Introduzione al Diritto Fallimentare: differenze tra le versioni

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La riforma ha poi trovata concreta attuazione con il decreto legislativo n. 5 del 9 gennaio 2006 che ha apportato profonde modifiche al ''vecchio'' dioritto fallimentare.
Le linee guida prevedevano:
* una estensione dei soggetti esonerati dall’applicabilità dell’istituto del fallimento, *una semplificazione delle procedure per permettere una accellerazioneaccelerazione dei tempi.
*una valorizzazione della figura del curatore fallimentare e di quella del comitato dei creditori; per contro il giudice delegato vede ridimension ato il suo ruolo.
*sullo schema anglosassone viene introdotta la disciplina dell’esdebitazione, il debitore viene liberato dai debiti residui nei confronti dei creditori.