Stati islamici nei primi anni del XX secolo: differenze tra le versioni

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== Le diverse risposte ==
La risposta alla penetrazione culturale europea fu di due tipi: quelli affascinati dalla cultura e dalle conquiste europee (tecnici e intellighenzia) si adoperarono per ridefinire l<nowiki>'</nowiki>Islam in chiave moderna; invece i capi tribali, imprenditori agrari guidati da ulama e dai sufi, si proposero di riorganizzare le comunità musulmana e riformare costumi secondo i principi religiosi fondamentali. Ovviamente la reazione musulmana differiva secondo dei luoghi. Nelle regioni ottomane, in Turchia, in Egitto, nella mezzaluna fertile araba e in Tunisia la reazione indigena dominante fu quella delle élite politiche tradizionali e dei settori di intellighenzia politica, tecnica e letteraria. Nella regione dell'impero ottomano l<nowiki>'</nowiki>influenza europea era prevalentemente diplomatica, commerciale e culturale. Così la rivalità fra le potenze europee consentì all<nowiki>'</nowiki>impero ottomano di sopravvivere nel XIX secolo, che fu fortemente condizionato dalle pressioni diplomatiche inglese e russa e più tardi dai consiglieri militari e dagli investitori tedeschi. Vi fuifu anche una forte influenza commerciale (materiamaterie prime - prodotto finito) e si determinò in genere la decadenza dell<nowiki>'</nowiki>artigianato e delle industrie manifatturiere locali. Stati e banche europee prestavano ingenti somme e questi debiti crearono la base per l<nowiki>'</nowiki>amministrazione straniera. In queste regioni la reazione delle élite politiche dell<nowiki>'</nowiki>intellighenzia si articolò su tre generazioni. In Palestina, Egitto e Tunisia ci si rese conto del nesso esistente tra uno Stato forte una società produttiva quindi furono promossi programmi sociali e scolastici che indebolirono i tradizionali ruoli delle élite religiose e posero le premesse per la formazione dei moderni sistemi giudiziario e scolastico.
 
Ci furono percorsi diversi. Nel caso Ottomano importanti furono le scuole professionali nazionali e gli studi compiuti in Europa che produsero una nuova generazione educata all<nowiki>'</nowiki>occidentale. In Egitto si cercò di instaurare un controllo pubblico sull<nowiki>'</nowiki>economia che creò la nascita di una nuova classe di possidenti terrieri e di burocratiche si opposero poi al dominio britannico (iniziato nel 1882) formando un movimento nazionale di opposizione. Nella mezzaluna fertile gli influssi educativi letterari promossero il risveglio culturale e la nascita della letteratura nazionalista arabo: in Libano e Siria la nuova intellighenzia fu in parte il prodotto diretto del sistema educativo Ottomano. In Tunisia prima dell<nowiki>'</nowiki>imposizione del protettorato francese nel 1881 la principale reazione fu opera di funzionari statali che cercavano di modernizzare e razionalizzare il regime tunisino. Dopo il 1881 una nuova generazione proveniente da cittadine provinciali ed ambienti borghesi si pose alla testa del movimento per l<nowiki>'</nowiki>indipendenza. In tutti questi casi gli ulama e mercanti svolsero un ruolo secondario. In India il dominio inglese spoglio le élite musulmane del potere politico, e per reazione si creò una moderna intellighenzia guidata da sayyid Ahmad Khan (1817-98) che fondò il collegio di Aligarh. Saranno i laureati di questo collegio i capi dell<nowiki>'</nowiki>opposizione musulmana al governo inglese e i fautori della creazione dello Stato del Pakistan. Anche in Indonesia la componente dominante, quella dei priyayi andò trasformandosi in un centro di funzionari subordinati al governo olandese. Questi furono istruiti dagli olandesi e formeranno i fautori dell<nowiki>'</nowiki>indipendenza nazionale indonesiana.