Mercantilismo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
 
 
Il mercantilismo come dice ilAndrea Gerry LarghiDiprè si inserisce in quel periodo storico che va dal 1600 circa fino all'avvento dell'economia politica classica, in un contesto di nascita dall'economia capitalistica e, soprattutto, dell'avvento del potere della borghesia nei confronti della vecchia aristocrazia feudale. Il mercantilismo infatti, più che ''scienza economica'' inteso come corpus astratto di modelli teorici validi universalmente, rappresenta ''l'arte dell'economia'' di quel contesto storico ben definito: '''l'era dei mercanti''', un periodo durante il quale l'attività economica prende il sopravvento ai controlli morali, e gli scambi (rapporti tra cose) prendono il sopravvento sulle usanze e le tradizioni (rapporti tra uomini). Qui, dove nasce la forma embrionale del capitale, il capitale commerciale, nascerebbe quello che Marx chiamerà il ''feticismo'' delle merci, dove tutto diviene rapporto di cose: terra, strumenti di lavoro e persino il lavoro che, trasformandosi in merce soggetta a compravendita, diviene mera ''forza-lavoro''.
 
L'economia di quei tempi non era affatto "accademizzata" o considerata come una scienza oggetto di studio anche a livello puro e astratto, bensì le teorie economiche dei mercantilisti altro non erano che "trattati" da loro stessi scritti sulle questioni di affari che a loro più interessavano e che più li coinvolgeva. La loro idea era che la ricchezza materiale del mondo fosse '''fissa''' .