Giacomo Leopardi/pensiero filosofico: differenze tra le versioni

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Poi iniziarono a cercare la verità con l<nowiki>'</nowiki>uso della ragione e scoprirono che quello che governava era l<nowiki>'</nowiki>''infinita vanità del tutto'' (A se stesso) e la conseguenza era l<nowiki>'</nowiki>infelicità.
È la ragione che ci rende infelici e la natura si presenta come una madre maligna perché con sogni e speranze illude e nasconde la verità agli uomini suoi figli.
 
=== Pessimismo psicologico leopardiano===
Quest<nowiki>'</nowiki>altra fase deriva dalla “Teoria del Piacere”; il singolo uomo è spinto dall<nowiki>'</nowiki>amor proprio a cercare continuamente il piacere e, anche quando riesce a raggiungerlo, il suo desiderio non è mai interamente soddisfatto. L<nowiki>'</nowiki>infelicità in questo caso è più tenace e non vede risoluzione.
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A Silvia esprime a pieno questo concetto nelle parole del poeta: ''O Natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi? '';il poeta si domanda perché madre Natura crea questo desiderio di gloria, fama e felicità se poi rende tutto vano, allora è maligna verso i suoi figli, incurante della loro sofferenza, interessata solo a proseguire il proprio corso.
Proprio nel momento di maggiore sconforto l<nowiki>'</nowiki>uomo scopre che l<nowiki>'</nowiki>unico bene rimasto è la ragione, l<nowiki>'</nowiki>unica che possa alleviargli i dolori; inoltre unendosi uno con l<nowiki>'</nowiki>altro, l<nowiki>'</nowiki>umanità può riacquistare dignità e superare le sofferenze (''Ginestra'').
 
== Opere==
#'''Canzoni''':