così via secondo la legge del coseno, la cui espressione è parte della 5).
Si hanno infatti gli zeri della 5) per tutti i valori di che soddisfano alla relazione: , cioè per , dove è un intero dispari; caratteristico è il primo zero che si trova per a come abbiamo rilevato nel grafico.
Sempre nel tracciato si possono rilevare i valori in cui si azzera la che costituiscono la parte caratteristica del termine "modulante" della 5): cioè per dove è un intero; caratteristico è il primo zero che si trova per
Il calcolo delle funzioni di correlazione in banda rettangolare di rumore può essere sviluppato anche per bande non rettangolari seguendo un processo di calcolo estremamente complesso [7]
.
Tavola nº4: Segnali casuali limitati in ampiezza in banda rettangolare F1-F2
modificaLe funzioni di correlazione illustrate nelle tavole precedenti mostrano il legame di interdipendenza tra segnali a carattere analogico; si deve a Van Vleck[8] la loro trasformazione nel caso in cui i segnali non siano del tipo analogico ma limitati in ampiezza.[9]
Van Vleck trasforma gli algoritmi trigonometrici in ciclometrici secondo i prospetto[N 8]:
3)
6)
4).
7)
5)
8)
In figura l'applicazione della 7) calcolata nella banda
L’effetto del rumore nei processi di correlazione
modificaTavola nº 5: Rumore in uscita nel correlatore analogico
modificaIl correlatore analogico[10] è un dispositivo tecnico studiato per ricavare le curve delle funzioni di correlazione nei casi esposti nella Tavole 1; 2; 3.
La valutazione del livello di rumore in uscita dal correlatore si ottiene impiegando l'algoritmo[11]:
9)
le variabili:
= ampiezza dei segnali d'ingresso al correlatore
= ampiezza dei rumori d'ingresso al correlatore
= costante d'integrazione del correlatore
= limiti della banda dei segnali
Tavola nº 6: Rumore in uscita del correlatore digitale
modificaIl correlatore digitale[12] è un dispositivo tecnico studiato per ricavare le curve delle funzioni di correlazione nel caso esposto nella Tavola 4.
La valutazione del livello di rumore in uscita si ottiene impiegando l'algoritmo [13]:
10)
per calcolare in volt efficaci devono essere:
= costante di tempo d'integrazione in secondi
= Larghezza di banda dei filtri di precorrelazione in Hertz
= Tensione di alimentazione del correlatore in Vc.c.
Esempio di calcolo di
Siano dati:
si ha:
efficaci.
Note
modifica- Annotazioni
- ↑ Se l'insieme dei correlatori fa parte di un sonar si può dire che il picco di correlazione, su di una direzione, emerge dal rumore presente in tutte le altre direzioni
- ↑ Il concetto generale di correlazione è comune a tutte le scienze, perché in tutte le scienze si possono introdurre criteri statistici. Correlazione è la dipendenza reciproca fra due grandezze, le curve di correlazione ne rappresentano l'andamento in funzione di una variabile. Si ha correlazione elevata quando a determinati valori di una grandezza corrispondono determinati valori dell'altra grandezza e correlazione nulla quando a determinati valori della prima non corrispondono valori qualsiasi della seconda. La interdipendenza potrà essere, nei casi più semplici, di proporzionalità diretta o inversa, ma anche assai più complessa.
- ↑ Il segno di approssimazione è dovuto dall'assunzione che il tempo d'integrazione To sia finito
- ↑ La normalizzazione limita l' ampiezza della entro
- ↑ intendendo che tra i due segnali non esiste alcun legame di interdipendenza
- ↑ In questo contesto per segnali casuali s'intendono quelli formati da un ampio spettro di frequenze indipendenti l'una dall'altra (genericamente definiti segnali di rumore)
- ↑ Il profilo della funzione di correlazione può essere modificato, ad arte, ponendo valori di frequenza maggiori od inferiori per ottenere rispettivamente curve più strette o più larghe sulla base dell'impiego dell'algoritmo
- ↑ Le funzioni di correlazione ciclometriche sono indicate con il simbolo per diversificarle dalle trigonometriche.
- Fonti
- ↑ Faran, pp. 1 - 10.
- ↑ C.Del Turco, pp. 242 - 245.
- ↑ Del Turco, pp. 37 - 39.
- ↑ Faran, pp. 5 - 9.
- ↑ Del Turco, pp. 47 - 49.
- ↑ Del Turco, pp. 45 - 47.
- ↑ Faran, pp. 73 - 86.
- ↑ Faran, p. 62.
- ↑ Del Turco, pp. 53 - 57.
- ↑ Del Turco, pp. 40 - 43.
- ↑ Del Turco, pp. 152 - 154.
- ↑ Del Turco, pp. 125 - 130.
- ↑ Del Turco, pp. 156 - 158.
Bibliografia
modifica- (EN) James J. Faran Jr e Robert Hills Jr, Correlators for signal reception, in Office of Naval Research (contract n5 ori-76 project order x technical memorandum no. 27), Cambridge, Massachusetts, Acoustics Research Laboratory Division of Applied Science Harvard University, 1952.
- C. Del Turco, La correlazione, Tip. Moderna La Spezia, 1992.
- C. Del Turco, Principi ed applicazioni dei metodi di correlazione, Rivista L'antenna - Milano, 1960.