Il Risorgimento: differenze tra le versioni

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Il Mazzini intanto fu espulso dalla Svizzera e costretto a rifugiarsi a Londra.
L'insuccesso non lo piegò. Dalla libera Inghilterra continuò con i discorsi, gli articoli sui giornali, le lettere a mantenere vivo il fuoco dell'amor di patria.
==I fratelli Bandiera==
Nel marzo del 1844 scoppiò un moto insurrezionale in Calabria, che fu rapidamente soffocato dalla polizia borbonica.
La notizia tuttavia di questo moto spinse alcuni ferventi mazziniani a compiere uno sbarco in Calabria per rianimare l'insurrezione. Mazzini da Londra cercò di dissuaderli, conoscendo le scarsissime possibilità di successo: ma essi vollero egualmente tentare la disperata impresa.
I due fratelli Bandiera erano nobili veneziani, ex ufficiali della marina austriaca e figli di un ammiraglio veneziano al servizio dell'Austria: il Ricciotti era un veterano della rivoluzione del 1831.
Il 16 giugno la piccola schiera (erano solo in 21) sbarcò, provenendo dall'isola di Corfù, sulle coste della Calabria, presso il fiume Neto. Di là questi coraggiosi proseguirono verso Cosenza: traditi da un loro compagno, il corso Boccheciampe, furono attirati in un'imboscata, circondati da gendarmi, catturati e condannati a morte.
Solo otto tra essi ebbero la pena commutata nel carcere duro; gli altri, tra i quali i fratelli Bandiera, morirono fucilati nel tristo vallone di Rovito, presso Cosenza il 25 luglio 1844.
Il loro ultimo grido fu ''Viva l'Italia''.