Generalità sui combustibili: differenze tra le versioni

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Generalmente un combustibile si compone di tre parti:
*''frazione ossidabile (o volatile)'': è la parte realmente interessante del combustibile, che si va ad ossidare (perciò ''ossidabile'') quasi completamente in aeriformi (perciò ''volatile'').
*''umidità'': la percentuale di umidità di un combustibile può essere anche piuttosto elevata, ad esempio è attorno al 40% per la legna secca (di buona qualità), mentre scende per il carbone (circa 10%). Tuttavia per combustibili liquidi e gassosi l'umidità rimane a livelli decisamente bassi e spesso trascurabili. L'acqua in fase liquida contenuta nei combustibili produce, durante la combustione, un effetto ''pozzo di calore'', ovvero vaporizzando assorbe una certa quantità di calore. caloreCalore che nei classici impieghi di produzione di energia non viene utilizzato perché l'acqua non libera il calore durante la liquefazione, se non fuori dal ciclo di combustione. Duque il calore assorbito viene ''sprecato'', liberandosi nell'ambiente (vedi nelle prossime lezioni la differenza tra HHV e LHV).
*''ceneri'': è materiale inerte, generalmente ossidi, che non bruciano. Possono essere una frazione significativa nei compustibili solidi, componendone fino al 25% nel carbone, mentre sono presenti in quantità minima nei combustibili liquidi e soprattutto in quelli gassosi.