Il Parlamento italiano: differenze tra le versioni

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I Regolamenti Parlamentari disciplinano l'organizzazione di Camera e di Senato.
Il principio dell'autonomia regolamentariaregolamentare nasce dall'insindacanilità degli interna corporacorporis che a sua volta deriva dalla divisione dei poteri. Proprio per garantire l'autonomia dei poteri, infatti, ogni potere ha una propria gestione esclusiva delle questioni interne.
La funzione di autonomia regolamentare del Parlamento si esplica in tre istituti:
 
* Autonomia Contabile: il Parlamento ha un proprio bilancio che nonsi discendevale dadi leggidotazioni stataliattinte dal bilancio dello Stato.
* Autodichia: potere di autorisolvere le controversie interne.
 
* Autodichia: potere di autorisolvere le controversie interne. Si inscrive nella [[capacità]] degli [[organi]] [[costituzionali]] di [[risolvere]], all'[[interno]] della [[propria]] [[amministrazione]], le [[controversie]] [[concernenti]] [[personale]] [[dipendente]], senza [[adire]] [[tribunali]] [[esterni]]. L’autodichia designa un’area di attività delle Camere<ref>Dopo la sentenza n. 120 del 2014 della Corte costituzionale la concezione “geografica” di tale sottrazione – fino ad allora comunemente riferita a tutto ciò che le fonti interne (regolamento parlamentare maggiore e atti da esso previsti) ritenessero di deferire agli organi interni – è in via di abbandono, avendo la sentenza ricordato (sia pure entro i limiti della modalità prescelta dalla Cassazione per investirla) che “negli ordinamenti costituzionali a noi più vicini, come Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, l’autodichia sui rapporti di lavoro con i dipendenti e sui rapporti con i terzi non è più prevista”. Sull’affermazione di un diverso modo di concepire l’autodichia degli organi costituzionali, secondo una nozione funzionalista, vedi il seguente atto parlamentare: ((http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00750053.pdf)).</ref> sottratte alla [[w:giurisdizione]] della magistratura e di solito intesa unitamente all'[[autocrinia]]: per questo motivo, ne nascerebbero norme interne alle sole Camere, rimesse – in caso di contestazione – allo scrutinio di giudici domestici delle Camere stesse<ref>Sulla richiesta di sottoporlo quanto meno al ricorso per cassazione, contro la violazione di legge che gli atti amministrativi interni dovessero integrare, la Camera ed il Senato sono stati chiamati a valutare se costituirsi in giudizio davanti alla Corte costituzionale, nel conflitto attivato dalla Corte di cassazione: v. http://www.maimonecommunication.com/news/2015/07/30/1181_camera-ultimi-giorni-di-lavoro-per-i-deputati-poi-si-chiude-per-35-giorni-fino-all-8-settembre/ .</ref>.
 
* Autonomia Normativa: ogni ramo del parlamento ha propri Regolamenti.
I Regolamenti sono citati dall'articolo 64 della Costituzione.
Essi sono adottati a maggioranza assoluta.
I Regolamenti disciplinano le funzioni del Parlamento mentre alcuni Regolamenti speciali disciplinano l'organizzazione interna.
Cosa succede se un regolamento è contrario alla Costituzione ? Secondo alcuni entrambi hanno pari peso legale essendo le competenze diverse. Per altri gli interna corporacorporis non sono sindacabili. Per altri ancora il Regolamento soccombe alla Costituzione.
La Corte Costituzionale ha stabilito che i regolamenti non hanno forza di legge, pertanto non possono contrastare con la Costituzione e l'unico giudice atto a sindacarli è il Presidente di una delle due Camere. La Corte Costituzionale potrà intervenire solo in caso di conflitto d'attribuzione tra altro potere dello Stato e Parlamento: dopo la sentenza 120/2014, ciò è concretamente possibile ed il criterio di risoluzione del conflitto sarà l'esistenza di un nesso funzionale tra la deroga all'ordinamento esterno e le funzioni che il Parlamento esercita.
Il Regolamento e la Forma di Governo si influenzano a vicenda.
Nel 1972 il Regolamento rispecchiava la centralità del Parlamento. Nel 1988 invece la centralità della maggioranza grazie alle limitazioni al voto segreto. Nel 1997-99 le Riforme Violante fanno ancora più rispecchiare la centralità del Governo.