Processo evolutivo della specie umana (scuola media): differenze tra le versioni

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I primi ominidi comparvero per la prima volta nella zona della Rift Valley, in Africa. Per sopravvivere le prime scimmie svilupparono la vista e per farlo dovettero diventare bipedi; questa tappa fondamentale del processo evolutivo lasciò liberi gli arti superiori e le mani che le poterono usare per costruire piccoli oggetti o modificare l’ambiente.
Successivamente si svilupparono: la mandibola, gli arti inferiori, l’encefalo, il piede, la mano, i muscoli dei glutei e, vista la vita di gruppo, nacque e si sviluppò il primo linguaggio.
Grazie ai reperti fossili, noi possiamo ricostruire in modo abbastanza preciso il processo evolutivo dell’uomo. Però tuttora la storia dell’evoluzione biologica e culturale dell’uomo è oggetto di studio. Nell’arco di milioni di anni si sono avute 5 diverse specie di ominidi; dai meno evoluti (gli australopitechi) ai più evoluti (l’uomo moderno o sapiens sapiens).
 
Esse sono:
 
==Australopitechi==