Brevetto software: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ilaria (discussione | contributi)
Ilaria (discussione | contributi)
Riga 12:
Negli anni '50, '60 e '70, l'ufficio brevetti statunitense non ha concesso brevetti per invenzioni basate su elaborati eseguiti da un computer. La ragione era che il brevetto poteva essere concesso solamente a processi, macchine, manufatti, assemblaggi di materiali; non potevano invece essere concessi ad enunciati scientifici o alle loro espressioni matematiche. Fintantoché l'ufficio brevetti ha visto i programmi per computer o le invenzioni contenenti o relative a programmi per computer come algoritmi matematici e non processi o macchine, non li ha ritenuti brevettabili.
 
Questo punto di vista è stato confermato dalla [[w:Corte Suprema|Corte Suprema]] nei casi Gottschalk contro Benson del [[w:1972|1972]]<ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Gottschalk_v._Benson Gottschalk contro Benson], dalla Wikipedia inglese.</ref> e Parker contro Flook del [[w:1975|1975]]<ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Parker_v._Flook Parker contro Flook], dalla Wikipedia inglese.</ref>.
Nel [[w:1981|1981]], il caso Diamond contro Diehr<ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Diamond_v._Diehr Diamond contro Diehr], dalla Wikipedia inglese.</ref> la Corte Suprema stabilì che l'ufficio brevetti doveva concedere un brevetto, anche se una parte importante dell'invenzione consiste in un programma per computer che utilizza formule già note (''[...] for calculating the time when rubber was cured and the mold could be opened'').
 
La Corte Suprema affermò che in questo caso l'invenzione non era un mero algoritmo matematico ma un processo per fondere la gomma, quindi brevettabile. In seguito e questo evento furono concessi altri brevetti su software anche se con risultati contrastanti e confusi.
Riga 19:
La Corte d'Appello del Circuito Federale ha tolto ogni dubbio attraverso una serie di regolamentazioni. La prima (''In re Alappat'') afferma che un nuovo algoritmo abbinato ad un'elementare componente fisica costituisce un nuovo dispositivo fisico. Ne consegue che un calcolatore su cui è caricato un algoritmo originale diventa una “nuova macchina”, brevettabile secondo le tradizionali normative statunitensi sul software.
 
Ciò venne ulteriormente sostenuta da una seconda norma (''In re Lowry'') che affermava che le strutture di dati rappresentanti l'informazione contenute in un [[w:disco fisso|disco fisso]] o una [[Memoria (informatica)|memoria]] deve essere similmente considerata come un dispositivo fisico.
 
Infine, nella causa State Street contro Signature Financial<ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/State_Street_decision State Street contro Signature Financial], dalla Wikipedia inglese.</ref> l'autorità federale ha sentenziato che un calcolo numerico che produce un «''risultato utile, concreto e tangibile''», come un [[w:prezzo|prezzo]], è brevettabile.
 
La Corte Suprema non si è pronunciata su questo caso. La prima revisione è avvenuta con un parere discordate sul caso LabCorp contro Metabolite. Anche se il [[w:certiorari|certiorari]] era stato assegnato, la corte lo ha annullato. La difesa ha ha sostenuto il tema nella legge di brevetti dovrebbe essere ancora definita. Da notare, il verdetto del giudice Breyer affermava che
:''[State Street] does say that a process is patentable if it produces a «useful, concrete, and tangible result». But this Court has never made such a statement and, if taken literally, the statement would cover instances where this Court has held the contrary.''
Egli continua citando espressamente l'affermazione che il software caricato su un calcolatore è un dispositivo fisico: