Genova vista da illustri viaggiatori: differenze tra le versioni

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== Staglieno ==
{{vedi anche|Cimitero monumentale di Staglieno|Staglieno (quartiere di Genova)}}
Al cimitero di Staglieno - uno dei vanti cittadini e vero e proprio [[museo]] a cielo aperto - non potevano rimanere indifferenti neppure i ''grandi viaggiatori'' del passato. Della meraviglia che destò in molti di loro la [[cimiteri del mondo|necropoli]] che si staglia alta sulla collina omonima viene dato conto nella voce ad essa dedicata.
 
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== L'Hotel sulla collina del Principe ==
{{vedi anche|Hotel Miramare di Genova}}
Se fino a tutto l'[[XIX secolo|Ottocento]] lo spostamento da una città all'altra o, ancor più, da una nazione all'altra era privilegio di pochi, ugualmente nelle prime decadi del [[XX secolo]] la parola [[turismo]] non avevo assunto ancora quel significato di fenomeno di massa cui convenzionalmente gli si attribuisce oggi. Ma se fino ai primi anni dell'''era moderna'' ad essere ''gettonata'' da parte della nobiltà anglosassone o mitteleuropea era soprattutto la riviera di ponente, fino all'estrema periferia di [[Pegli (quartiere di Genova)|Pegli]], con i suoi palmizi e le passeggiate lungo il mare, dal [[1920]] lo spostamento del flusso di illustri visitatori verso il centro di Genova si fece più massiccio. La città scopriva all'improvviso una vocazione turistica che non l'avrebbe più lasciata.
 
In questo contesto poteva nascere un piccolo fenomeno di costume come quello dell'''Hotel Miramare'', meta di attori, teste coronate, statisti, un albergo - si direbbe oggi - da ''quattro stelle'', destinato ad una clientela non comune, e del quale uno scrittore del calibro di [[Francis Scott Fitzgerald]], che nell'Hotel trascorse assieme alla moglie Zelda, una notte del [[1924]], darà in ''L'età del [[jazz]]'' ([[1934]]) una descrizione illuminante: