Il Principio di Eguaglianza: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Completazione
 
fix ortografici
Riga 2:
 
L'Articolo 3 della Costituzione enuncia il '''Principio di Eguaglianza'''.
Nel primo commaècomma contentuoè contenuto il Principio di Eguaglianza Formale nonochènonché una serie di specifici divieti di discriminazione (detti Nucleo Forte dell'Eguaglianza). Nel secondo comma invece vi è il Principio di Eguaglianza Sostanziale.
 
== L'Eguaglianza Formale ==
 
L' '''Eguaglianza Formale''' prescrive che "si deve trattare in modo eguale situazioni agualiuguali e in modo diverso situazioni diverse". Esso è detto formale perchèperché è enunciato come una formula astratta. Esso si rivolge al legislatore e lo spinge ad attuare nella propria legislazione la giusta distinzione tra caso e caso. Esso è all'origine del Controllo di '''Ragionevolezza''' delle Leggi che è lo schema di giudizio più usato dalla Corte Costituzionale.
 
== Il Nucleo Forte del Principio di Eguaglianza ==
Riga 14:
== Il Principio di Eguaglianza Sostanziale ==
 
Il '''Principio di Eguaglianza Sostanziale''' punta a "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale" che impediscono l'eguale godimento dei diritti e delle libertà. Ma questo compito puo'può essere assolto soltatosoltanto derogando al principio di eguaglianza formale dato che per garantire una parità nel concreto si deve ammettere anche astrattamente la previsione di leggi non eguali nel dettato. L'Eguaglianza Formale però impedisce alle azioni "positive" di diventare a loro volta fonte di ingiustizia dando luogo a casi di '''"DiscriminazoneDiscriminazione all'Incontrario"''' ('''Reverse Discrimination''').