Sensazione: differenze tra le versioni

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[[Categoria:Psicologia generale]]
= Proposta di revisione del concetto di “senso” =
 
Gradirei, soprattutto, improperi che mi inducessero a desistere dfalldall' accarezzare sospetti, che potrebbero verificarsi estremamente folli nonché infondati, circa l'affidabilità dei nostri sensi.
 
== Premessa ==
I sensi sono funzioni che provvedono a trarre da stimoli di varia natura, interni ed esterni al nostro corpo, riferimenti importanti per la nostra esistenza.
Dette funzioni sono svolte, in una prima fase di elaborazione, dalle stesse cellule nervose che ricevono gli stimoli, i recettori sensoriali, la cui parte centrale, soma, sintetizza proteine che si disciolgono nel liquido acquoso, citosol, ivi presente liberando ioni elettricamente carichi che, raggiunta la membrana che riveste il neurone, sono selettivamente autorizzati ad attraversarla in funzione della loro tipologia e della polarità della loro carica, determinando, così, un livello controllato di polarizzazione/depolarizzazione della membrana.
Le cariche elettriche in movimento determinano impulsi elettrici che, percorrso l'assone (protrusione caudale del recettore), raggiungono un particolare lobo cerebrale ove subiscono una seconda elaborazione (terza elaborazione per alcuni sensi per i quali il trasferimento degli impulsi al lobo cerebrale avviene attraverso il midollo spinale, ove gli impulsi sono sottoposti alla cosiddetta elaborazione parallela).
Il programma di elaborazione degli impulsi elettrici che ciascun lobo utilizza per fornirci sensazioni è unico ed esclusivo.
 
Il programma di elaborazione degli impulsi elettrici che ciascun lobo utilizza per fornirci sensazioni è unico ed esclusivo.
 
== Considerazioni per una ipotesi di virtualità dei sensi ==
In un primo stadio, stimoli, impercettibili come tali, di nature energetiche anche molto diversificate fra loro (meccanica, chimica, elettromagnetica) sono tutti trasdotti in modificazioni del potenziale di membrana del recettore, modificazioni convertite, a loro volta, in segnali chimici che, a valle della congiunzione (sinapsi) fra terminale dell'assone e cellula postsinaptica del lobo cerebrale di destinazione, sono nuovamente trasdotti in modificazioni del potenziale di membrana, evento che, per i tipi di senso per i quali, come sopra indicato, il trasferimento degli impulsi è preceduto dall'elaborazione parallela, consistente in interventi di inibizione/esaltazione . Segue, nel lobo, lo stadio di elaborazione finale, nel quale le proprietà delle sensazioni risultanti sono rigorosamente determinate da caratteristiche specifiche del programma (termine preso a prestito, in questa accezione, dall'informatica) assegnato in esclusiva al lobo operante.
Questa sequenza di interventi può indurci a ritenere che le sensazioni che riceviamo, mentre ci mettono a disposizione indispensabili riferimenti rappresentativi dei segnali ricevuti, potrebbero non identificarsi necessariamente con gli stessi, sino al punto da rendere lecito immaginare che le sensazioni potrebbero essere ben diverse da quelle abituali se avvenisse uno scambio di programma fra i lobi interessati, ipotesi secondo la quale, ad esempio, udiremmo suoni attraverso gli occhi e vedremmo immagini atraverso le orecchie (evento ovvfiamente evastante, almeno in una prima fase di assenza/carenza allenamento).
Può, forse, essere di supporto all'ipotesi di virtualità dei sensi una sorta di mascheratura operata dal cervello in codizioni, come quelle in ambito pressorio e cinetico sotto indicate, nelle quali sia nullo o irrilevante il gradiente temporale di energie stimolatrici di livello piuttosto elevato.
 
Questa sequenza di interventi può indurci a ritenere che le sensazioni che riceviamo, mentre ci mettono a disposizione indispensabili riferimenti rappresentativi dei segnali ricevuti, potrebbero non identificarsi necessariamente con gli stessi, sino al punto da rendere lecito immaginare che le sensazioni potrebbero essere ben diverse da quelle abituali se avvenisse uno scambio di programma fra i lobi interessati, ipotesi secondo la quale, ad esempio, udiremmo suoni attraverso gli occhi e vedremmo immagini atraverso le orecchie (evento ovvfiamente evastante, almeno in una prima fase di assenza/carenza allenamento).
''(ambito pressorio)'' Non ci rendiamo per niente conto (se non razionalmente) del fatto che la pressione esercitata dalla lieve, volatile, flebile, impercettibile se non agitata, aria nelle quale siamo piacevolmente immersi, essendo (a livello del mare) mediamente pari a quella esercitata da una colonna di mercurio dell'altezza di 760 mm., ovvero, con buona approssimazione, dalla forza-peso di 1 kg per ogni centimetro quadro, raggiunga la quindicina di tonnellate sulla superficie esterna media di un adulto (1,6 metri quadri) e, parimenti, la tonnellata, con la connivenza (o, perlomeno, preterintenzionale complicità) del liquido amniotico, per la superficie esterna di un feto supposta pari ad 1/10 di metro quadro.
 
Può, forse, essere di supporto all'ipotesi di virtualità dei sensi una sorta di mascheratura operata dal cervello in codizioni, come quelle in ambito pressorio e cinetico sotto indicate, nelle quali sia nullo o irrilevante il gradiente temporale di energie stimolatrici di livello piuttosto elevato.
 
* ''(ambito pressorio)'' Non ci rendiamo per niente conto (se non razionalmente) del fatto che la pressione esercitata dalla lieve, volatile, flebile, impercettibile se non agitata, aria nelle quale siamo piacevolmente immersi, essendo (a livello del mare) mediamente pari a quella esercitata da una colonna di mercurio dell'altezza di 760 mm., ovvero, con buona approssimazione, dalla forza-peso di 1 kg per ogni centimetro quadro, raggiunga la quindicina di tonnellate sulla superficie esterna media di un adulto (1,6 metri quadri) e, parimenti, la tonnellata, con la connivenza (o, perlomeno, preterintenzionale complicità) del liquido amniotico, per la superficie esterna di un feto supposta pari ad 1/10 di metro quadro.
 
* ''(ambito cinetico)'' Non ci rendiamo conto di trovarci, in pratica, su di un tappeto volante che si muove, rispetto all'asse terrestre, ad una velocità nulla ai poli Nord e Sud, crescente fino a circa 1.700 Km/h all'Equatore, velocità alla quale vanno algebricamente aggiunte quella dell'asse terrestre determinata dalla rivoluzione della Terra attorno al Sole, quella di traslazione del sistema solare e, probabilmente, molte altre.
 
Allora, è azzardato o tristemente doveroso pensare che non esistano luce, ombre, colori, immagini, nonché suoni, tuoni, parole, musica, nonché sapori di peperoncino, di cioccolatto, di miele, nonché odore, profumo, puzza, nonché caldo e freddo, nonché, infine, il tanto deprecato quanto meritevole dolore?
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Allora, è azzardato o tristemente doveroso pensare che non esistano luce, ombre, colori, immagini, nonché suoni, tuoni, parole, musica, nonché sapori di peperoncino, di cioccolatto, di miele, nonché odore, profumo, puzza, nonché caldo e freddo, nonché, infine, il tanto deprecato quanto meritevole dolore?
Ma, allora,culturalmente, è accettabile, ovvero rigorosamente raccomandabile o, invece, assurdo, che persino in testi scolastici a livello universitario si parli, ad esempio, di “luce” che, dopo aver attraversato i mezzi diottrici dell'occhio, raggiunge la retina, sulla quale realizza una “immagine” (scrupolosamente fedele, tra l'altro) della realtà?
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