Il Negozio Giuridico in Generale: differenze tra le versioni
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Normalmente la Parte Formale coincide con la Parte Sostanziale in ogni caso ci deve essere una certa adeguazione del Soggetto in Senso Formale rispetto alla Parte Interessata e questo adeguamento è la '''Legittimazione'''. Se un Soggetto ha il Potere di Manifestare la propria Volontà con Effetti rispetto a una data Situazione Giuridica si dice che è Legittimato.
Non sempre il Soggetto Titolare dell'Interesse è lo stesso che che esplica la Volontà. A volte la legge autorizza ad altre persone di agire in luogo di altri anche con effetti sul patrimonio di questi ultimi. Questi fenomeni iscrivibili in una certa '''Cooperazione Giuridica''' tra i soggetti possono presentarsi sia sotto forma di un gruppo di soggetti che operano oppure un soggetto che si sostituisce ad un altro oppure un soggetto che agisce alle dipendenze di un altro.
Con un Atto volontario si può anche allargare la legittimazione. Questo è il caso della '''Rappresentanza Volontaria''' ad esempio con il quale si attribuisce ad un terzo il Potere di Agire in Nome e per Conto dell'Interessato oppure mediante la concessione fatta a un non titolare di disporre in nome proprio del Diritto altrui (è il caso generale dell' '''Autorizzazione''' come ad esempio nel Mandato ad Alienare Senza Rappresentanza).
In numerose situazioni l'attività del Soggetto è sottoposta, per l'Efficacia della sua esplicazione, a procedimenti di varia natura, come Integrazioni di Volontà, Autorizzazioni Giudiziali o Extragiudiziali.
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La '''Procura''' può essere:
* '''Speciale''' o '''Generale''': È Speciale quando riguarda solo un affare o una speciale categoria di affari. È Generale invece quando si estende a tutti gli affari del
* '''Espressa''' o '''Tacita''': È Espressa se deriva da una Dichiarazione. È Tacita se deriva da un Comportamento Concludente. La Procura Espressa spesso è chiesta autorevolmente dalla stessa legge.
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La '''Volontà''' è ciò che da vita all'atto. Chiaramente tale Volontà non può restare all'interno della coscienza del singolo ma va esternata.
È bene dire fin da subito che quella che davvero rileva è la Volontà Dichiarata e non quella intima ecco
Un tempo ci fu un acceso dibattito dottrinale tra chi riteneva prevalente la Volontà sulla Dichiarazione o viceversa. Oggi questo dibattito ha perso di rilievo giocandosi soprattutto sulla Responsabilità del Soggetto che esprime una Volontà.
Essendo importante per la Validità del Negozio la Volontà di compiere la Dichiarazione si comprende
Interessante è la questione dei '''Casi di Discordanza tra Volontà e Manifestazione Esterna''' dove chiaramente non c'è una Volontà.
Anzitutto chi vuole manifestare una Volontà lo deve fare con vera e seria intenzione pertanto non sono Manifestazioni di Volontà quelle fatte '''''Docendi''''' o '''''Ioci Causa''''', per iattanza, pubblicità, millanteria o altro.
Ugualmente manca la Volontà nei casi di '''Violenza Assoluta''' dove un Soggetto viene fisicamente costretto a Manifestare Esternamente una Volontà che in realtà lui non ha. In questo caso il Negozio è radicalmente nullo. Ugualmente non vi è Volontà, ma in questo caso il Negozio è solo annullabile, è il caso dell' '''Errore Ostativo''' dove un Soggetto per distrazione, ignoranza del
Un caso relativo ai Negozi Bilaterali è il '''Dissenso''' dove non si è riuscito ad avere una coincidenza di Volontà tra le due parti in quanto il destinatario di una dichiarazione ha dato la sua adesione fraintendendo il vero contenuto del discorso ('''Malinteso''' o '''Dissenso Occulto''').
Se il malinteso ha dato vita comunque ad un apparente accordo ma la divergenza è solo su un elemento del contenuto ci troviamo di fronte ad un caso di Errore Ostativo e il Negozio è annullabile hai sensi degli artt. 1431 e 1433 del codice civile.
Talvolta lo stesso Soggetto vuole esprimere una volontà che non corrisponde alla sua adesione: è il caso della Riserva Mentale e della Simulazione. Nella '''Riserve Mentale''' il Soggetto dichiara una Volontà che tuttavia al suo interno non vuole. Non essendo quindi manifestata o intellegibile esternamente per il Diritto Civile tale Volontà è come inesistente e dato che essa, quasi sempre, corrisponde con la Volontà di
La Volontà Negoziale va tratta fuori dalle espressioni con le quali essa venne manifestata ed in ciò consiste il lavoro di '''Interpretazione'''. Il Codice Civile (che nelle ''Preleggi'' disciplina anche l'Interpretazione delle Leggi) dedica un capo (art. 1362 e ss.) all'Interpretazione dei Contratti dal quale risulta che la ricerca dell'intenzione degli autori del Negozio può essere condotta in modo libero.
===== La Simulazione =====
La '''Simulazione''' è quando le due parti volutamente mettono in atto una reciproca dichiarazione che non corrisponde al loro reale comune volere. La differenza con una riserva mentale è che tra le parti esiste un concreto '''Accordo Simulatorio''' e pertanto essi sanno che l'Accordo Palese che vanno a stipulare non è voluto ma
La Volontà Segreta risulta da una '''Controdichiarazione''' che alcune volte è posta anche per iscritto e ha la funzione di Prova dell'Accordo Simulatorio.
Vi sono due specie di Simulazione: la Simulazione Assoluta e la Simulazione Relativa.
La '''Simulazione Assoluta''' è quando si dichiara di volere una Negozio ma in realtà non si vuole alcun Negozio. La '''Simulazione Relativa''' è quando i contraenti vogliono
Un particolare tipo di Simulazione riguarda la Volontà di nascondere il reale contraente del Negozio Giuridico. Questa '''Simulazione Soggettiva''' da vita al cosiddetto fenomeno denominato '''Interposizione Fittizia di Persona''' dove un terzo, usato come prestanome, viene interposto tra le parti che
La Simulazione è usata molto spesso per eludere proibizioni di legge o oneri fiscali gravosi. Ad esempio è usata per
È fondamentale chiarire che gli effetti del fenomeno simulatorio si manifestano in due direzioni:
# Ci può essere chi ha interesse a far cadere l'Atto Apparente.
# Ci può essere chi ha interesse, invece, a far prevalere l'Apparenza sull'Efficacia della Realtà Sostanziale.
La Simulazione crea conseguenze giuridiche non solo fra le parti ma anche per i terzi estranei al Negozio Simulato.
'''Fra le Parti''' vige la regola che si producono solo i reali effetti che si vogliono realmente avere pertanto se la Simulazione è Assoluto non si
'''Di fronte ai Terzi''' non partecipanti al Negozio le Parti non possono sempre evocare gli effetti detti essendoci anche da
Una prima regola generale ci
Nel caso in cui un terzo ha acquistato un diritto da un titolare apparente cioè chi ha finto di acquistare se si applicasse il principio ''resoluto iure dantis, resolvitur et ius accipeintis'', dovrebbero cadere anche i Diritti acquisiti dai terzi difronte all'azione di chi facendo valere la situazione giuridica reale mostrando che l'alienazione era stata simulata. La legge però tutela il terzo che abbia contratto in '''Buona Fede''' salvando il suo acquisto (art. 1415 c.c.).
Considerando infine la Tutela concessa ai Creditori delle Parti che
È chiaro che i creditori del simulato ''alienante'' avranno tutto l'interesse a invocare il
I creditori di colui che ha simulato l'alienazione non effettiva trovano una efficacie
I creditori del simulato acquirente non trovano una corrispondente tutela ed è giusto che di regola abbiano a seguire la sorte del loro debitore. Solo nell'ipotesi che essi in Buona Fede abbiano già compiuto '''Atti Esecutivi''' sopra i Beni Trasferiti (Fittiziamente) al loro debitore in forza del Contratto Simulato, sono protetti contro la Dichiarazione di Simulazione che verrebbe a togliere l'Oggetto su cui tendono a soddisfarsi. In altre parole, per effetto del Pignoramento, i Beni vengono Vincolati a Garanzia del Creditore, a preferenza del Diritto del Simulato Alienante, il quale sottostà alle conseguenze della situazione apparente che egli ha contribuito a creare (art. 1416 c.c.).
Nel Conflitto tra i Creditori dell'una e dell'altra parte del contratto simulato, mancando altri beni delle due parti, i Creditori di entrambe le parti vogliono soddisfarsi sul medesimo bene oggetto della simulazione. I Creditori del Simulato avranno la precedenza sui creditori chirografi (cioè quelli non garantiti da Pegno o Ipoteca) del Fittizio Acquirente, purché il loro credito risulti anteriore all'Atto con il quale il bene di cui si tratta fu Alienato al Finto Acquirente (art. 1416 c.c.).
Tutto quanto detto è in stretta connessione con la possibilità di provare il contrasto esistente tra l'Apparenza Voluta e la Realtà del Rapporto.
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La Caratteristica del '''Negozio Indiretto''' è che vi è una divergenza tra lo Scopo Pratico perseguito in concreto dalle Parti e la Funzione Tipica della categoria del Negozio che viene posto in essere. Si cerca insomma di creare un Effetto Giuridico Ulteriore che va oltre la Causa propria del Negozio Giuridico usato.
Anche se lo Scopo è diverso da quello perseguito comunemente usando quel Negozio Giuridico ugualmente il Negozio Indiretto, essendo sostanzialmente voluto, ha piena validità e la sua disciplina è quella stabilita per il Negozio posto in essere
Particolare tipo di Negozio Indiretto è il '''Negozio Fiduciario'''. Esso come dice la stessa parola si basa sulla fiducia. Un titolare trasferisce ad un ''fiduciario'' un bene allo scopo di gestirlo per conto di altrui per permettere a quest'ultimo il godimento dello stesso (''fiducia cum amico'') oppure per garanzia reale di un credito (''fiducia cum creditore''). In entrambe i casi il Negozio può essere invalidato se ciene dimostrato che è stato posto in essere solo per eludere una Norma Imperativa o per uno Scopo Illecito o Frodatorio.
Il '''Trust''' è un Istituto Fiduciario di matrice anglosassone. Esso si ha quando un Soggetto (''Settlor'') trasferisce la Proprietà di tutti i suoi bene o solo parte di essi ad una società o una persona di fiducia (''Trustee'') che è tenuta ad amministrarla nell'Interesse di un Terzo (''Beneficiary'') il quale gode quindi di tutti i vantaggi e le utilità dei Beni pur non essendone formalmente proprietario e ha anche dei rimedi giuridici nel caso in cui il ''Trustee'' venga meno agli impegni presi violando i Patti conclusi dalle Parti (''Breach of Trust''). L'Istituto del ''Trust'' è stato fatto oggetto di una Convenzione di Diritto Internazionale Privato, la Convenzione dell'Aja del 1° Luglio 1985 relativa alla Legge Applicabile ai ''Trusts'' e al loro riconoscimento, resa esecutiva in Italia con la l. 16 Ottobre 1989, n. 364 ed entrata in vigore il 1° Gennaio 1992. Per effetto di questa Convenzione il ''Trust'' non può più essere considerato estraneo al nostro
Per un chiarimento di Natura Terminologica, si spiega che in
===== I Vizi della Volontà =====
Il processo di formazione
L' '''Errore''' è una falsa rappresentanza della realtà che concorre a determinare la Volontà del Soggetto.
L' '''Errore-Vizio''', detto anche '''Errore-Motivo''',
C'è da dire che dato che negli articoli 1429 e 1433 c.c. sono
L'Errore è Causa di Annullamento del Negozio quando è Essenziale e Riconoscibile.
L'Errore è di due specie:
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** Sull'Identità dell'Oggetto della Prestazione, cioè sulla Individuazione del Bene (''Error in Substantia'').
** Sull'Identità o sulle Qualità Determinanti della Persona: soltanto, cioè quando dette qualità abbiano un Rilievo Essenziale. L' ''Error Personae'', e l' ''Error Qualitatis Redundans in Errorem Personae'' (per usare una frase del vecchio ''Codex Iuris Canonici'') sono naturalmente più importanti nei Negozi di Diritto Familiare. Si è allargato però anche ai Negozi di natura Fondamentalmente Patrimoniale quando risulti che il Soggetto è addivenuto al Contratto ''Unicamente'' per l'Errore sulla Persona dell'Altro Contraente (''Intuitu Personae'').
Nei casi non segnalati l'Errore non può determinare l'Annullabilità neppure quando ha influito direttamente sulla Determinazione della Volontà. È, quindi,
* '''Errore di Diritto:''' Consiste nella Falsa Conoscenza o Ignoranza della
Per quanto riguarda il Secondo Requisito della Riconoscibilità ai sensi dell'art. 1431 c.c. l'Errore è Riconoscibile quando, in relazione al Contenuto, alle Circostanze del Contratto o alla Qualità dei Contraenti, una Persona di Normale Diligenza
Queste Disposizioni sono dettate da un Criterio di Opportunità e di Praticità. È da segnalare comunque che l'altra parte potrà sempre proporre, per evitare l'Annullamento, di eseguire il contratto come voluto senza Errore ('''Mantenimento del Contratto Rettificato''' ex art. 1432 c.c.).
L' '''Errore di Calcolo''' non produce l'Annullabilità del Negozio ma l'Indicazione andrà Corretta (art. 1430 c.c.).
È
La '''Violenza''' che rileva come Vizio del Volere è la '''''Vis Compulsiva''''' o '''''Vis Animo Illata''''' cioè la '''Violenza Morale''' consiste nella Minaccia che induce a volere per Timore. In questo caso si forma una
Il '''Dolo'''
L'espressione Dolo è usata in senso specifico come Illecito Inganno. È una Specie del Genere più ampio "Dolo" che è Qualificazione Subiettiva dell'Atto Illecito.
Il Dolo che Vizia il Negozio è il '''''Dolus Malus''''' che si
Solo quando è stato il Dolo a spingere il ''Deceptus'' a prestare il Consenso al Negozio è causa di
==== La Forma ====
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Negli altri casi, che sono la maggioranza, la '''Manifestazione di Volontà''' può essere:
* '''Tacita:''' In questo caso la Manifestazione viene a esistere per Mezzo di Fatti Dimostrativi (''Facata Concludentia'') e cioè un Contegno che, secondo la Comune Valutazione, sarebbe Incompatibile con una Volontà Diversa da quella che si deduce dai Fatti Stessi. Il Significato deve, in ogni caso, essere Univoco e Non Equivoco. Nell'ambito di Attività, più propriamente, Commerciale si parla di un ''Comportamento Sociale Tipico'', al quale sono riconosciuti Effetti Preordinati o Recepiti dal Sistema.
* '''Espressa:''' In questo caso la Manifestazione è espressa con Parole, Scritti o Cenni che hanno lo Scopo Diretto della Dichiarazione. Oggi ha relativamente perso importanza la Tradizione Distinzione tra Froma Scritta e Orale dato che oggi vi è il '''Messaggio Elettronico''' che ha una Istantanea Rapidità e Memorizza il Contenuto con la possibilità di
La Regola Generale della Forma per i Negozi Giuridici è quella della '''Libertà di Forma'''. Alle volte però la Legge può prevedere una particolare Forma di Manifestazione per determinati Atti Giuridici o per Certi Effetti. In questo caso gli Atti sono detti '''Atti Solenni''' e la loro particolare Forma è prescritta al fine di far maggiormente richiamare l'attenzione di chi voglia attuare quei particolari Negozi per la loro importanza (ad esempio essa è prescritta per quasi tutti i Negozi Immobiliari, per il Testamento e per i più importanti Atti di Diritto Familiare).
Alle volte il Requisito di Forma può apparire '''Relativo'''
Se è richiesta l'Atto Scritto (Scrittura Privato o Atto Pubblico) ''Ad Substantiam'' tale Atto deve espressamente indicare la Volontà Negoziale e devono essere poti i Fini Specifici di Manifestare Tale Volontà.
La Documentazione deve contenere tutti gli Elementi che si Pretendono Essenziali per il Significato Concreto dell'Atto.
In base al nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82) anche i '''Documenti Informatici''' possono assolvere il Requisito della Forma Scritta. Le Scritture Private di cui all'articolo 1350, 1° comma, n. 1-12 del Codice Civile, ai sensi dell'articolo 21 comma bis del Codice dell'Amministrazione Digitale devono però essere sottoscritte a pena di nullità con Firma Elettronica Qualificata [la Firma Elettronica è l'Insieme dei dati in
Anche le parti possono
Altre volte la Forma è Richiesta dalla Legge come
Tutto questo che abbiamo appena detto ci permette di dire che il '''Silenzio''' in sé per sé non è una Manifestazione di Volontà atta a Costituire un Negozio lo può diventare se è stato precedentemente concordato tra le parti che esso vale come positivo o negativo. Nè può
==== La Causa ====
La '''Causa''' è la Funzione Economica del Negozio. In altre parole la Causa non è altro che la Giustificazione dell'Azione Umana che si esplica nel Contratto. Essa quindi è un Elemento Necessario per il Negozio stesso
Il Codice non ci dice cosa sia Concretamente la Causa e la stessa Dottrina è divisa.
Possiamo in sostanza dire che la Causa si fonda sulla Ragione stessa del Negozio. Il Negozio è ontologicamente collegato al bisogno di collaborazione tra uomini che si concretizza in esso attraverso una reciproca accettazione. Accettazione che chiaramente è collegata ad un Fine Pratico perseguito, anche con Interessi Propri delle Parti Differenti, dal Negozio Gesto. Ed è proprio in questo Fine Pratico che si concretizza la Causa. Tale Causa, potremmo dire anche Giustificazione Sociale della Collaborazione, deve ritrovarsi in ogni Negozio (anche unilaterale come il Testamento). Se già in ambito sociale si cerca questa Giustificazione ancora di più la si cerca in ambito Economico ecco
La Causa non va assolutamente confusa con il '''Motivo''' che è l'Impulso delle Singole Parti che le ha spinte all'accordo. Un esempio può chiarire il tutto. Prediamo il Negozio della Compravendita. La Causa della Compravendita è
La Causa va inoltre tenuta distinta dall' '''Oggetto''' e anche qui l'esempio della Compravendita può chiarire infatti se l'Oggetto della Compravendita è Duplice (Cosa e Prezzo) la Causa è Unitaria cioè lo Scambio Cosa contra Prezzo.
La Causa va distinta anche dalla '''Volontà''' e questo sia nei Negozi Onerosi che Gratuiti infatti una Cosa è la Volontà di Attribuire un Bene altra lo Scopo di tale Attribuzione (idem nei Negozi di Liberalità, Donazione e Testamento, dove la Causa è l'esplicazione dello
Esiste una Presunzione di Esistenza di Causa in presenza dell'Esistenza di una Volontà. Va detto inoltre che la Causa è il criterio principale con cui si Qualifica un Negozio. In Base alla Causa infatti si potrà comprendere se il Negozio rientra in un Tipo Negoziale Nominato o comunque la Disciplina da Applicargli.
Bisogna dire che nonostante la Causa sia une Elemento Essenziale esistono Negozi che sono Svincolati dalla Causa per Facilitarne la Circolazione dei Diritti. Essi sono i '''Negozi Astratti''' di cui un esempio Tipico è la Rappresentanza in cui un soggetto conferisce ad un altro una Procura che è svincolata dalla Causa per la quale la si conferisce.
Bisogna dire che la Causa non è del tutto
Solitamente la Astrattezza (Riconosciuta dalla Legge) è controbilanciata da un Requisito di Forma.
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Le '''Norme Imperative''' sono quelle Norme che Esplicitamente o ''Virtualmente''' (cioè come Logica Conseguenza) prevedono la Sanzione di Nullità. Va detto che in questo Caso se la Norma va a Sanzionare solo una parte del Negozio non è detto che tutto il Negozio decada (si pensi alla Nullità solo di una Clausola del Contratto che comporta la decadenza solo di questa e non di tutto il Contratto).
L' '''Ordine Pubblico''' è un concetto meno definibile concretamente. Esso è volto a tutelare in sostanza i Postulati Essenziali dell'Ordinamento Giuridico che non per forza devono essere concretizzati in una norma giuridica ma che possono anche essere ricavati dal Sistema delle Disposizione Inderogabili del Codice e di altre Norme. Anche qui la Sanzione è la Nullità.
In ultimo abbiamo il '''Buon Costume''' che è anche esso molto simile ma questa volta è rivolta ad una sorta di Etica Pubblica. I Negozi ''Contra Bonos Mores'' sono Negozi contro ad una Moralità Esteriorizzata e resa Pubblica o presente nella Vita Sociale. Essa ha, in campo Pubblico, una Vasta Accezione che va oltre alla Sessualità (che è invece il campo esclusivo della Moralità in Ambito Penalistico). Possiamo dire che il Rapporto con la Moralità del Diritto è molto complesso dato proprio alla volatilità e al dato, potremmo dire, intrinsecamente storico-sociale dello stesso (ciò che è amorale oggi potrebbe non esserlo domani o viceversa) e inoltre non tutto ciò che è tendenzialmente amorale e contrario al Buon Costume non può essere un Uso proprio della Società ecco
Anche il '''Motivo''' delle Parti, in questo caso,
La Nullità del Contratto Comporta la Cessazione degli Effetti quindi la Parte (o le Parti) che già ha ottemperato (in tutto o in parte) alla Prestazione ha il Diritto alla '''''Restitutio in Integrum''''' fatta eccezione nel caso in cui anche il Comportamento di tale sia rivolto allo '''Scopo di Compiere una Offesa al Buon Costume'''. Ai sensi dell'articolo 2035 del Codice Civile infatti in questo caso non si potrà ripetere il Pagato proprio
Un Caso Particolare di Illecità è il Caso dei '''Contratti in Frode alla Legge''' previsti dall'articolo 1344 del Codice Civile. In questi Casi Apparentemente si Rispetta un Comando Legislativo ma Sostanzialmente se ne Viola il Contenuto
Esso si Distingue dal Negozio Simulato
Per Esserci Frode alla Legge è Necessario:
# Che la Sua Vera Sostanza Coincida con un Divieto (come ad esempio l'Usura).
# Che ci sia un Elemento Intenzionale: Cioè che ci sia la Concreta Volontà della Frode in Senso Subiettivo cioè che si vuole seguire una via in sé Lecita per conseguire un Effetto Sostanzialmente Inammissibile.
Va tenuto sempre presente che però la Ricerca dell'Illecito ha il Limite Intrinseco al Sistema che le Parti hanno Massima Possibilità di Godere di
Il Negozio in Frode alla Legge è Dichiarato Nullo dal Codice per Illecità della Causa (art. 1344 c.c.).
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Sono '''Elementi Accidentali''' del Negozio Giuridico: la Condizione, il Termine e il Modus o Onere.
La Loro esistenza si fonda sulla Sostanziale Libertà da parte dei Soggetti di poter inserire nel Contratto tutto ciò che vogliono basti che non sia contraria alle Norme Legali. In base a ciò si può differenziare tra '''Negozi Tipici''' in cui è la Legge a Fissarne il Contenuto, e '''Negozi Atipici''' dove sono le Parti a Strutturarlo (i Negozi Tipici si dicono anche '''Nominati'''
Gli Elementi Accidentali rientrano, come detto, in questo quadro è fungono da ''Autolimitazioni'' poste dalla Parti al Contratto Stesso e Rappresentano Clausole o
Altri Atti invece limitano l'apponibilità solo di uno degli Elementi Accidentali come ad esempio l'Istituzione di Erde ammette la Condizione ma non il Termine, la Cambiale il Termine Iniziale ma non la Condizione. Il ''Modus'' invece si applica solo ai Negozi di Liberalità (Istituzione di Erede, Legato, Donazione).
Il Nome '''Accidentale''' deriva dal Fatto che la loro Presenza può essere presente oppure mancare. Se essi sono stati però dedotti nel Negozio essi assumono piena rilevanza come Parte Integrante della Volontà e tale Parte è Integrante e Inscindibile cioè un Negozio Condizionato o a Termine è un Negozio Diverso dal Negozio Puro e Semplice è un Negozio la cui Efficacia Dipende in Concreto da una Circostanza Posteriore all'Atto.
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La '''Condizione''' in base alla Definizione Legale, di cui all'articolo 1353 del Codice Civile, è una Limitazione Posta dalla Stessa Volontà ('''Condizione Volontaria''') agli Effetti del Negozio che si fanno Dipendere dal Verificarsi di un Evento Futuro e Incerto. La Condizione Volontaria ora detta si Differenzia dalla '''Condizione Legale (''Condizio Iuris'') o ''Tacita''''' che invece prevede un Presupposto dalla quale la Legge fa Dipendere l'Efficacia dell'Atto (si pensi alla Morte che fa avverare il Testamento).
Non possono essere oggetto di Condizione gli Avvenimento Presenti o Passati (pur se se ne ignora l'accadimento)
La Condizione non va
Per quanto riguarda la Condizione, l'evento oltre che deve essere futuro deve anche essere ''incerto'' cioè deve essere dubbia la sua realizzazione. Non importa, invece, se si sappia o meno il momento in cui tale fatto dovrebbe avverarsi. Va detto però che se tale momento è sicuro ci troviamo difronte ad un Termine.
Possiamo avere:
* ''Dies Incertus An, Incertus Quando'' (È Incerto Sia Se Avverrà, Sia Quando Avverrà) (Ad Esempio: "Il Giorno delle Nozze di Tizio") [CONDIZIONE].
* ''Dies Incertus An, Certus Quando'' (È Incerto Se Avverrà, Ma È Certo Quando Avverrà) (Ad Esempio: "Quando Tizio
* ''Dies Certus An, Incertus Quando'' (È Certo Che Avverrà, Ma Non È Certo Quando Avverrà) (Ad Esempio: "Quando Morirà Tizio [e questo Termine Costituisce, ad Esempio, la Base del Contratto di Vitalizio]") [TERMINE].
* ''Dies Certus An, Certus Quando'' (È Certo Sia Che Avverrà, Sia Quando Avverrà) (Ad Esempio: "Il 20 Marzo 2004") [TERMINE].
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Sotto il Profilo della Causa Produttrice dell'Avvenimento si può distinguere tra:
* '''Condizione Potestativa:''' Quando l'Avverarsi dell'Evento Dipende dalla Volontà di una delle Parti (Ad Esempio: "Comprerò il Codice Se Deciderò di Fare l'Esame").
** La Quale Non Va Confusa con la '''Condizione Meramente Potestativa''' o '''Arbitraria''' dove non c'è alcun riferimento ad un fatto volontario il cui compimento presenti qualche apprezzabile interesse per la parte ma si ha riguardo alla Pura Volontà del Soggetto (Ad Esempio: "Se Vorrò"). L'articolo 1355 del Codice Civile dichiara Nullo il Negozio Sottoposto a Tale Condizione se Sospensiva
* '''Condizione Casuale:''' Se il Fatto Dipende dal Caso o da Terzi (Ad Esempio: "Ti darò Cento Se Verrà la Nave dall'Asia").
* '''Condizione Mista:''' Se la
In base al fatto che la Condizione
* '''Condizione Affermativa:''' (Ad Esempio: "Ti Darò Cento Se Condurrai la Nave in Salvo dall'Asia").
* '''Condizione Negativa:''' (Ad Esempio: "Ti Darò Cento Se Resterai Celibe" che equivale a dire "Ti Darò Cento Se Non Ti Sposerai").
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* '''Condizione Lecita:''' Se essa è Legalmente Possibile.
* '''Condizione Illecita:''' Se essa è Legalmente Proibita (Richiami qui lo stesso Concetto di Causa Illecita).
Negli Atti Tra Vivi se la Condizione è Illecita il Negozio è Nulla sia se essa è Sospensiva sia se essa è Risolutiva. Se la Condizione è invece Impossibile se essa è Sospensiva il Negozio è Nullo se invece è risolutiva essa viene Considerata come non Apposta e quindi il Negozio di fatto resta
Nella Condizione bisogna distinguere tra il periodo in cui l'evento è Incerto (''Condicio Pendet'') e il periodo in cui la Condizione è Certa o
Quando la Condizione è Mancata se essa è Sospensiva il Diritto non Sorge, se essa è Risolutiva il Diritto si Consolida e Rimane Definitivo.
Anche se si Verifica il Diritto si Consolida: Se infatti è Sospensiva il Diritto si Considera come se Fosse Sorto Senza Condizione se invece è Risolutiva si Considera come mai Sorto. La Condizione ha pertanto Effetto Retroattivo ''ex tunc'' e per avere questa Efficacia anche nei Confronti dei Terzi della Condizione va fatta menzione nella Nota di Trascrizione. La Condizione può anche essere non Retroattiva nel caso in cui siano le Parti a Stabilire la sua Efficacia ''Ex Nunc'' (Come nel ''Diritto Convenzionale di Recesso'') oppure Deriva dalla Natura del Rapporto.
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* '''Termine di Adempimento:''' Quando Esso è stato Fissato solo per Fissare nel Tempo il Momento di una prestazione o di altro Adempimento (Termine di Scadenza).
Il Termine di Efficacia si distingue dalla Condizione
Il Termine può essere:
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# Per Mancata Prestazione delle Garanzie Promesse (Ad Esempio: Alienazione ad Altri del Bene che Doveva Essere Ipotecato).
In ultimo va segnalato il '''Termine Essenziale''' il quale impone che la prestazione sia dovuta in un determinato momento in modo che una Prestazione Successiva Non Possa più farsi o non avrebbe più Valore (di per sé, oppure anche in Relazione agli Interessi Particolari dei Soggetti). Esso è molto importante perché se tale Termine non è stato rispettato ciò comporta la ''Risoluzione Ipso Iure'' del Negozio (salvo la possibilità per l'Interessato di concedere un '''Termine Suppletivo''' di tre giorni ai sensi dell'articolo 1457 del Codice Civile). Il Termine Essenziale può derivare anche Implicitamente dalle Circostanza del Negozio Giuridico stesso ad esempio la Consegna di un Vestito per una Cerimonia chiaramente il Termine Essenziale è quello della Cerimonia stessa altrimenti dopo tale Termine il Vestito è Inutile, così anche per una Stanza d'Albergo per una Giornata o una Stagione Precisa oppure la Consegna del Titpo allo Scopo di Farne il Deposito Richiesto per Concorrere a una Gara, ecc
==== Il Modus o Onere ====
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Il '''''Modus''''' o '''Onere''' è un Peso Imposto dall'Autore di un Atto di Liberalità (Donazione, Legato, Istituzione di Erede) a Carico del Beneficiario. L'obiettivo di questi Oneri, che non modificano il Contenuto e il Significato degli Effetti Tipici dei Negozi ma ne Aggiungono altri, è solitamente quello di destinare parte della liberalità a vantaggio di scopi di pubblica utilità o a favore di terzi estranei al Negozio oppure a per un Interesse a cui non Corrisponde un Destinatario Persona Giuridica come i lasciti a Favore di animali o l'Erogazione per un'Iniziativa Precaria.
Il '''Modus''' si distingue dalla Condizione perché nel primo l'Atto Volitivo Accessorio non va per forza compiuto prima di quello principale. Esso infatti è del tutto slegato e il principale può essere compiuto poiché, non come nella Condizione, l'Adempimento dell'Onere non è Priminariamente Richiesto. Il ''Modus'' va distinto anche dal '''''Votum''''' o '''''Consilium''''' del Disponente perché è in lui un Carattere di Imposizione di un Obbligo.
Esso poi si distingue anche dall'Obbligo Principale di Prestazione dei Contratti Onerosi
Il Benificario che ha ricevuto una Liberalità a Titolo Particolare (Legato o Donazione) ''Sub Modo'' Non è Tenuto ad eseguirla oltre il Valore di ciò che ha Ricevuto (art. 671, 793 c.c.). Diverso è invece l'Impegno che Grava sull'Erede che abbia Accettato (Senza Beneficio d'Inventario) l'Eredità di Colui che ha Disposto l'Onere.
Chiunque ne abbia Interesse Può Agire per Ottenere l'Adempimento dell'Onere (artt. 648 e 793 c.c.).
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