Materia:Comunicazioni elettriche: differenze tra le versioni
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Dalle formule appena descritte si osserva che i coefficienti che compongono <math>x(t)</math> sono sempre ''ortogonali''. Questo permete di constatare che generalemente si ha una <math>x(t)</math> complessa.
===Segnali periodici===
Un segnale si dice '''periodico''' quando di ha
<math>x(t+T)=x(t)</math>
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in cui la prima parte è nulla se la funzione è dispari, mentre nulla è la seconda parte se la funzione è pari.
Da queste osservazioni si può notare che dunque lo sviluppo in serie di Fourier di un segnale periodico ha sempre senso dando un numero limitato di armoniche.
===Segnali Aperodici=== Diverso è il caso dei segnali '''aperiodici''', per i quali uno sviluppo in serie dà un risultato non utile: un segnale di questo tipo ha infatti infinite armoniche. ===Analisi frequenziale===
Ora manca solo un collegamento che porti dall'analisi degli spettri di ampiezza e fase ad una analisi puramente frequenziale. Per questo è necessario definire una nuova funzione:
<math>X(\omega)=\int_{-\infty}^{+infty} {x(t) e^{-j\omega t}dt}</math>
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