Genova vista da illustri viaggiatori: differenze tra le versioni

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''Rendo grazie alla sorte'' - aggiungeva poi - ''che mi ha fatto capitare in quella dura, austera città durante gli anni della "décadence"''. Per concludere subito dopo: ''Quando uno va a Genova è ogni volta come se fosse riuscito ad evadere da sé: la volontà si dilata, non si ha più coraggio di essere vili. Mai ho sentito l'animo traboccante di gratitudine, come durante questo mio pellegrinaggio attraverso Genova''.
 
Dalle pagine di ''La mort hereuse'' (opera ''minore'' di [[Albert Camus]]) ai lavori dei letterati e dei viaggiatori alle prese con il ''Grand Tour'', la città ligure (''scarsascarna lingua di terra che orla il mare'', per [[Camillo Sbarbaro]]) emerge comunque mai banale, priva di fascino, forse in virtù di quel senso di altezzosa alterigia mista a trasandatezza che ancor oggi la caratterizza.
 
== Donne genovesi e marinai di tutti i mari ==