Sensazione: differenze tra le versioni

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Le '''sensazioni''' permettono al nostro [[cervello]] di conoscere il mondo che ci circonda. Nonostante esse siano sostanzialmente ''private'' e ''soggettive'', e quindi impossibili da misurare scientificamente, è possibile chiedere ai soggetti che le sperimentano di descriverle. Questo primo "esperimento" di tipo [[qualitativo]] permette di confrontare le sensazioni di ciascuno e notare che in alcuni casi le sensazioni che vengono provocate in diversi soggetti da cambiamenti specifici nel mondo fisico (ovvero quello che è al di fuori di noi e che percepiamo) sono ''almeno'' simili. Ciò equivale a dire che generalmente ogni variazione del mondo fisico viene percepito da tutti i soggetti in una maniera tale che la descrizione di tale variazione risulta molto simile. Quindi si può presupporre che anche le sensazioni stesse siano almeno compatibili tra di loro. Nonostante questa premessa sembri ovvia, essa ci permette di supporre che vi siano delle '''relazioni psicofisiche''' tra alcuni ''stimoli[[w:stimolo|stimolo]]'' (variabili fisiche) e alcune ''sensazioni'' (variabili psicologiche) che tendono ad essere prevedibili e indipendenti dall'[[osservatore]].
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Le '''sensazioni''' permettono al nostro cervello di conoscere il mondo che ci circonda. Nonostante esse siano sostanzialmente ''private'' e ''soggettive'', e quindi impossibili da misurare scientificamente, è possibile chiedere ai soggetti che le sperimentano di descriverle. Questo primo "esperimento" di tipo qualitativo permette di confrontare le sensazioni di ciascuno e notare che in alcuni casi le sensazioni che vengono provocate in diversi soggetti da cambiamenti specifici nel mondo fisico (ovvero quello che è al di fuori di noi e che percepiamo) sono ''almeno'' simili. Ciò equivale a dire che generalmente ogni variazione del mondo fisico viene percepito da tutti i soggetti in una maniera tale che la descrizione di tale variazione risulta molto simile. Quindi si può presupporre che anche le sensazioni stesse siano almeno compatibili tra di loro. Nonostante questa premessa sembri ovvia, essa ci permette di supporre che vi siano delle '''relazioni psicofisiche''' tra alcuni ''stimoli'' (variabili fisiche) e alcune ''sensazioni'' (variabili psicologiche) che tendono ad essere prevedibili e indipendenti dall'osservatore.
 
Si immagini ad esempio un possibile [[esperimento]] in cui un [[ricercatore]] facesse sedere al centro di una stanza buia un certo numero di soggetti, uno alla volta, che non abbiano menomazioni del sistema sensoriale (in questo esempio è fondamentale che non siano cieche), e in un certo istante si accendesse una lampadina posta di fronte al soggetto. Se il ricercatore, dopo tale stimolazione, chiedesse ad ogni soggetto di descrivere ciò che ha visto, è molto probabile che tutti i soggetti rispondano di aver visto una luce. Ciò che abbiamo detto finora ci permette di concludere che ogni soggetto ha percepito una luce simile, anche se non possiamo essere certi che la sensazione prodotta sia stata esattamente la stessa.
 
== I primi studi ==
Uno dei primi studi di [[psicologia sperimentale]] fu la determinazione dei ''[[w:limite|limiti]] delle nostre capacità sensoriali''. Ovviamente l'[[essere umano]] non riesce a percepire tutto ciò che esiste nel mondo (infatti parlando al cellulare con qualcuno, non vediamo le onde elettromagnetiche che sappiamo essere il reale vettore della nostra comunicazione, ma siamo sicuri che esistono perché altrimenti non sentiremmo la voce dell'altro all'altro capo del telefono). Egli è dotato di cinque organi recettori delle sensazioni (chiamati anche semplicemente "[[sensi"]]), ovvero la vista, l'udito, il gusto, l'olfatto e il tatto. Ognuno di questi permette di percepire solo alcuni eventi fisici (l'esistenza di alcuni tipi di [[w:onda elettromagnetica|onde elettromagnetiche]] per la vista, la variazione di [[pressione]] dell'aria per l'udito,) etce solo se si verificano un certo range di [[w:ampiezza|ampiezza]] o di [[w:frequenza|frequenza]].) Per ogni recettore sensoriale dunque è possibile stabilire i limiti inferiore e quello superiore entro i quali l'evento fisico viene percepito.
 
=== La soglia assoluta ===
Per ''[[soglia]] assoluta'' si intende quel particolare livello di energia che discrimina tra la percezione e la non percezione di un evento fisico: ad un livello di energia più basso della soglia assoluta il soggetto non percepisce nulla, ad un livello pari o più alto il soggetto percepisce lo stimolo.
{| class="wikitable"
! Senso !! Soglia assoluta
|-
|Visione || La fiamma di una candela in una notte serena e illune a 45 km di distanza
|-
| Udito || Il ticchettio di un orologio a 6 m di distanza in un ambiente quieto
|-
| Gusto || Un cucchiaino di zucchero in 9 l d'acqua
|-
| Olfatto || Una goccia di profumo nel volume equivalente a sei grandi stanze
|-
| Tatto || L'ala di una mosca che cade sulla guancia dall'altezza di 1 cm
|+ Stime della soglia assoluta di ciascun senso.<ref>''Fonte'': Galanter [1962]</ref>
|}
Nel tempo sono state due le tecniche sperimentali usate per misurare tale soglia: il ''metodo degli aggiustamenti'' e il ''metodo degli stimoli costanti''.
 
Il ''metodo degli aggiustamenti'' consiste nel permettere al soggetto sperimentale di aumentare direttamente e a suo piacimento il livello di energia dello stimolo fino a ché il soggetto stesso lo percepisce. Tuttavia, siccome il soggetto sperimentale prevedibilmente non è perfettamente coerente in caso di ripetizione dell'esperimento, la stima della soglia assoluta attraverso questo metodo non è sufficientemente preciso.
 
Per questo motivo è stato elaborato anche il ''metodo degli stimoli costanti''. In questo caso è il ricercatore a determinare l'intensità degli stimoli che vengono via via somministrati al soggetto, il quale, per ognuno degli stimoli, deve riferire se lo ha percepito oppure no. Anche in questo caso i valori delle varie prove non sono perfettamente coerenti, quindi si è deciso di stabilire per convezione come soglia assoluta l'intensità che ha il 50% di probabilità di essere percepita.
 
=== La soglia differenziale ===
Per ''soglia differenziale'' si intende la differenza minima di intensità che uno stimolo deve avere da un altro affinché vengano percepiti come diversi. I metodi sperimentali usati per studiarla sono sili a quella della soglia assoluta e come essa è definita come la differenza fisica che viene percepita il 50% delle volte.
 
== Note ==
<references/>
[[Categoria:Psicologia generale]]