Lo Stato e le sue varie Forme: differenze tra le versioni

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La formazione della volontà di un organo collegiale necessita di alcuni fattori: deliberazione convocazione dell'ordine del giorno, numero di partecipanti adeguato, numero di deliberanti ecc …
dal punto di vista oggettivo delle competenze possa avere organi deliberativi, consulti, di controllo, esecutivi. Le regole che attengono l'aspetto soggettivo possono aggiungere la presenza di un'altra persona fisica sull'assenza del titolare: proroga, prorogatio e supplenza.
 
In un primo momento la scienza del diritto ha ricostruito il rapporto tra organi persona giuridica sta secondo la per la rappresentanza, istituto civilistico. Il rappresentante può dire nel nome per conto del rappresentato. È un istituto triangolare e deriva dalla teoria soggettiva. La volontà manifestata rappresentante produce effetti sul patrimonio del rappresentato. Il rappresentato è lo Stato, l'organo il rappresentante, il cittadino il terzo. Non è possibile, però, distinguere la volontà del rappresentato da quella dei suoi organi. Lo Stato agisce sempre attraverso i suoi organi: non è un rapporto triangolare ma una linea retta. Il trapianto di istituti civilistici dentro il diritto costituzionale fallisce.
 
In verità, c'è un rapporto di immedesimazione organica, ovvero non è possibile distinguere le volontà dello Stato e degli organi. Il rapporto di immedesimazione è tanto forte che, anche se un funzionario di un organo risulta ineleggibile, incompatibile o scorrettamente eletto, dopo aver comunicato all'assemblea il giudizio di contestazione, si applica il principio del funzionario di fatto (anche se non di diritto, poiché la nullità dell'elezione comporta che tutti atti promulgati dall’illecitamente nominato siano annullati.), poiché la volontà dello Stato sempre sono la volontà dei suoi organi e lo Stato non può disattendere la volontà dei suoi organi.