Analisi cinematica di sistemi di travi piane: differenze tra le versioni

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Continuando a sconnettere ulteriormente il sistema, ad esempio ancora nel punto <math>P</math> sostituendo al pendolo una sconnessione totale, il tutto è ancora impossibilitato a muoversi.
 
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|[[Immagine:Cambio direzione sopra sx.svg|75px]][[Immagine:Taglio orizzontale.svg|75px]][[Immagine:Carrello sopra dx.svg|75px]]
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|[[Immagine:Trave verticale.svg|75px]][[Immagine:BSicon .svg|75px]][[Immagine:Trave verticale.svg|75px]]
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|[[Immagine:Carrello sotto sx.svg|75px]][[Immagine:Trave orizzontale.svg|75px]][[Immagine:Carrello sotto dx.svg|75px]]
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Se si effettua un'ulteriore sconnessione, però, inserendo ad esempio una cerniera in un altro generico punto, il sistema si presenta labile, e cioè sono possibili degli spostamenti.
 
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|[[Immagine:Cambio direzione sopra sx.svg|75px]][[Immagine:Taglio orizzontale.svg|75px]][[Immagine:Carrello sopra dx.svg|75px]]
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|[[Immagine:Trave verticale.svg|75px]][[Immagine:BSicon .svg|75px]][[Immagine:Trave verticale.svg|75px]]
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|[[Immagine:Carrello sotto sx.svg|75px]][[Immagine:Cerniera interna orizzontale.svg|75px]][[Immagine:Carrello sotto dx.svg|75px]]
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{{Cassetto|Spiegazione|
Per dimostrare che il sistema precedente è labile si considerino i centri di rotazione. Il centro di rotazione assoluto del tronco a destra deve appartenere contemporaneamente agli assi dei due carrelli che insistono su quel tronco, e dunque è l'angolo inferiore destro del quadrato originario. Il centro di rotazione relativo tra i due tronchi è definito univocamente dalla cerniera che li collega, e in particolare è esattamente il punto in cui è disposta la cerniera stessa. Il centro di rotazione assoluto del tronco di sinistra ha come unica condizione necessaria l'appartenenza alla retta verticale passante per il carrello che vincola tale tronco; quindi il centro di rotazione assoluto del tronco di sinistra può essere l'angolo inferiore sinistro del quadrato.
 
I centri di rotazione assoluti dei due tronchi e il loro centro di rotazione relativo sono, dunque, allineati, per cui si forma una catena cinematica.
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Il sistema originario, cioè, presenta una ''iperstaticità interna'' di grado 3, rappresentata dal vincolo di continuità (che è l'omologo del vincolo di incastro nel caso di vincolo interno) presente nel punto generico <math>P</math>. Si osserva, infatti, che nel momento in cui si è giunti alla sconnessione totale nel punto <math>P</math> il sistema è effettivamente isostatico a vincoli efficaci, dal momento che è un unico corpo (3 gradi di libertà) con un grado di vincolo pari a 3.