La Veneranda Fabbrica del Duomo: differenze tra le versioni

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[[File:018MilanoFabbricaDuomo.JPG|thumb|Il palazzo della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano|298x298px]]
La '''Veneranda Fabbrica del [[w:Duomo di Milano|Duomo di Milano]]''' è la fabbriceria della cattedrale di Milano. Dal [[w:1387|1387]], anno della sua fondazione, si è occupata della sua costruzione, del reperimento dei fondi e dell'amministrazione.
 
Ancora oggi, essa si adopera nella conservazione e nel restauro della cattedrale, nell'attività di custodia, di servizio all'attività liturgica, nella valorizzazione e promozione del monumento, provvedendo al reperimento delle risorse necessarie al suo mantenimento.
 
La Veneranda Fabbrica del Duomo fu istituita da [[w:Gian Galeazzo Visconti|Gian Galeazzo Visconti]], allora signore della città, per provvedere alla costruzione della nuova cattedrale, la cui fondazione, fortemente voluta dalla città di Milano, fu appoggiata e promossa dall'Arcivescovo [[w:Antonio da Saluzzo|Antonio da Saluzzo]]. Il Duomo sorge laddove un tempo era la basilica di S. Maria Maggiore ed è dedicato a Maria Nascente<ref> A. Zacchi, La V. Fabbrica del Duomo 1902-1960, Milano 1964</ref>.
 
Il governo della Veneranda Fabbrica del Duomo è affidato a un consiglio di amministrazione formato da sette membri, in carica per un triennio, due dei quali sono nominati dall'Ordinario diocesano, e cinque dal Ministero degli Interni, sentito l'Arcivescovo. L'attuale presidente è mons. [[w:Gianantonio Borgonovo|Gianantonio Borgonovo]]. <ref>{{Cita web|autore = |url = http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_10/borgonovo-nuovo-presidente-fabbrica-duomo-2c4d225e-8054-11e4-bf7c-95a1b87351f5.shtml|titolo = Borgonovo nuovo Presidente della Fabbrica del Duomo|accesso = |data = }}</ref>
 
La quotidiana attività della Veneranda Fabbrica si articola in numerosi settori quali: l'escavazione del marmo, la gestione dei cantieri, la gestione, il coordinamento e la comunicazione degli asset culturali (il [[w:Grande Museo del Duomo di Milano|Grande Museo del Duomo]], l'Archivio-biblioteca e la [[w:Cappella musicale del Duomo di Milano|Cappella musicale]])<ref>{{Cita libro|autore = C. Ferrari da Passano|titolo = Storia della Veneranda Fabbrica del Duomo|anno = 1973|editore = Cassa di Risparmio delle Province Lombarde|città = Milano}}</ref>.
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Ancor prima che il Duomo fosse completato (1965), la Veneranda Fabbrica affiancò alle operazioni di costruzione, l'attività di restauro. La conservazione del marmo, il cui mantenimento è compromesso dall'erosione dovuta agli agenti atmosferici e dall'inquinamento, necessita una costante attività di monitoraggio e manutenzione.
 
La prima occasione in cui la Veneranda Fabbrica del Duomo applicò il moderno concetto di restauro fu nel 1840. [[w:Ambrogio Nava|Ambrogio Nava]], consigliere della Fabbrica, propose ed ottenne che la Gran guglia settecentesca fosse consolidata, scongiurandone così la demolizione proposta in alternativa<ref>{{Cita libro|autore = |titolo = Il Duomo di Milano: dizionario storico artistico e religioso|anno = 2001|editore = |città = Milano}}</ref>. 
 
Da allora l'attività di restauro è continua, perseguendo l'obiettivo di rispettare le strutture originali. Il restauro interessa ogni parte del Duomo strutturale e decorativa, sia all'interno che all'esterno della cattedrale. La cultura che sottintende il restauro conservativo del Duomo è quella della prevenzione, e non dell'emergenza: l'intervento, infatti, viene sempre preceduto dal rilievo dello stato conservativo  e dall'individuazione delle cause del degrado. Si procede quindi con la pulitura, il consolidamento e, laddove indispensabile, con la sostituzione delle parti degradate.
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Sotto la supervisione dell'Arch. Ernesto Brivio furono restaurati, censiti e risistemati gli antelli delle [[w:Vetrate del duomo di Milano|vetrate del Duomo]]<ref>{{Cita libro|autore = E. Brivio|titolo = Le vetrate del Duomo di Milano|anno = 1973|editore = |città = Milano}}</ref><ref>{{Cita libro|autore = C. Pirina|titolo = Le vetrate del Duomo di Milano dai Visconti agli Sforza|anno = 1986|editore = Provincia di Milano|città = }}</ref>.
 
Negli anni ottanta, fu effettuato il consolidamento e il restauro delle volte interne, mentre il decennio successivo vide il restauro dell'abside affidato all'Architetto della Fabbrica, Ing. Benigno Mörlin Visconti Castiglione, che negli anni successivi si occupò di un secondo intervento sulla facciata<ref>{{Cita libro|autore = B. Morlin Visconti Castiglione|titolo = Alcune note sui lavori di restauro della Facciata del Duomo|anno = 2009|editore = |città = Milano}}</ref> e del terzo restauro della Guglia maggiore che ha interessato anche la statua della [[w:Madonnina|Madonnina]].
 
In questi ultimi anni, la Fabbrica ha attuato un piano di manutenzione programmata e di studio dei fenomeni di degrado, per meglio attendere ai prossimi interventi. Dal 2013 sono state intensificate le operazioni di pulitura e restauro dell'interno del Duomo<ref>{{Cita libro|autore = L. Toniolo|titolo = La conoscenza dei fenomeni di degrado del marmo di Candoglia della facciata del Duomo: un cammino complesso verso una conservazione sostenibile|anno = 2009|editore = Milano|città = }}</ref>.
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Oggi, come in passato, la Veneranda Fabbrica si occupa dell'escavazione del [[w:Marmo di Candoglia|marmo]], un tempo il principale materiale per la costruzione del Duomo, oggi strumento prezioso per il suo restauro.
 
La cattedrale di Milano fu costruita infatti utilizzando il caratteristico marmo di Candoglia, dalla delicata cromia bianco rosata, estratto dalle omonime cave, situate a monte della frazione di [[w:Candoglia|Candoglia]], sulla sinistra del fiume [[w:Toce|Toce]], all'imboccatura della [[w:Val d'Ossola|Val d'Ossola]]. 
 
In seguito alle disposizioni di Gian Galeazzo Visconti per la costruzione della cattedrale si sostituì il cotto, materiale usuale per l'edilizia a Milano, con il marmo. A questo scopo, il 24 ottobre 1387, concesse il diritto di escavazione alla Fabbrica del Duomo e il diritto al trasporto gratuito del marmo fino a Milano. Il materiale giungeva in città percorrendo le vie d'acqua, prima sul fiume Toce fino al [[w:Lago Maggiore|Lago Maggiore]], il [[w:Ticino (fiume)|Ticino]], il [[w:Naviglio Grande|Naviglio Grande]] per giungere in fine all'interno della città fino alla darsena di S. Eustorgio. Attraverso un sistema di chiuse e di canali minori, i barconi arrivavano al Laghetto di S. Stefano, oggi ricordato dalla moderna toponomastica dalla Via Laghetto, a poche centinaia di metri dal cantiere della cattedrale. I barcaioli, per non pagare il dazio, esponevano l'acronimo A.U.F, abbreviazione per "''[[w:ad usum fabricae|ad usum fabricae]]''", che in latino significa ad uso della Fabbrica. 
 
Oggi, diversamente da quando avveniva in passato, quando il marmo era lavorato con strumenti di ferro, picconi e palanchini, gli operai hanno a disposizione tecnologie avanzate che permettono una più rapida ed efficace estrazione del marmo<ref>{{Cita libro|autore = C. Ferrari da Passano|titolo = Le sorgenti del Duomo: nel VI centenario delle cave di Candoglia 1387-1987|anno = 1986|editore = Motta|città = Milano}}</ref>. 
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== Il Grande Museo del Duomo di Milano ==
Il [[w:Grande Museo del Duomo di Milano|Grande Museo del Duomo]] raccoglie l'ampio patrimonio storico artistico della cattedrale, strumento di conoscenza e di documentazione del Duomo.
Nel 1953 la Veneranda Fabbrica inaugurò il Museo dedicato alla cattedrale allo scopo di conservare e valorizzare le opere d'arte rimosse dal monumento per motivi di conservazione e gli strumenti che furono utilizzati per la progettazione e completamento del Duomo. Fu dichiarato museo di interesse nazionale nel 1960 e ampliato con l'aggiunta di dieci sale, aperte al pubblico nel 1973<ref>{{Cita libro|autore = C. M. Anselmi|titolo = Il Museo della Veneranda fabbrica del Duomo di Milano. Dalla nascita di un'idea alla costituzione di un museo moderno|anno = 2009|editore = |città = Milano}}</ref>. Il Museo è stato completamente rinnovato e riaperto il 4 novembre 2013, dopo un lungo intervento di riallestimento fortemente voluto dalla Veneranda Fabbrica. Il Museo occupa il piano terra di [[w:Palazzo Reale|Palazzo Reale]] un'area di 2000 m², articolati in 26 sale, al cui interno, disposte in un percorso cronologico, si osservano in modo ravvicinato le monumentali sculture in marmo, protagoniste della raccolta, i dipinti, i grandi modelli architettonici, i moltissimi bozzetti in terracotta e gesso, oltre a dipinti, antelli di vetrate, arazzi, e oreficerie. Il percorso, preceduto dalle due sale dedicate al [[w:Museo del Tesoro del Duomo di Milano|Tesoro del Duomo]], è studiato per raccontare al visitatore la storia della costruzione della cattedrale, dall'epoca viscontea fino al XX secolo<ref>{{Cita libro|autore = M. Cinotti, R. Bossaglia|titolo = Tesoro e Museo del Duomo|anno = 1974|editore = |città = Milano}}</ref>.
[[File:Scultura.tif|thumb|463x463px|Una sala del Museo: la rinascenza lombarda e il fascino dell'antico. Dall'età sforzesca alla metà del Cinquecento]]
=== Il percorso museale ===
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Uno spartito del Fondo musicale, Archivio Veneranda Fabbrica del Duomo
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La [[w:Cappella musicale del Duomo di Milano|Cappella Musicale del Duomo]] nasce con la nomina da parte della Veneranda Fabbrica di [[w:Matteo da Perugia|Matteo da Perugia]] come "''biscantor''" e maestro di canto nel 1402. Figura necessaria per l'introduzione in cattedrale della polifonia, affidata a quattro o cinque musici professionisti, mentre il coro, o ''schola'', eseguiva le parti a canto fermo a una voce. Matteo fu quindi assunto per onorare i divini offici e per insegnare musica a tre fanciulli scelti dai fabbricieri.
 
La Cappella Musicale del Duomo è una delle scuole più antiche e presso la sezione musicale dell'archivio, sono conservate le partiture musicali raccolte e composte nel corso di più di sei secoli, e costantemente arricchito, dai maestri di cappella<ref>{{Cita libro|autore = |titolo = La Cattedrale della Musica. I seicento anni della Cappella Musicale del Duomo di Milano|anno = 2003|editore = |città = Milano}}</ref>. 
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Il Duomo di Milano: dizionario storico artistico e religioso, a c. di G. Benati, A. Roda, Milano, 2001.
== Voci correlate ==
* [[w:Fabbriceria|Fabbriceria]]
* [[w:Duomo di Milano|Duomo di Milano]]
* [[w:Grande Museo del Duomo di Milano|Grande Museo del Duomo di Milano]]
* [[w:Cappella Musicale del Duomo di Milano|Cappella Musicale del Duomo di Milano]]
* [[w:Vetrate del duomo di Milano|Vetrate del Duomo di Milano]]