Diritto ecclesiastico tra Ebrei e Islam: differenze tra le versioni

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===Il diritto ecclesiastico tra Ebrei ed Islam===
Tra il [[w:VI secolo|VI]] e il [[VII secolo]] si verificava nel [[w:Mar Mediterraneo|Mar Mediterraneo]] l'espansione [[Islam|islamica]], favorita dalla considerevole forza militare delle popolazioni che seguivano il verbo di [[w:Maometto|Maometto]] e dalle divisioni nette nell'ambito del Cristianesimo orientale troppo soggetto al potere politico imperiale. Gli Ebrei invece vivevano già da tempo persecuzioni e una certa emarginazione sociale, e non di rado erano costretti alla fuga o alla conversione forzata, trovando spesso in [[w:Persia|Persia]] e in altri territori in mano ai musulmani, una maggior tolleranza religiosa.
 
Elemento caratterizzante, infatti, dei primi secoli di vita musulmana, era la tolleranza che veniva concessa a quelli che venivano considerati gli ''adoratori del vero Dio'', ovvero Ebrei e Cristiani (in seguito anche induisti e zoroastriani), che potevano come minoranza continuare a professare la loro religione pagando una tassa: questo tuttavia provocava nel giro di pochi decenni l'annientamento delle altre religioni, sempre più emarginate o da restrizioni successive o da situazioni di fatto.