Struttura della cellula batterica

I batteri sono organismi procarioti, unicellulari (possono vivere da soli o all'interno di colonie), privi di nucleo e dotati di peculiari strutture rispetto ad altri microrganismi, tra cui spicca una lamina di peptidoglicano all'esterno della membrana plasmatica.

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Struttura della cellula batterica
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Microbiologia

Membrana plasmatica

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La membrana citoplasmatica dei batteri svolge molte più funzioni rispetto a quella delle cellule eucarioti, risultando globalmente più complessa. Ciò è dovuto al fatto che i batteri sono privi di vari degli organuli presenti negli eucarioti (ad esempio il nucleo, i mitocondri, ecc.), le cui funzioni vengono almeno parzialmente svolte dalla membrana stessa. La membrana plasmatica si occupa pertanto di produrre energia, di segregare i cromosomi (tramite delle invaginazioni chiamate mesosomi), di produrre la lamina di peptidoglicano, di regolare la concentrazione di sostanze all'interno della cellula, e così via. La membrana citoplasmatica batterica risulta pertanto avere una maggiore componente proteica: a differenza di quella eucariotica risulta altresì priva di colesterolo (ad eccezione dei micoplasmi).

Parete cellulare

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La parete cellulare è una peculiare struttura presente nei batteri, all'esterno della membrana plasmatica. Essa è costituita da un polimero di peptidoglicano, formato dall'unione di N-acetil glucosammina (NAG) e acido N-acetil muramico (NAM).

NAG è un monosaccaride derivato dalla glucosamina, mentre NAM è un monosaccaride derivato a sua volta dal NAG. I due monosaccaridi sono uniti assieme da un legame covalente β 1-4.

Il NAM presenta a sua volta 5 residui aminoacidici, generalmente:

  1. L-Ala;
  2. D-Glu;
  3. L-Lys;
  4. D-Ala;
  5. D-Ala.

Il D-Ala D-Ala viene riconosciuto da degli specifici enzimi detti PBP (Penicillin Binding Protein) che determinano la formazioni di legami crociati covalenti con il residuo Lys di un altro pentapeptide: la formazione di tali legami (detta transpeptidazione) causa la perdita di un D-Ala, ma permette di rafforzare in maniera considerevole la struttura del peptidoglicano