La Rappresentanza Politica e i Partiti Politici: differenze tra le versioni
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Tuttavia in uno Stato basato sui pluralismi, i numerosi interessi che si riflettevano nei molteplici gruppi parlamentari rendevano problematica la governabilità: problema risolto combinando le due accezioni del termine rappresentanza (rapporto tra eletto ed elettore e autonomia dell'eletto); ne sono derivati così:
*lo Stato dei partiti, basato sulla doppia virtù dei partiti. I partiti sociali di integrazione da un lato assicurano il collegamento stabile con gli elettori e dall'altro trascendono dagli interessi particolari in nome dell'ideologia del partito. Nonostante la centralità dei partiti nei sistemi rappresentativi delle democrazie pluraliste, il divieto di mandato imperativo permane e l'art. 67 della Costituzione italiana ne è prova.
*il rafforzamento del Governo e l'investitura diretta del suo capo, in modo che
*gli assetti neocorporativi, con cui si riscopre la rappresentanza degli interessi nella forma del corporativismo pluralista (strutture rappresentative delle varie categorie sociali), che si affiancano al sistema rappresentativo senza sostituirlo, sono autonomi e spontanei nella società;
*la rappresentanza territoriale, seconda Camera a base territoriale; la sottrazione della decisone al circuito rappresentativo, la cura di determinati interessi viene affidata a autorità amministrative indipendenti. ▼
*la rappresentanza territoriale, seconda Camera a base territoriale;
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La Costituzione fonda la rappresentanza su tre pilastri:
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