Giacomo Leopardi/pensiero filosofico: differenze tra le versioni

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A questo si aggiunga la perdita d’identità che caratterizza il primo ottocento romantico, che andava distaccandosi dalla precedente cultura illuminista.
Non va tralasciato il fatto che questo tempo, che è il periodo della [[w:Restaurazione|Restaurazione]], vede addirittura una netta contrapposizione tra nazionalismo, liberismo e romanticismo contro cosmopolitismo, assolutismo e classicismo.<ref> Per un inquadramento generale sulla vita, sul pensiero e sulle opere di Leopardi, si legga, per tutti, Guido Neri, ''Leopardi Giacomo'', in ''Universo'', ''la grande enciclopedia per tutti'', Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1965, vol.VII, 413-414</ref>
 
SON OTUTTE CAZZATE IO
NON CI CREDO
===Pessimismo storico leopardiano===
La fase del pessimismo storico dura dal 1816 al 1820; questa idea si erige sulla “Teoria delle Illusioni”. Gli uomini, secondo questa dottrina di Rousseau, furono felici solo nell’era primitiva, tempo in cui vivevano a contatto con la natura.
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A Silvia esprime a pieno questo concetto nelle parole del poeta: ''O Natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi? '';il poeta si domanda perché madre Natura crea questo desiderio di gloria, fama e felicità se poi rende tutto vano, allora è maligna verso i suoi figli, incurante della loro sofferenza, interessata solo a proseguire il proprio corso.
Proprio nel momento di maggiore sconforto l’uomo scopre che l’unico bene rimasto è la ragione, l’unica che possa alleviargli i dolori; inoltre unendosi uno con l’altro, l’umanità può riacquistare dignità e superare le sofferenze (''Ginestra'').
 
== Opere==
#'''Canzoni''':