La competenza nel processo civile: differenze tra le versioni

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* Relative alle gestioni tutelari e patrimoniali (art. 24 c.p.c.): Il giudice del luogo dell'esercizio della tutela (ad. es. tutela dei minori ai sensi degli artt. 343 ss. c.c.) o dell'amministrazione (ad es. amministrazione dei beni dell'assente ai sensi dell'art. 424 c.c., del fondo patrimoniale del coniuge ai sensi dell'art. 68 c.c., dei beni della comunione ai sensi degli artt. 180 e 182 c.c. o dell'eredità giacente ai sensi dell'art. 528 c.c.).
* Con la Pubblica Amministrazione (art. 25 c.p.c.): Ai sensi delle norme delle leggi speciali sulla rappresentanza e difesa dello Stato in giudizio, e nei casi ivi previsti, se la Pubblica Amministrazione è parte è il giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto si trova il giudice che sarebbe compente secondo le norme ordinarie. Se invece è convenuta è il distretto con riguardo al giudice del luogo in cui è sorta o deve eseguirsi l'obbligazione o in cui si trova la cosa mobile o immobile oggetto della domanda.
* Relative all'espropriazione forzata (art. 26 c.p.c.): Per le cose mobili o immobili è compente il giudice del luogo in cui le cose si trovano (se le cose immobili non sono interamente comprese nella circoscrizione di un solo tribunale si applica l'art. 21 c.p.c.). Se si tratta di autoveicoli, motoveicoli o rimorchi è competente il giudice del luogo in cui ha residenza, domicilio, dimora o sede il debitore. Per un obbligo di fare o non fare è competente il giudice del luogo in cui l'obbligo deve essere adempiuto.
* Relative all'espropriazione forzata di crediti (art. 26''bis'' c.p.c.): Se il debitore è la Pubblica Amministrazione è competente il giudice del luogo ove il terzo debitore ha residenza, domicilio, dimora o sede. Se il debitore non è una Pubblica Amministrazione è competente il giudice del luogo di residenza, domicilio, dimora o sede del debitore.
* Relative all'opposizione all'esecuzione (art. 27 c.p.c.): E' competente il giudice del luogo dell'esecuzione, salvo diversa disposizione dell'art. 480, co. 3, c.p.c..
* Relative all'opposizione di singoli atti esecutivi (art. 27 c.p.c.): E' competente il giudice davanti al quale si svolge l'esecuzione.
 
Il foro competente può essere anche "convenzionale" (art. 28 e 29 c.p.c.) cioè su accordo reciproco delle parti. L'accordo deve riferirsi a uno o più affari determinati e essere per atto scritto. Esso non puo' essere convenzionale quando:
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* E' obbligatorio l'intervento del pubblico ministero;
* La causa è relativa ad una procedura di esecuzione forzata;
* La causa è relativa ad una opposizione all'esecuzione forzata;
* La causa è relativa a procedimenti cautelari e possessori;
* Il procedimento della causa è in camera di consiglio;
* L'inderogabilità sia disposta espressamente dalla legge.
 
Il foro competente per le cause dove sono parti i magistrati (art. 30''bis'' c.p.c.) e la causa si svolgerebbe nel distretto di Corte d'Appello dove esercitano le proprie funzioni sono di competenza del giudice per materia che ha sede nel capoluogo del distretto di Corte d'Appello determinato in base ai sensi dell'art. 11 c.p.p.. Se nel distretto il magistrato è venuto a esercitare le proprie funzioni successivamenta alla sua chiamata, il giudice competente sarà quello che ha sede nel copoluogo del diverso distretto di Corte d'Appello individuato ai sensi dell'art. 11 c.p.p. con riferimento alla nuova destinazione.
 
== Il difetto di competenza ==