Introduzione allo studio dell'informatica teorica: differenze tra le versioni

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La scomposizione del presente corso in tre moduli ci permette di strutturare la presentazione in tre parti: la prima centrata sul concetto di formalismo, la seconda sulle idee riguardanti la computabilità e la terza sulla complessità computazionale.
 
==I formalismi==
Indubbiamente, la necessità di valutare le qualità di un procedimento pensato per affrontare una computazione presuppone l'esistenza di un metodo che permetta di analizzarlo.
 
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La seconda caratteristica, ossia la funzionalità all'analisi, richiede una profonda conoscenza di cosa si intenda per caratteristiche e per prestazioni degli algoritmi e sarà premura di questo corso trattare tali aspetti.
 
===Gli automi===
Sebbene gli automi non siano gli unici formalismi possibili bisogna ammettere che questa categoria merita un discorso a parte.
 
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# un ''programma'' che coordina le attività dell'automa.
 
==La teoria della computabilità==
Il concetto di ''computazione'' è indissolubilmente legato a quello di ''problema''; la sequenza delle azioni che si compiono durante una computazione può infatti essere interpretata come il procedimento seguito durante la soluzione di un problema.
 
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La teoria della computabilità si occupa esclusivamente dell'esistenza di un algoritmo e prescinde completamente dalle sue prestazioni, ossia non bada al modo in cui l'algoritmo in questione impiega le risorse a sua disposizione; questi aspetti saranno invece l'oggetto dello studio della teoria della complessità.
 
==La teoria della complessità==
In generale l'esistenza di un algoritmo non è sufficiente per renderlo utilizzabile: é possibile che richieda un quantitativo ingente di risorse o che fornisca i risultati in tempi troppo lunghi.