Introduzione ai segnali ed esercizi (superiori): differenze tra le versioni

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Il secondo grafico mostra il medesimo segnale nel dominio della frequenza. A questo punto è evidente come il segnale non sia composto solamente dal tono a <math>880~\text{Hz}</math> (il picco massimo, identificato a <math>880,3~\text{Hz}</math>), ma anche da un rumore di fondo inevitabilmente presente.
 
È bene ricordare che l'asse delle ascisseordinate, essendo espressa in deciBel è una scala logaritmica, pertanto – partendo dal picco a <math>880~\text{Hz}</math> – vi è un decadimento di circa <math>-80~\text{dB}</math>, pari a un fattore (in potenza) di <math>10^{-8}</math>.
 
Inoltre, il fatto che la frequenza a <math>880~\text{Hz}</math> non mostri un singolo valore, ma valori che tendono a decadere, è dovuto ai limiti dello strumento di acquisizione dei dati utilizzato.