Da Pompeo a Cesare: differenze tra le versioni
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== Guerra civile e trionfo di Cesare ==
[[Immagine:0092 - Wien - Kunsthistorisches Museum - Gaius Julius Caesar-edit.jpg|thumb|Busto di Cesare]]
La situazione politica di Roma purtroppo non era ancora cambiata, infatti gli accordi che il triumvirato aveva stipulato avevano messo in luce la poca fattibilità della politica romana. Dopo la morte di Crasso Pompeo si vide da solo a fronteggiare il grande potere che Cesare aveva conquistato dalle vittorie in Gallia, anche il senato aveva paura di Cesare e cercò un modo per privarlo di ogni comando, portandolo alla condizione di privato cittadino. Nel 52 a.C. Clodio morì, dopo uno scontro tra i seguaci di Cesare e quelli di Pompeo nella via Appia, alla notizia la plebe urbana attaccò la curia, la sede del senato dove si tenevano le riunioni. I senatori spaventati cercarono l'appoggio di Pompeo nominandolo '''console senza collega''' (consul sine collega); violando la collegialità di una carica amministrativa tramutando la carica in una sorta di dittatura. Cesare, consapevole della posizione di debolezza in cui si trovava, cercò un accordo con Pompeo e i suoi seguaci, ma le trattative non trovarono una fine. Con un colpo id scena, nel gennaio del 49 a.C. il senato obbligò Cesare a rinunciare al comando sulle sue legioni e emanò un '''senatusconsultum ultimum''' con il quale affidava a Pompeo la difesa dello Stato. Cesare a questo punto con le sue legioni ''varcò il Rubicone'', ovvero il ''pomerium'', il limite che non doveva essere passato con un esercito in armi; questo gesto gravissimo fece scatenare una nuova guerra civile. Alla notizia di quanto aveva fatto Cesare, gran parte dei senatori si rifugiarono a Brindisi presso Pompeo, che stava radunando le sue legioni; la sua strategia era chiara: attaccare Cesare da due fronti, la Spagna dove
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